Vorno – Monsummano, sfida decisiva in Prima. La parola ai due mister

48 a 48. Non è una partita di basket ma è la classifica del girone A di Prima Categoria. Vorno e Intercomunale Monsummano spalla a spalla e domenica di fronte a Vorno. Per presentare la partita abbiamo sentito i due allenatori.
Mister Andrea Gambini, è la gara più importante nella storia del Vorno?
“No, il Vorno ha già vinto la Coppa Toscana di Seconda e il campionato”.
Ma in questa categoria?
“E’ la più importante. Una gara alla quale tutti tengono. Giochiamo contro il loro blasone, due anni fa erano in Eccellenza. Erano partiti per vincere e lottano per il titolo. Se noi ci giochiamo lo scontro diretto con loro vuol dire che qualche valore anche noi l’abbiamo”.
Come arriva il Vorno alla gara?
“Con qualche infortunato di troppo: Del Ry, Tempesti, Simone Riccomini, Del Dotto, Guidotti. Il morale è alto, la squadra darà tutto come ha sempre dato. Domenica non abbiamo perso a Barbarasco, che era un’altra squadra attrezzata per vincere”.
Passa da Vorno la vittoria finale?
“La partita è importante ma non decisiva. Sulla carta il calendario è favorevole a loro, alla ripresa dovremo andare a Pieve Fosciana in casa di una squadra che punta a centrare i playoff e il loro calendario è più facile”.
Se dovesse scegliere chi toglierebbe all’Intercomunale Monsummano?
“Tutti. Biggi, Colantuono, Fedi, Bartolini, Marcuccetti, Benlaidi. C’è imbarazzo della scelta”.
Che cosa ha dato Gambini al Vorno dal suo arrivo a stagione in corso?
“La domanda fatela ad altri. Qui si sta portando avanti un lavoro da tre anni. Iniziato da Maurizio Dal Porto e Roberto Del Dotto. Ci siamo rinforzati aggiungendo qualche elemento giovane in una rosa di livello dove quasi tutti sono sullo stesso piano. E’ stato importante anche il lavoro di Mariani. Cerco di lavorare con passione ai ragazzi dico sempre di dare il massimo senza tirarsi indietro in modo da non avere rimorsi su quello che non si è fatto e poteva essere fatto”.
In cosa confida domenica Andrea Gambini?
“In tutta la squadra non solo quelli che scenderanno in campo dall’ inizio, anche nei componenti la panchina. Insomma in tutto il gruppo”
Che cosa dirà ai suoi prima di entrare in campo?
“Ci penserò domenica mattina”.
Alessandro Bicchieri allenatore dell’Intercomunale Monsummano, come arrivano a questa gara i termali?
“Bene, ci siamo allenati bene, potrò contare su tutta la rosa a disposizione. Sappiamo dell’importanza della posta in palio, diamo alla partita la giusta importanza il giusto peso”.
Che avversario è il Vorno?
“E’ un complesso che ha buoni reparti, una squadra completa per la categoria. Sette elementi su 11 giocano insieme da qualche hanno. Sono omogenei e compatti”.
Chi toglierebbe al Vorno?
“Cesari. Giocatore dotato di grandi doti atletiche che per le qualità che ha poteva fare di più”
Domenica si decide il campionato?
“Se esce un pareggio e il Barbarasco vince diventa un discorso a tre. Non è decisiva: chi vince però ha il 60-65 per cento di possibilità di portare il campionato a casa”.
Che cosa ha dato Bicchieri al Monsummano?
“Serenità, tranquillità e serietà. Abbiamo cambiato strada: alcuni ragazzi sono partiti, altri si sono messi a disposizione”.
Le sue certezze in vista della gara?
“E’ importante che la squadra stia tranquilla e pensi a sviluppare le sue giocate. Quello che ha sempre fatto. Non c’è bisogno di percorrere altre vie, continuiamo sulle nostre certezze”.
Le ultime frasi prima di scendere in campo
“Vi do la formazione dall’uno all’undici e poi chiudo la porta”.
Sul fronte Monsummano parla anche il direttore Fabrizio Giovannini: “Da parte nostra – dice – c’è molto rispetto per il Vorno. Devo fare i complimenti a loro perché lavorano molto bene e sono riusciti a creare un gruppo storico e solido e infatti si vedono i risultati. Per me poi è una partita molto particolare perché io ho delle amicizie vere lì, in particolare con il vicepresidente Bianchi e il factotum Dal Porto. Ognuno di noi, durante la partità, tiferà per la propria squadra, ma alla fine, comunque vada, alla fine ci daremo la mano in segno di amicizia”.
Ansie, speranze, certezze, sensazioni. Questo è quello che è stato e quello che potrebbe essere. Noi lasciamo le squadre al signor Niccolò Turrini della sezione di Firenze. Che inizi la contesa.