C Silver: derby alla Libertas. Bama ko con Certaldo

20 febbraio 2016 | 21:48
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C Silver: derby alla Libertas. Bama ko con Certaldo
C Silver: derby alla Libertas. Bama ko con Certaldo
C Silver: derby alla Libertas. Bama ko con Certaldo

Geonova Lucca – Libertas Lucca 69-71 (18-25, 29-41, 50-51)
GEONOVA: Loni 13, Danesi 12, Tozzini 6, De Falco 17, Meucci, Drocker 10, Puccinelli, Del Debbio 2, Porciani 2, Pierini 7. All.: Piazza
LIBERTAS LUCCA: Masini 7, Raffaelli 18, Lorenzi 14, Poli 10, Morello 7, Romei, Del Sorbo 2, Alikalfic ne, Mattei ne, Tellini 13. All: Romani
NOTE: parziali (18-25) (11-16) (21-10) (19-20) Fallo Tecnico a Danesi al 19’23’’. Fallo Tecnico a Romani al 33’07’’.

La Libertas Lucca vince il derby della città, dopo una partita dove i ragazzi di coach Romani hanno dato l’anima; un derby spettacolare, perché nella seconda parte di gara si è rivista la Geonova Lucca, rendendo questo match indimenticabile e inserendolo di diritto nell’almanacco del basket lucchese.La partita ci mette veramente poco a decollare e dopo un minuto è Tozzini ad aprire le danze con un 2/2 dalla lunetta, ma immediatamente dall’altra parte del campo è Poli a pareggiare i conti con un canestro in acrobazia. Ma è da qui che la Libertas comincia ad ingranare e piazzando un parziale di 10-0, grazie alle bombe da tre punti di Masini e Lorenzi, volano sul +8 (2-10). Ma per la Geonova c’è un Loni che sbaglia poco e con una schiacciata in contropiede, riporta i padroni di casa sotto solo di 3 lunghezze (12-15). La partita è viva e le due squadre rispondono colpo su colpo, con la Libertas Lucca leggermente più viva degli avversari, infatti, gli “ospiti” chiudono il primo periodo avanti di 7 punti (18-25). Anche nel secondo quarto i ritmi di gioco sono alti; apre Pierini che vicino a canestro mette in difficoltà la difesa del team allenato da coach Romani, ma dall’altra parte, c’è molta intensità difensiva, che frutta palloni recuperati e alcune azioni di contropiede. C’è una frazione del secondo periodo dove in cui la Libertas riesce a prendere il sopravvento sulla Geonova, +12 (20-32), ma è ancora un Danesi che non vuole perdere questa partita, a segnare da tre punti, permettendo alla propria squadra di rientrare sotto la doppia cifra di svantaggio. Poco prima della pausa lunga la Libertas fa un’altra fiammata in attacco, andando al riposo sopra di 12 lunghezze (29-41). Il terzo periodo inizia con il solito botta e risposta tra la Libertas e Alessandro Danesi; ma dopo qualche accenno di rimonta da parte della Geonova, la Libertas ritrova lucidità e mette un altro parziale, che le permette di volare fino al +15 (34-49). Ma nella seconda parte del periodo entra capitan Drocker e la musica cambia nettamente: i padroni di casa alzano il ritmo e si avvicinano minacciosamente alla Libertas (43-49) rendendo questa partita ancora più avvincente. Nel finale del terzo quarto la Geonova Lucca è brava a sfruttare il calo degli avversari e con una tripla di De Falco sul fil di sirena, si riporta sotto solo di un punticino (50-51). L’ultimo periodo infatti ogni pallone pesa un macigno per tutte le due squadre, ma dal lato difensivo, la Libertas ha una situazione non facile, perché si trova già in bonus dopo appena 73 secondi di gioco. Dopo qualche possesso, De Falco trova la tripla per il sorpasso targato Geonova (55-53). Da qui il pubblico si scalda ancora di più, rendendo l’atmosfera del palatagliate elettrizzante. Negli ultimi 5 minuti le due squadre si sfidano senza esclusione di colpi (da registrare la tripla siderale di Lorenzi per il 55-56). Le due squadre cominciano a sentire un po’ la tensione, visto il punteggio, ma soprattutto, perché il derby della città è sempre il derby della città e si sa che partite di questo genere nascondono quel sapore in più rispetto al normale. Con una tripla di capitan Drocker, la Geonova va sul +6 (66-60) e sembra poter chiudere i conti, ma Raffaelli e Masini non ci stanno e firmando un break di 6-0, riportano la Libertas in parità (66-66). Ma nell’ultimo minuto è un susseguirsi di emozioni che sono sconsigliate ai deboli di cuore. La Libertas Lucca riesce ad andare avanti di 3 lunghezze (66-69) ma un monumentale Drocker riesce a trovare il pareggio con un 3/3 dai liberi. Con 4 secondi dalla fine è la Libertas ad avere il possesso della vittoria, che Raffaelli non spreca e segnando dalla distanza, consegna la vittoria alla Libertas (69-71). Un derby che rimarrà nella storia del basket lucchese perché le due squadre si sono date battaglia vera in campo, senza esclusioni di colpi, ma con il rispetto del proprio avversario: questa partita è stato un bellissimo spot per la pallacanestro, complimenti a tutte e due le squadre.

Andrea Nicolosi

Bama Altopascio – Virtus Certaldo 65-71 (7-13, 28-30, 46-51)
BAMA ALTOPASCIO: Florindi 10, Giannecchini 6, Paci 16, Benini 15, Siena 8, Ghiarè, Caciolli 6, Calderaro, Rivi 4, Mazzanti. All.: Matteoni
VIRTUS CERTALDO: Bonelli 6, Fimia 19, Pucci 12, Visigalli 19, Spampani 2, Barbieri 4, Gronchi, Lazzeretti, Borgianni, Calvani. All.: Baldini
Match surreale al PalaBox di Altopascio. Il Bama cede di misura alla capolista Certaldo in un incontro ininfluente ai fini della classifica per entrambe le squadre. Con i giocatori rosablu ed i pochi tifosi presenti con un occhio dedicato al campo ed uno al sito della Lega per vedere i risultati dagli altri campi, dove, per parafrasare un Lucio Battisti post Mogol, “è successo quello che doveva succedere”. Il crollo verticale di Fucecchio nelle ultime gare (sconfitta netta ad Agliana) e la splendida e meritata rimonta “last minute” di Montale (vittoria netta con Carrara) permettono ai ragazzi di Ialuna di entrare nel range quinto-ottavo posto e relegano i fucecchiesi di Barontini nel girone nono-dodicesimo posto. Fatto questo che toglie due punti nella classifica avulsa ai rosablu, che vantavano un 2 a 0 negli incontri con Fucecchio, e regala due punti in più a Empoli. Un cadeaux di fine stagione a cui Fiorindi & co. avrebbero rinunciato volentieri e che, al netto di sorprese che possono sempre verificarsi, trasformerà la seconda fase in una bagarre a 5 squadre per la conquista del quarto posto in palio. Salvo errori ed omissioni infatti la classifica avulsa della post season sarà così composta: Valdisieve 10, Pielle Livorno e Empoli 8, Liburnia Livorno 6, Bama, Legnaia, Montale 4 e Sinergy San Giovanni Valdarno 2. Avere 6 o 4 punti di vantaggio in un mini-torneo a 8 squadre è un bel tesoretto. Ma ripetiamo, il tutto è sulla carta perché nello sport, e nel basket in particolare, ogni cosa può succedere. Se a ciò aggiungiamo che la seconda fase sarà condita anche dal derby storico, con cornice di pubblico da serie A, tra Pielle e Liburnia Livorno la contesa assume contorni ancor più incerti. Venendo al match Altopascio non schiera né Bongi né Cei alle prese con infortuni. Stessa cosa fa Certaldo che rinuncia a Cantini, per lui si teme un problema serio al ginocchio che ha ceduto in allenamento (un grosso in bocca al lupo all’ex rosablu) che complicherà le cose non poco a coach Baldini in vista dell’assalto alla serie B. L’inizio é a chilometri zero in fatto di concentrazione. Certaldo va sul 4 a 0 e la gara rimane impantanata con errori in serie. Un misero 7-13 al primo fischio e Bama che esce dal freezer per il 28-30 all’intervallo. Va poi sul 33-30 dando spazio a tutti gli effettivi. La consueta idiosincrasìa alla locuzione “rimbalzo” (49 a 34 per gli avversari) e la tecnica superiore del play Fimia e dell’ala Pucci provocano l’allungo Certaldese al terzo periodo (46-51) e lo strappo a 5′ dal termine (50-61). Il Bama rientra a -5 palla in mano,con meritato spazio per Rivi, Calderaro ed i babies Ghiaré e Mazzanti, ma l’esperienza di Certaldo fa la differenza. Unico sussulto della gara l’improvviso amore da parte della coppia arbitrale per i falli tecnici. Ne comminano tre (due ad Altopascio e uno a Certaldo)assolutamente gratuiti in una gara tranquilla, corretta e senza la minima acredine. Un’evidente spot per un’azienda multinazionale che ha lanciato sul mercato uno smartphone dal nome “Mystery grey”. Adesso uno stop di 15 giorni per ricaricare le pile. Il bello deve ancora venire.