





Una giornata di sport e di festa quella che si è tenuta oggi (domenica 27 dicembre), al Pala Matteotti di Lucca, in occasione della quinta edizione del Memorial Andrea Bartoli categoria under 13. L’evento, organizzato dalla società sportiva Libertas Basket Lucca, ha riscosso un ottimo successo in termini di pubblico e di entusiasmo. Alla fine ha vinto il torneo la Libertas Lucca A, formazione guidata da coach Samuele Pasquini, dopo aver battuto in finale 61 a 56 i ragazzi del Cmb Lucca. Bene anche il Cmb Carrara che ha sconfitto la Libertas Lucca B 80 a 17 nella finale per il terzo e quarto posto. Tutte le squadre sono state premiate con una coppa generosamente offerta dalla famiglia Bartoli.
“E’ stata edizione riuscita – commenta il presidente Bruno Paoli – con un alto numero di partecipanti. Un torneo che ha dato a tutti i ragazzi l’opportunità di giocare e divertirsi su un campo da basket. Quest’anno la Libertas Lucca ha partecipato con due formazioni visto il grande numero di atleti under 13 allenati da Francesco Abatantuono, Samuele Pasquini e Marianna Masini”. Il torneo è iniziato la mattina, dalle 9 alle 11, con le semifinali che hanno visto la Libertas Lucca A imporsi sulla Libertas Lucca B per 92 a 19 e il Cmb Lucca sconfiggere il Cmb Carrara per 42 a 24. Nel pomeriggio, poi, si sono svolte le rispettive finali e a seguito la premiazione con le foto di rito.
Il torneo è stato pensato in memoria di Andrea Bartoli, capitano della squadra under 17 open nell’anno sportivo 2010/2011, tragicamente scomparso a 16 anni nel novembre del 2010 in un incidente stradale sulla via Pisana insieme all’amica Federica Campisi. Al torneo erano presenti anche il padre Stefano Bartoli, l’allenatore e i vecchi compagni di squadra di Andrea. “Andrea Bartoli – ricorda Bruno Paoli – è cresciuto nelle giovanili della Libertas. Un playmaker talentuoso, velocissimo, quando la palla era nelle sue mani sapevi che era al sicuro. Era l’anima della sua squadra. Sapeva prendersi la responsabilità nei momenti più importanti della partita ed era un ragazzo molto intelligente. Amava questo sport e si allenava con assoluta dedizione e costanza”.