Galderisi, prima la salvezza poi un futuro alla Ferguson

11 marzo 2016 | 14:55
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Galderisi, prima la salvezza poi un futuro alla Ferguson

Si presenta in tuta, senza nessun uomo della società al suo fianco: Giuseppe Galderisi è pronto al suo secondo esordio sulla panchina della Lucchese, domani (12 marzo), contro il Rimini.
Lavorare per un solo obiettivo: la salvezza. Questo il mantra ripetuto da Nanu: finalmente, a dieci giornate dalla fine, qualcuno che senza arrampicate su specchi verticali spiega le cose come esattamente come stanno. Accanto a lui non c’è Galli, come detto: “Ho deciso tutto con il presidente Bacci, in poco tempo”, spiega il mister. E’ il sintomo finale di una rottura definitiva? Pare di sì, anche perché Nanu si dice prontissimo a svolgere il ruolo di allenatore manager. Ma andiamo con ordine.

“Ho deciso di aspettare il momento giusto per rimettermi in carreggiata -afferma – e per questo ho rifiutato alcune offerte. La chiamata della Lucchese ha cambiato al situazione: dopo una franca riflessione con il presidente riprendo il mio lavoro. Non ho cambiato il mio modo di pensare, voglio vincere. Il nostro unico obiettivo ora è salvarci. Io vivo di scintille, ho visto l’opportunità di portare avanti un progetto, qui. Ringrazio la tifoseria e la città, quando sono tornato qui mi sono sempre sentito a casa”.
L’allenatore ha un solo, grande, tarlo: la mancanza di tempo. “Non ho bacchette magiche – ammonisce – il tempo a disposizione è davvero poco e la stagione entra adesso nel clou. Per questo non avrò stravolgimenti, anche se è probabile che contro il Rimini, domani, giocheremo con il 3-5-2. Ho rivisto i miei sei calciatori rimasti e fatto in totale quattro allenamenti. Il Rimini (che viene a Lucca domani, 12 marzo) non avrà vita semplice, non saremo facilmente leggibili. Loro hanno giocatori di talento e sono due punti sotto di noi: sarà durissima. Voglio portare da subito la mia fame ed il mio sorriso e guadagnare il rispetto di tutti”.
Poi, però, il discorso si sposta inevitabilmente sul passato, ma anche sul rapporto odierno con Galli e con il presidente: “Galli e Bacci sanno che non ho condiviso la loro scelta di mandarmi via – spiega – perché non la trovavo giusta alla luce dei risultati conseguiti. Io però non sputo nel piatto dove mangio e, per altro, conosco Giovanni da una vita ed è un amico. Io manager all’inglese nel futuro? Non ci sarà una mia seconda stagione se non ci salviamo, c’è poco da scherzare. Comunque conosco molto bene la categoria e se la società me lo chiedesse lo farei. Il gruppo dello scorso anno? Ci sono tanti calciatori che avevo che ho visto crescere molto, ma non possiamo parlare di questo ora. Conta solo il Rimini”. Galderisi spiega che non vuole appesantire le menti dei suoi: “Mi aspetto errori, certo, ma voglio che corrano e lottino uniti. Attendo i tifosi in massa, domani: abbiamo bisogno di tutti”.