Esordio amaro per Lopez: quinto ko di fila per la Lucchese

31 ottobre 2015 | 13:57
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Esordio amaro per Lopez: quinto ko di fila per la Lucchese

Rimini – Lucchese 2-0
RIMINI: Anacoura, Bariti (91′ Mazzocchi), Varutti, Di Mario, Signorini, Martinelli, Galli (87′ Esposito), De Martino, Della Rocca, Ricchiuti (83′ Torelli), Ragatzu. A disp.: Ferrari, Bifulco, Esposito, Kumih, Marin Vladut, Todisco, Polidori, Albertini, Mazzocchi, Torelli. All.: Brevi
LUCCHESE: Di Masi, Benvenga, Ashong, Marchesi (64′ Calcagni), Espeche, Lorenzini, Sartore, Mingazzini, Bianconi (46′ Pozzebon), Fanucchi, Nolè (87′ Terrani). A disp.. Ferrara, Melli, Citti, Calcagni, Rosseti, Terrani, Monacizzo, Pozzebon, Vita, Ballardini, Mengoni. All.: Lopez
ARBITRO: Fiorini di Frosinone (Di Monte di Chieti e Montanari di Ancona
RETI: 48′ e 91′ Ragatzu
NOTE: Ammonito Galli, Di Maio, Ashong, Pozzebon 

Inizia male l’avventura di Giovanni Lopez sulla panchina della Lucchese: rossoneri sconfitti (2 a 0) anche dal Rimini, per il quinto k.o di fila. Dopo una fase di studio ecco la prima chance alla mezz’ora: Nolé per Bianconi che gira a lato di un niente di testa. Il Rimini replica con una botta da fuori di Ricchiuti, a lato di due metri. La Lucchese prova a giocare la palla e a tenere la supremazia territoriale, ma patisce l’asse Ricchiuti-Ragatzu-Della Rocca (tre ex calciatori di serie A), come al 40′ quando il dieci biancorosso mette in mezzo un pallone deviato di tacco da Della Rocca che passa lungo tutta l’area di rigore senza essere deviato. All’inizio della ripresa il Rimini passa in vantaggio: tunnel di Ricchiuti a Lorenzini che lo stende, punizione deviata di Ragatzu e 1 a 0 confezionato. La reazione rossonera è rovente ma priva di costrutto: la Lucchese affastella corner, ma non trova lo specchio. Al 55′ Pozzebon, subentrato ad inizio secondo tempo a Bianconi, calcia malissimo una punizione dalla lunetta. Il Rimini riesce a fare muro e a metterla in ghiaccio, per poi sentenziare di nuovo i rossoneri al 91′: palla in mezzo per Ragatzu con la difesa in versione statue di sale e gioco facile per mettere dentro il raddoppio. Niente gioco, sterilità assoluta davanti, cali di concentrazione continui in difesa: sembra il copione dell’anno scorso. A gennaio servirà tornare in modo importante sul mercato per correggere gli errori fatti e per evitare scendere di categoria.