
Sba Arezzo – Libertas Lucca 51-68 (13-24, 28-41, 36-52)
SBA AREZZO: Kebede 12, Provenzal 8, Balsimini 2, Castelli 4, Giommetti 2, Scrocca 5, Castellucci 5, Provenzal 32, Bies 8, Nencioli 2. All.: Fracassi
LIBERTAS LUCCA: Raffaelli 18, Angelini 24, Tellini 2, Lorenzi 8, Genovali 4, Romei 1, Del Sorbo 2, Masini 3, Poli, Morello 6. All.: Romani
Arbitri: Moncini di Altopascio e Solfanelli di Livorno
La Libertas espugna il difficile campo dell’Amen e conquista i playoff nella seconda fase. I padroni di casa, privi del loro giocatore di punta Cutini, vanno a segno con una tripla di Provenzal in apertura. La Libertas però replica con un contro-parziale di 21-0. Arezzo si riprende giusto nel finale e chiude il primo quarto sotto di 11 lunghezze. Nel secondo quarto la partita si scalda e Arezzo comincia a mandare a segno i tiri dalla distanza. I ragazzi di coach Romani colpiscono però in contropiede e in difesa cercano i migliori aggiustamenti sui tiratori avversari. Nel terzo quarto i lucchesi sono bravi a tenere botta nonostante l’entrata precoce in una situazione di bonus. Arezzo si affaccia al quarto, ed ultimo, periodo sotto di 15 lunghezze. Ultimo quarto gestito bene dalla Libertas che vince così sul difficile campo di Arezzo 51 a 68. Ottime le prove individuali di Angelini (24 punti) e Raffaelli (18) entrambi leader in campo.
“Una vittoria in trasferta che cercavamo da tempo – ha commentato coach Maurizio Romani – dopo una aver disputato una buona partita. Sono molto contento soprattutto per l’approccio con cui la squadra è scesa in campo. La gara è stata indirizzata subito a nostro vantaggio con un parziale favorevole di 15 a 3. Un primo break micidiale dovuto anche allo spirito battagliero con il quale siamo scesi in campo. Più equilibrato, invece, il secondo periodo dove abbiamo giocato un po’ peggio ma riuscendo comunque a rimanere in controllo. Nella ripresa loro hanno provato a pressarci di più in difesa ma noi siamo stati lucidi. Forse è mancata solo un po’ più di concretezza nelle situazioni di soprannumero”.
Bama Altopascio – Libertas Liburnia 75-86 (20-19, 36-46, 53-66)
BAMA ALTOPASCIO: Fiorindi 11, Caciolli 3, Paci 16, Cei 9, Benini 16, Giannecchini 1, Calderaro 5, Rivi, Siena 14, Mazzanti. All.: Matteoni
LIBERTAS LIBURNIA: Forti 6, Picchianti 10, Mori, Nesti 25, Pastusena 10, Ristori 8, Massoli 4, Gino Pasquinelli 10, Maffei 9, Fabiani 4. All.: Pardini
Arbitri: Montalbetti e Di Salvo
Cade ancora il Bama Altopascio in questo girone di classificazione che ha dato davvero pochi sorrisi ai colori rosablu del presidente Guidi. Altopascio tiene botta solo nel primo quarto poi soccombe sotto i colpi dei vari nesti, Picchianti, Pastusena e Pasquinelli.
Difficile, infatti, per il Bama trovare il bicchiere mezzo pieno dopo la sesta sconfitta consecutiva, l’ennesima con gap negativo in doppia cifra, oltretutto tra le mura amiche del PalaBox. Un impianto che ai tempi d’oro era un fortino inespugnabile mentre adesso a la solidità di una tenda da campeggio. Ma ora siamo ad un mese dall’inizio dei playoff, al 99,9% contro Fucecchio, un bellissimo epilogo di una stagione tutt’altro che bella. Lo si può trovare quando, dopo un inizio di terzo quarto da incubo, condito da attacchi confusionari e da difesa inesistente i rosablu scivolano a -24 (38-62), letteralmente ridicolizzati dalla Libertas Livorno in ogni millimetro del campo. Sarebbe bastato un attimo per sprofondare nell’imbarcata più umiliante. Invece una zona fronte dispari che poco concede agli avversari permette di recuperare palloni e correre in contropiede, unico modo per permettere a Benini di trovare la via del canestro contro l’immenso Pastusena (6 punti in sequenza per il centro rosablu). I labronici iniziano a cercare la giocata ad effetto e, complice un calo di concentrazione, subiscono un contro break altopascese di 15 a 4 (53-66 al terzo fischio). Una squadra compatta, super-organizzata e tosta avrebbe potuto anche impensierire gli avversari avvicinandosi in modo minaccioso, non questo Bama che non riesce mai a scendere sotto la doppia cifra di gap, salvo gli ultimi secondi con Calderaro (75-84). Brevemente la cronaca. Il primo quarto il Bama risponde colpo su colpo a Livorno chiudendo sul +1 (20-19). La seconda frazione vede il consueto tilt offensivo e la consueta inconsistenza difensiva. Un black-out ormai triste fil-rouge di queste ultime gare. La stramiseria di 4 punti segnati in 7’30” é la fotografia dell’attacco altopascese, troppo ruminato, condito da overdose di palleggi e approssimativo. Onore al merito anche agli avversari capaci di creare grosse difficoltà al Bama con una difesa aggressiva. Il parziale di 21 a 4 degli ospiti, guidati da un super Nesti e apparsi tra l’altro molto più in palla a livello fisico, é di quelli che fa malissimo. Il Bama però reagisce , non ci sta, e, trova dalla spazzatura punti importanti, portandosi sul -7 con una tripla di Paci (36-43). Una zona fronte pari negli ultimi 20″ concede la comoda tripla frontale a Forti per il +10 labronico all’intervallo. Della ripresa é già stato detto. Un inizio ipernegativo porta i rosablu sull’orlo del baratro. Fiorindi e soci corrono sul filo del burrone per lunghi minuti prima di trovare l’unica via per risalire la china, o quantomeno ridurre lo svantaggio a livelli accettabili: zona fronte dispari mobile e correre forte a costo di forzare qualche conclusione con Benini a rimorchio in contropiede che riesce a dare 10 metri al proprio avversario.