Pugilistica Lucchese, a La Spezia molto bene Baroni e Demollari, Henchiri cede di misura

Sabato scorso (24 ottobre) la Pugilistica Lucchese è stata impegnata su più fronti, tra la finale nazionale giochi giovanili ad Assisi e la finale del Torneo Etruria e di quello interregionale a La Spezia. Nella stupenda struttura del PalaMariotti a La Spezia accompagnati dai tecnici Polloni, Mostarda e Tognetti cinque pugili lucchesi sono saliti sul ring per affrontare avversari della Liguria .
Ottimo rientro sul ring dopo un lungo periodo di assenza del super massimo Giacomo Baroni (senior +91) che ha dimostrato di essere ancora in grado di dire la sua: ha battuto ai punti il rude picchiatore di Spezia Massimo Notari (Sarzana Ring) pugile molto pericoloso perché dotato di stazza fisica (pesa intorno ai 115 chili), alto ma soprattutto capace di chiudere il match con un colpo. Baroni ben preparato e guidato da Polloni ha sempre condotto il match: la miglior tecnica e velocità gli hanno consentito di portare in fondo una meritata vittoria ai punti, un altro pugile su cui puntare in casa Pugilistica.
Bella prova anche quella di Marvin Demollari sempre più motivato ed agguerrito, ormai “capitano” del team lucchese: suo avversario Halim Boufrakesch di Savona, pugile valido ed esperto che però come da lui stesso ammesso ha perso contro Demollari sabato scorso: la giuria ha sancito un pareggio che indubbiamente penalizza Demollari che ha vinto tutte e tre le riprese. Ha sempre condotto il match e se proprio vogliamo trovare un appunto ha diminuito la sua spinta offensiva nell’ultimo minuto della terza ed ultima ripresa.
Sconfitto ai punti Nicola Henchiri, una sconfitta giusta perché Sedik Boufrakesch (fratello di Halim) è stato sempre più attivo di Henchiri. Un incontro duro soprattutto nella seconda ripresa per il pugile lucchese ma pisano di nascita: ha dovuto stringere i denti ma è riuscito a finirla e dopo nella terza si è preso la sua rivincita costringendo Sedik alla difesa. Sedik da tempo è chiamato ad allenarsi nel team azzurro e ha anche debuttato nelle world series: è un pugile da raking e risulta tra i primi tre o quattro in italia, Henchiri ci ha provato: poteva fare meglio perché ha lasciato troppo l’iniziativa in mano all’avversario ma siamo sicuri che saprà far tesoro dell’esperienza.
Joel Santos anche lui elite avrebbe mezzi e numeri per essere un protagonista ma spesso butta all’aria quanto fatto: dopo una prima ripresa degna di un match alla messicana non ha saputo amministrare il vantaggio accumulato e la vittoria finale è andata al pugile Kuka Luan (Pugilistica Carlevarino) che ha retto la sfuriata incontenibile di Santos alla partenza e dopo ha saputo riordinare le idee e battere Santos.
Match clou affidato a Filippo Rimanti per i 75 chili elite: suo avversario Luca Capuano (Boxe Sestri Nicotra) pugile esperto e più volte campione ligure: prima ripresa sostanzialmente equilibrata anche se sotto tono da parte di Rimanti. Capuano ha lavorato di più e gli è stata attribuita la vittoria nella prima ripresa. Iniziata la seconda ripresa dopo uno scambio ravvicinato, Capuano ne usciva con taglio all’occhio e il medico dopo averlo visitato fermava l’incontro: l’arbitro dichiarava alla giuria ferita accidentale (o colpo regolare o scontro di teste ) e quindi tra lo stupore generale invece di dare vittoria per ferita a Rimanti (Capuano non poteva continuare) faceva leggere i cartellini della prima ripresa ed assegnava vittoria ai punti a Capuano. Il regolamento lo prevede ma nessuno aveva la certezza che la ferita fosse accidentale, poteva anche essere stata provocata da Rimanti con colpo regolare e quindi il verdetto poteva anche essere per ferita.