
Bama Altopascio – Sba Arezzo 88-83 (29-14; 45-39; 69-65; 88-83)
BAMA: Fiorindi 8, Paci 24, Cei 4, Benini 24, Siena 11, Duccini, Giannecchini 8, Caciolli 6, Calderaro 3, Mazzanti. All. Tonfoni
AREZZO: Kebede 12, Cutini 25, Castelli 10, Giommetti 2, C. Provenzal 11, Castellucci 17, Balsimini 2, F. Provenzal, Nencioli 4, Scrocca. All. Bini
ARBITRI: Canistro e Catarzi
Se Bozo Maljkovic, coach mago della difesa, vincitore di 5 euroleghe, tra cui quella con il debolissimo Limoges nel 1993, tenendo gli avversari a poco più di 50 punti di media, fosse passato per caso dal PalaBox di Altopascio, avrebbe sicuramente accusato un malore con intervento del medico a bordo campo. Sì, le difese di entrambe le squadre sono apparse “imbarazzanti, a tratti allucinanti”, come recitava un tormentone comico dei primi anni 2000. Il nemico numero uno dei rosablu , lo si sapeva benissimo, era più che altro la convinzione , forse inconscia, che incontrando un avversario con soli due punti la gara sarebbe stata una passeggiata di salute. A dare ancor più sostanza a questo pensiero tutt’altro che stupendo è l’inizio dove gli altopascesi, senza entusiasmare più di tanto, vanno sul +15 (29-14) al primo fischio con disarmante facilità. Da lì in poi i ragazzi di Tonfoni danno luogo ad un basket solidale a livello difensivo con gli avversari. In attacco Benini banchetta contro l’unico lungo di ruolo aretino (Giommetti), Siena converte due triple in un amen, e Giannecchini trova canestri importanti in tonnara. Ma in difesa l’atletismo e la corsa dei ragazzi di Bini, in campo da lì in poi con tutte guardie ed ali, crea grossi grattacapi al Bama, notoriamente un team non formato fa atleti. Poi, una volta passati a zona, i rosablu lasciano tre volte Castellucci solissimo per esibirsi nella specialità della casa, la tripla con partenza dal petto. Si passa dalla non difesa al masochismo puro. Paci converte due liberi per il +8 (45-37) a 6″ dalla sirena ma Kebede viene lasciato libero di galoppare in totale solitudine per un comodo jump (45-39). Ripresa è un fantastico Siena (11 rimbalzi per lui di cui 7 offensivi ad altezze siderali) mette in mostra un fondamentale molto semplice ma ormai desueto: seguire il proprio tiro e lottare come un leone a rimbalzo. E’ lui che tiene a galla i suoi sbucciandosi le ginocchia ad aogni azione prima che Paci scaldi la mano (per lui 24 punti e 8 rimbalzi, ovviamente non gli si può chiedere di trasformarsi in mastino in difesa) coadiuvato da Benini , ormai in doppia-doppia come da tradizione con 24 punti e 10 rimbalzi. Sul lato aretino è Cutini a far male ma chiunque tiri da ogni dove fa canestro, a dire il vero senza opposizione feroce. 53-51 e il Bama prova a fuggire con un lay up di Caciolli e una tripla di Calderaro. Ma Kebede spara dall’arco dopo pochi secondi e la dea bendata fa innalzare una tripla di Castellucci di due metri insaccandosi nella retina. 69-65 al terzo fischio e gli aretini mettono la freccia sul 73-74 e poi sul 75-76 con jump comodissimo di Castelli. Paci però indossa il camice verde da chirurgo e permette il controbreak (80-76). Cutini ed ancora Castelli riaccorciano (82-81). Nei 120″ finali Benini e Paci vanno a segno ma ancora Cutini rintuzza (85-83). Mancano 36″ e c’è un fallo in attacco di Benini che suona sinistro per i tifosi rosablu. Attacca Arezzo e la fortuna che aveva regalato la tripla a Castellucci questa volta ordina al ferro di risputare il pallone del pareggio su tiro di Cutini. Fiorindi in zingarata appoggia al tabellone due punti di platino per il +4 (87-83). Attacco aretino, Provenzal si fa rubare il pallone, the end. Fallo su Paci che realizza un libero in prossimità della sirena. Due punti che entusiasmano come una raccomandata di Equitalia ma comunque sia due punti che smuovono la classifica. Domani è un altro giorno, si vedrà