Bacci: “Il futuro di Galli in settimana, stampa dice falsità”

Entra in sala stampa dopo una vittoria che fuga parzialmente le nubi sul futuro rossonero, ma non perde la voglia di scornarsi con la stampa. Il presidente della Lucchese, Andrea Bacci, dopo il successo con il Rimini, mantiene un atteggiamento di cauta fiducia, anche perché – questo il suo attacco in replica ad una domanda – “la Lucchese non ha affatto vissuto una situazione da incubo o da delirio nelle scorse settimane”. Stizzito come quasi sempre accade, Bacci passa al contrattacco: “Noi rincorriamo un sogno (ad oggi la salvezza ndr), per cui non possiamo fare incubi – commenta – poi è chiaro che gli errori li facciamo tutti e serve riflettere. Però voi della stampa avete detto cose non vere sul rapporto con i miei soci, dite sempre falsità. Per me sono come fratelli, anche se io ho il 90%. Loro soffrono come e più di me e lottano insieme a me”. Per il presidente, dunque, gli avvicendamenti vorticosi di tecnici e la rissa che ha coinvolto Baldini non sono da catalogare negativamente: semplicemente, si tratta di incidenti di percorso che, come ricorda, incorrono soltanto alle persone che fanno.
E Bacci fa, non c’è dubbio. La seconda stilettata per la stampa riguarda l’assenza di Giovanni Galli allo stadio: “Ad oggi è sempre il direttore tecnico della Lucchese – ricorda – ma in settimana dovremo prendere delle decisioni definitive. Noi non prendiamo tempo, decidiamo tra poco. Oggi Galli è rimasto a casa perché ovviamente voi create un clima di tensione intorno al suo operato – commenta, per poi confermare lo stesso – clima comunque dovuto al fatto che i risultati degli ultimi tempi sono stati negativi. Di sicuro la scelta su Galli avverrà senza alcuna volontà punitiva, perché c’è un ottimo rapporto tra noi”. Poi una battuta sul ritorno di Galderisi: “Oggi ho visto una squadra diversa, che aveva voglia di lottare. Con lui siamo sempre rimasti in buoni rapporti: quando se ne andò (ma lo mandarono via, ndr) fu per la scelta di un progetto diverso, non per i risultati. Cosa non rifarei se potessi tornare indietro? E’ semplice – conclude sorridendo – non perderei le partite”.
Paolo Lazzari