




Un sogno che si sta trasformando in una importantissima realtà. E’ quello della società di ginnastica ritmica Albachiara, che ha il suo cuore a Bagni di Lucca e che guarda ai vertici della specialità a livello nazionale dopo anni di sacrifici ed impegno. Impegno e sacrificio che porta il nome e il cognome di Elisa Quilici, allenatrice di un gruppo fantastico che alle ultime qualificazioni interregionali ha qualificato ai campionati italiani di specialità di Fabriano la junior Caterina Petri nel cerchio e nel nastro e la senior Margherita Quilici nelle clavette.
Una soddisfazione immensa che dirigenti, atlete e genitori hanno festeggiato giovedì scorso al ristorante Del Sonno in pieno centro a Bagni di Lucca.
E’ proprio Elisa Quilici a spiegare il fenomeno Albachiara: “Questa realtà – dice – è nata da un gruppo che già esisteva a Bagni di Lucca e che faceva attività motoria con un’altra insegnante che si è poi trasferita a Milano. Siamo partiti con sei o sette bambine e adesso possiamo contare su 80 atlete e due sedi di allenamento, le palestre di Borgo a Mozzano e Ponte a Moriano”. L’obiettivo, però, tiene a chiarire Elisa non è l’agonismo fine a se stesso: “Vogliamo diffondere la passione dello sport per tutti – dice Elisa – Lo sport è il metro per misurarsi con se stessi, capire i propri limiti e cercare di superarli. L’importante non è dove arrivi ma il percorso che fai. A maggior ragione in uno sport come il nostro che ha una durata breve e precoce, visto che si inizia a gareggiare per i primi titoli a 8 anni”. Massima attenzione, dunque, anche all’aspetto psicologico: “Quella di Albachiara – spiega ancora l’allenatrice – è una famiglia dove ciascuno può trovare la propria realizzazione, visto che non esistono compleanni, ferie, gite scolastiche e serve grande impegno ed applicazione per gli allenamenti”.
Ma la costanza paga. Ed ecco che sono arrivati i risultati anche a livello nazionale con la qualificazione ai campionati italiani di Caterina e Margherita, che sono già fra le migliori 20 d’Italia. “Caterina – dice – è di Bagni di Lucca ed è partita dal niente ma dopo un duro lavoro e un percorso difficile ha raggiunto grandi risultati. Si è sempre distinta per la costanza e la consapevolezza, è molto determinata e decisa e poi ha una grande dote che non è fisica, ma è la gestione della tensione. Nei momenti più importanti sbaglia molto difficilmente”. “Per Margherita (che è anche la sorella di Elisa, ndr) – dice – il percorso è stato burrascoso ed è passato anche da esperienze con grandi società. Ma lei non si è mai arresa, riconoscendo sempre chi era migliore di lei. E’ un esempio sportivo per eccellenza, che dà un messaggio fondamentale: lo sport è per tutti e non ci sono limiti che non si possono superare. E lei con estrema umiltà ha proseguito nel suo cammino fino a raggiungere una finale nazionale”.
Albachiara, però, non si accontenta dei risultati raggiunti e si sta promuovendo anche nelle scuole per far crescere il movimento. Gli obiettivi futuri, comunque, sono chiari e ambiziosi: “Vogliamo arrivare in serie A – dice Elisa – e creare una realtà stabile. L’obiettivo è di riuscirci nell’arco di un paio di anni”. Anche se non mancano le difficoltà, in primo luogo quelle delle palestre: “Strutture – dice – ce ne sono poche, anche se non ci possiamo lamentare soprattutto della disponibilità dimostrata dalle amministrazioni comunali nel darci gli spazi. Ma servono strutture per gli obiettivi che ci siamo posti. Su di noi sta salendo l’aspettativa e non vogliamo in alcun modo deluderla. Tant’è che dopo gli ultimi risultati ho chiesto alle ragazze di non accontentarsi. Da oggi dobbiamo allenarci ancora di più perché non abbiamo nessuna voglia di tornare indietro rispetto ai progressi fatti”.
Il tutto con il sostegno degli sponsor, ristorante Del Sonno in primis, e dei genitori che sono parte integrante dello staff della società di cui fa parte anche l’altra istruttrice Agnese Rugani. Che è guidata dai genitori di Elisa, Massimo Quilici e Antonella Nottoli. Anche Massimo sottolinea la missione della società: “L’importante per noi – dice – è dare la possibilità a più persone possibili di praticare questa disciplina. Lo sport deve essere davvero per tutti e non dedicato solamente a coloro che eccellono”.
Un messaggio che arriva da quello che è ingiustamente considerato uno sport minore e che, almeno dalle nostre parti, sta facendo passi da gigante. Con un occhio alle finali nazionali di Fabriano.
Enrico Pace