Disfatta a Teramo per la Lucchese (3-0)

17 aprile 2016 | 12:54
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Disfatta a Teramo per la Lucchese (3-0)

Teramo-Lucchese 3-0
TERAMO
: Narduzzo, Brugaletta, Cecchini, Speranza, Cruciani, Caidi, Di Paoloantonio,Moreo,Amadio (70′ Fini), Forte, Petrella (65′ Palestini). A disp: Tonti, Scipioni, Perrotta, Preziosi, Serrao, Cenciarelli, Palma, Paolucci, Tinti, Palestini, Monni, Le Noci. All: Vivarini
LUCCHESE: Di Masi, Benvenga (65′ Ashong), Nolè, Espeche, Maini, Altobello, Calcagni, Botta, Pozzebon, Fanucchi (65′ Sartore), Terrani. A disp: Mengoni, Fratini, Ashong, Palomeque, Monacizzo, Lorenzini, Melli, Sartore, Bianconi. All: Galderisi

ARBITRO: Andrea Mei di Pesaro
RETI: 14′ Cruciani, 30′ Petrella, 48′ Di Paolantonio 
NOTE: Ammoniti Nolè, Brugaletta

Debacle Lucchese a Teramo: finisce 3 a 0 senza appello, rossoneri mai in partita e salvezza che adesso si complica. Galderisi può nuovamente contare su Fanucchi e lo sceglie in coppia con Pozzebon: alle loro spalle gioca Terrani. I rossoneri partono forte, con una duplice occasione per Pozzebon e Fanucchi, costringendo i padroni di casa negli ultimi 16 metri. Poi la doccia gelata: Cruciani colpisce al quarto d’ora, con un sinistro in area piccola e la retroguardia rossonera in versione statue di granito. La Lucchese prova a reagire, ma proprio nel miglior momento degli uomini di Galderisi arriva il raddoppio del Teramo: alla mezz’ora destro di Petrella da fuori che sentenzia Di Masi. La ripresa inizia con la mazzata finale: al 48′ Di Paolantonio entra in area e conclude di prima sul palo più lontano. A nulla valgono gli innesti di Sartore e Ashong: la Lucchese non  riesce a scuotersi ed arriva sempre con un attimo di ritardo sulle seconde palle. Ci prova ancora Fanucchi, uno dei pochi a reagire nel naufragio collettivo, ma la mira è sbagliata. Nel finale Di Masi resta a terra per una spallata rimediata in pieno volto, ma si rialza dopo le cure del caso. La Lucchese non crea più pericoli e porta a casa un passivo pesantissimo, anche e soprattutto in ottica salvezza. Clamoroso il calo di tensione nervosa, con la conseguenza assenza di cattiveria nei contrasti. Questo è il particolare che desta maggiore stupore: una gara decisiva affrontata con mollezza, in un momento cruciale per la stagione. I programmi futuri possono attendere: qui c’è una salvezza da conquistare tutt’altro che scontata, alla faccia di chi ad inzio stagione sbandierava una squadra nella parte alta della classifica. 
“Sono arrabbiatissimo”. E’ la prima cosa che mister Galderisi dice dopo la disfatta rossonera a Teramo: “Ma non è tempo di piangere ora – dice come a volersi correggere subito -: è tempo di essere uomini”. “Oggi – ha detto il mister – siamo partiti discretamente bene poi dopo lo svantaggio è cambiata la partita. Ci eravamo preparati bene ma non abbiamo saputo concretizzare niente di quello su cui abbiamo lavorato e loro sono stati più bravi di noi. Dobbiamo fare un esame di coscienza tutti e pensare che il campionato è ancora vivissimo. Faccio i complimenti a Vivarini e mi assumo tutta la responsabilità di questa sconfitta”.
Poi prosegue nell’analisi dell’insuccesso. “Non abbiamo saputo reagire – sostiene Galderisi – e avremmo dovuto mettere in campo più rabbia. Abbiamo tirato tanto e preso sempre l’uomo davanti. Poi il terzo gol ha chiuso definitivamente la partita. Sono queste le domeniche che devono essere assorbite. Sottolineo ancora il merito del Teramo ma anche il nostro demerito negli ultimi venti metri. Se non fossi fiducioso andrei via. Sono il primo a essere consapevole degli errori commessi, i miei giocatori non sono ragazzini e sanno di non aver fatto bene. Da domani si torna a lavoro per preparare la prossima partita che sarà fondamentale. Non è il momento di piangere ma di essere uomini”.