Gesam Gas, niente da fare in Coppa con Schio

2 aprile 2016 | 19:12
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Gesam Gas, niente da fare in Coppa con Schio

Famila Schio – Gesam Gas Lucca 68-60 (16-12, 34-30, 50-40)
FAMILA SCHIO: Yacoubou 13, Gatti 5, Sottana 11, Battisodo ne, Anderson 6, Masciadri 6, Walker 6, Zandalasini 2, Ress 6, Macchi 13, Bestagni ne.
GESAM GAS LUCCA: Viale ne, Templari 2, Dotto 12, Wojta 3, Reggiani, Harmon 29, Crippa 5, Gaeta ne, Laterza 2, Mandroni ne, Pedersen 7, Gatti ne. All.: Diamanti
ARBITRI: Wassermann di Trieste, Giovannetti di Terni e Bellamio di Latina
NOTE: uscita per 5 falli Pedersen al minuto 39:47.
Niente da fare per la Gesam Gas Lucca nella semifinale di Coppa Italia di serie A1. Ancora una volta la bestia nera è la Famila Schio che, come due settimane fa in campionato, ha la meglio sulle lucchesi. Partita con le venete sempre avanti anche se senza mai un margine di sicurezza nel primo tempo. Nella ripresa il margine si allarga e le lucchesi non riescono a diminuire il gap fino al +8 finale.

Un match condizionato da una brutta partenza lucchese, costretta sempre ad inseguire. Schio ha provato più volte a scappare, sfruttando le buone percentuali al tiro, i punti (25) della panchina e la fisicità sotto i tabelloni, ma Gesam non ha mai mollato, ha combattuto a testa alta (con una Harmon da applausi, 29 punti, 6 rimbalzi, 4 recuperi e 30 di valutazione) per 40 minuti, dimostrando di non aver smarrito, dopo due ko consecutivi in campionato, carattere e determinazione vitali per affrontare il finale di stagione. La finalissima di domani vedrà contrapposte Schio e Ragusa (che ha battuto Venezia nell’altra semifinale, 63-58), un buon antipasto del match che le vedrà contrapposte in settimana nel recupero di campionato.
Si parte e Schio prende subito le redini del gioco; sblocca la tripla di Anderson, risponde Dotto in penetrazione, poi Macchi regala sette punti consecutivi alle sue, con Walker che fissa il 12-2 a meno di quattro dal termine. La difesa delle locali lascia pochi spiragli, ma Lucca invece di sprofondare rimane lucida e accorcia con Pedersen, Harmon e Dotto, per il 16-12 con cui si chiude la prima frazione. Ancora Dotto a segno nel secondo quarto, poi Anderson spara da otto metri, ma Gesam non molla la presa e resta in zona aggancio, fino alla tripla di Masciadri e all’arresto e tiro di Sottana che danno il +10 alle padrone di casa al minuto 15 (30-20). La paura dell’allungo si spegne subito, perchè le biancorosse lottano su ogni pallone e, con intensità in difesa e i punti di Crippa e Harmon, tornano a -4 al secondo fischio, 34-30 il punteggio.
Nella ripresa la Famila parte a razzo. Masciadri da tre, poi Ress e Yacoubou, ai liberi, danno il +11, al minuto 26. Harmon risponde presente, ma di prepotenza Yacoubou prima e Macchi poi ricacciano a -13 le lucchesi, 47-34, a due dal termine. Nel finale Harmon e Wojta danno respiro alla Gesam, ma il quarto si chiude ancora in svantaggio, 50-40 il punteggio. Nell’ultima frazione si gioca punto a punto e le due squadre non mollano un centimetro, soprattutto Harmon, che infila senza paura 7 punti consecutivi dando morale alla Gesam, a tre dal termine, per il 58-52. Masciadri scatena il PalaRomare con una tripla, ma Pedersen e una Harmon da applausi riportano le lucchesi a -5 con meno di un minuto sul cronometro. A pochi secondi dalla fine segna Dotto, ma Macchi e Ress realizzano i punti del definitivo 68-60, con cui si chiude la battaglia e l’approdo di Schio in finale.
“Anche oggi abbiamo fatto la nostra gara – dichiara coach Diamanti -. Abbiamo tirato meno bene di altre volte e qui a Schio, con queste percentuali, è difficile vincere. Usciamo sconfitti, ma anche stavolta siamo stati competitivi fino alla fine, giocando una partita di sacrificio. Schio ha meritato di vincere, ha sempre condotto la gara, ma voglio sottolineare che noi non abbiamo mai mollato, potevamo cadere, ma abbiamo sempre reagito tenendo aperto il punteggio. Tutto questo è segno di una squadra di grande carattere e un allenatore non può che essere orgoglioso di allenare giocatrici così”.