





Sono tornati a Lucca per la quinta edizione consecutiva i campionati italiani assoluti e giovanili invernali di lanci, con protagonisti i migliori atleti ed atlete italiani nelle specialità del disco, martello e lancio del giavellotto. Proprio quest’ultima gara, orfana del big di casa Giacomo Puccini, che regala il primo titolo italiano tricolore durante i cinque anni di organizzazione dell’evento tricolore al Moreno Martini. Il neo arrivato in maglia Virtus Cassa di Risparmio di Lucca, Roberto Orlando, vince infatti il titolo italiano under 23 con la misura di 64 metri e 87 centimetri e regala il primo titolo tricolore per la stagione 2015, in occasione dei 40 anni della società lucchese ed ora dovrebbe giungere anche una nuova convocazione in maglia azzurra, per il forte lanciatore di Salerno che insieme a Giacomo Puccini costituisce una coppia di giavellottisti in grado di ben figurare a livello italiano e inserirsi stabilmente tra i top della specialità.
Proprio nel giavellotto con Antonio Fent e il martellista Marco Lingua si guadagnano la copertina della prima giornata ai Campionati Italiani Invernali di lanci. L’acuto di Fent arriva al suo primo ingresso in pedana con una spallata da 77,94 (seguito da un 77,37 al terzo lancio) che ipoteca immediatamente la vittoria e lo proietta al decimo posto delle liste nazionali all time.
Per il 27enne veneto dei Carabinieri si tratta di un progresso personale di quasi 2 metri rispetto al 75,99 che fino ad oggi rappresentava il miglior risultato in carriera. Il campione uscente Norbert Bonvecchio (Atletica Trento) non riesce ad andare oltre a 72,18 del terzo lancio per precedere Roberto Bertolini (Fiamme Oro), terzo con 71,03. Lingua conferma, invece, il titolo invernale con una martellata da 75,87 all’ultimo turno preceduta da un 75,53. Per il 37enne piemontese c’è anche la soddisfazione del primo successo con la maglia della società a cui ha dato il suo nome, l’Asd Marco Lingua 4ever. Dietro di lui trova quindi spazio Marco Bortolato (Fiamme Oro) che con 67,10 vince la gara delle promesse, mentre al terzo posto completa il podio assoluto Mario Baldoni (Atl. Monza) con 63,04.
Come consuetudine dal 2012, è la regia dell’Atletica Virtus Cassa Risparmio Lucca a mandare in scena il massimo evento invernale dei lanci lunghi sulle pedane del campo scuola Moreno Martini, che in un sabato baciato dal bel tempo ha visto una serrata lotta per i dodici titoli in palio. A livello femminile gli scontri sono vibranti fino all’ultimo: nel giavellotto Sara Jemai (Esercito) coglie la vittoria con 52,20 al sesto tentativo, sorpassando di dodici centimetri Zahra Bani (Fiamme Azzurre) che aveva guidato dal primo turno. Sul terzo gradino del podio sale Paola Padovan (Valsugana Trentino) con la misura di 50,81 che le dà anche il titolo under 23. La pedana del martello femminile, orfana dell’infortunata leader stagionale Silvia Salis, consegna il primo tricolore assoluto alla senese Elisa Palmieri (Esercito) che al quinto lancio con 65,75 sorpassa di quasi un metro il 64,86 con cui l’altra toscana Micaela Mariani (Bracco Atletica) era stata leader fin dal primo tentativo. Chiude il trittico delle medagliate Francesca Massobrio (Fiamme Oro) con 57,65, mentre il titolo under 23 va alla trentina Noa Ndimurwanko (Valsugana Trentino) con 56,03.
In chiave giovanile emerge il 51,29 con cui Luisa Sinigaglia (Valsugana Trentino) centra la terza prestazione italiana di sempre nel giavellotto juniores, precedendo l’allieva Carolina Visca (Fiamme Gialle Simoni) con 50,03. Nel martello Sara Fantini (Cus Parma) vince con 59,55 davanti a Lucia Prinetti (Fiamme Gialle) 58,30 e tra gli uomini lo junior Tiziano Di Blasio (E.Servizi Atl Futura Roma) concede il bis rispetto alla vittoria dello scorso anno, migliorando il personale portato a 66,28. Il giavellotto giovanile è invece del classe 1997 Thomas Fabricci (Fondazione Bentegodi Verona) che con 63,20 al secondo lancio non concede repliche agli altri atleti in pedana.
Gare emozionanti a Lucca anche nella seconda giornata dei campionati, interamente dedicata al disco. Le maglie tricolori assolute vanno a Giovanni Faloci (Fiamme Gialle/59,52) e Natalina Capoferri (Atl. Brescia 1950) con 54,46, mentre i titoli promesse sono di Martin Pilato (La Fratellanza 1874 Modena) con 55,59 e Giada Andreutti (Atl. Malignani Libertas Udine/50,40), quelli giovanili per Leonardo Fabbri (Atl. Firenze Marathon/57,69) ed Elena Varriale (Atl. Prato), 43,70. In una giornata umida e con pedana inizialmente bagnata, i risultati non dicono la verità sugli scontri agonistici che in molti casi si sono conclusi solo all’ultimo lancio. E’ questo in particolare il caso del disco assoluto, in cui l’umbro Giovanni Faloci coglie il successo solo all’ultimo ingresso nella gabbia. Fino ad allora guidava Federico Apolloni con 59,10 al secondo turno davanti allo stesso Faloci, 58,96 al terzo. Nell’ultimo round il finanziere supera tutti arrivando a 59,52 e poi il portacolori dell’Aeronautica prova a rispondere con orgoglio, ma il suo 59,27 non è sufficiente a sovvertire la classifica. Al terzo posto Martin Pilato che porta a casa il titolo under 23. “Bellissima gara, con un continuo botta e risposta fin dall’inizio – sorride con misurata soddisfazione il discobolo delle Fiamme Gialle – e per fortuna ho vinto io! Ho avuto ottime sensazioni, anche se la misura non mi soddisfa. Ma è comunque un buon inizio di stagione”. Faloci e Apolloni, rispettosi rivali in pedana e amici fuori, hanno voluto inoltre lasciare un messaggio di solidarietà a Daniel Compagno, discobolo che recentemente è stato colpito da un grave lutto familiare.
Era la leader stagionale, ma Natalina Capoferri suda fino al quarto lancio per avere la meglio di Stefania Strumillo (Atletica 2005) che era passata al comando della gara alla seconda prova con 53,17 che rimarrà il suo miglior lancio. La bresciana però con 54,46 al quarto tentativo chiude i giochi per la maglia tricolore, con Valentina Aniballi (Esercito) terza a 51,96. Non tradisce emozioni la neocampionessa italiana assoluta: “Una gara che è partita come un motore diesel – commenta – per cui ho iniziato piano piano, andando poi in crescendo. Mi aspettavo questa misura, speravo anche 55 metri, ma comunque è il mio primo titolo italiano assoluto”. Vittoria tra le promesse a una determinata Giada Andreutti che con 50,40 mostra ampi margini di miglioramento.
La prova del disco giovanile maschile si svolge senza sussulti al campo scuola Moreno Martini, data la netta superiorità del leader italiano di categoria Leonardo Fabbri (Atl. Firenze Marathon) che fin dal primo lancio (55,51) non consente agli altri ragazzi di avvicinarlo.
Alla fine per Fabbri due lanci oltre i 57 metri, e successo con il terzo tentativo a 57,69, meno di venti centimetri dal suo personal best. Salgono sul podio alle sue spalle Alessio Mannucci (Atl. Livorno/49,78) e Marco Balloni (Asa Ascoli Piceno), 49,54. “Speravo di fare una misura migliore – questa l’analisi della gara da parte del fiorentino – ma sono molto contento perché ho vinto il titolo italiano riscattando il quinto posto dello scorso anno. Disco o peso? Beh, sono un discobolo, il peso è solo un divertimento”. Il titolo femminile del disco giovanile è di Elena Varriale, allieva dell’Atletica Prato. In assenza della leader stagionale Sydney Giampietro (concentrata sul peso in questo momento), la toscana sembra avere la gara in mano dopo un primo lancio a 43,23. All’ultimo lancio però tutto s’inverte: Martina Carnevale (Atl. Studentesca CaRiRi) passa al comando con 43,41 ma la pratese risponde con un inappellabile e definitivo 43,70. Al terzo posto Emma Peron (Atl. Vicentina) 41,02. “Mi sono sentita attaccata all’ultimo lancio – spiega la tricolore giovanile – per cui ho cacciato fuori l’adrenalina, poi mi sono arrabbiata, e ho migliorato una gara che non mi soddisfaceva, dati i molti nulli fatti. Per fortuna il titolo italiano mi ha ripagato alla fine della gara”.
Le foto di Andrea Simi