
Libertas Lucca – Cestistica Pescia 47-64 (11-16, 24-36, 34-40)
LIBERTAS LUCCA: Raffaelli 14, Angelini 4, Tellini 2, Lorenzi 5, Genovali 6, Romei 3, Del Sorbo 6, Masini, Mattei, Poli 7. All.. Romani
CESTISTICA PESCIA: Panattoni 11, Cempini 8, Magni 11, Doveri 11, Ragli 2, Bernardi ne, Bellandi ne, Brogi 18, Lazzeri I, Lazzeri II 4. All.: Santi
Niente da fare al Palatagliate per la Libertas Lucca di coach Romani nel girone di classificazione contro il Pescia che vuola il parquet lucchese e aggancia i biancorossi (ma in vantaggio negli scontri diretti) al secondo posto. Partenza in equilibrio, poi l’allungo dei pesciatini che chiudono in carrozza il match con un netto +17.
Nel primo quarto la Libertas concede troppo in difesa e Pescia punisce subito con un parziale di 7 a 2, realizzato anche grazie alla buona precisione al tiro dalla media distanza. I ragazzi di coach Romani aumentano la pressione difensiva e gli avversari perdono lucidità in attacco. Tellini in penetrazione spezza l’area e regala un ottimo assist per Raffaelli che piazza la tripla del sorpasso 10 a 8. Pescia però reagisce bene piazzando un contro-parziale di 8 a 1 e chiudendo avanti di 7 lunghezze il primo quarto.
Nel secondo periodo la Libertas fatica ancora ad entrare con la testa nella partita. Pescia però non ne approfitta e dentro l’area Del Sorbo manda a segno il canestro del -5 dopo aver conquistato un bel rimbalzo offensivo. La partita aumenta di fisicità e perde di ritmo a causa dei numerosi falli. Brogi prende fiducia dalla distanza e manda a segno una tripla sanguinosa che vale il +11 per Pescia. Bravo Angelini a rispondere subito dall’altra parte con un gioco da tre punti dopo un fallo subito dentro l’area. Gli ospiti però giocano meglio nella parte finale e chiudono il primo tempo sul +12.
Lucca cambia passo nella ripresa ma si mangia troppi canestri facili da sotto. I biancorossi riescono comunque a piazzare in apertura un parziale di 4-0 maturato soprattutto nella fase difensiva. Pescia amministra il vantaggio senza fare troppi straordinari e sfrutta la scarsa concentrazione al tiro degli avversari. Il terzo quarto si conclude con i lucchesi sotto di 8 misure. Nel quarto periodo poi i ragazzi di coach Santi provano l’allungo decisivo con Doveri che da tre punti firma addirittura il +15. Timida rimonta nel finale di partita per i lucchesi anche se è ancora una volta Doveri a spegnere gli entusiasmi dall’arco e mettere così in cassaforte la vittoria.
“Faccio fatica a commentare una gara del genere – ha commentato coach Maurizio Romani – perché, per come abbiamo giocato noi, chiunque avrebbe vinto sul nostro campo. E’ stata una partita pessima sotto tutti i punti di vista. Sinceramente sono molto deluso perché, al di là dei risultati, venivamo da prestazioni buone e non c’erano le avvisaglie di una partita del genere. Stasera ho visto delle cose irreali. Ad inizio terzo quarto, quando la squadra ha cominciato a dare finalmente segnali di vita dopo due quarti giocati non bene, abbiamo sbagliato almeno quattro canestri in appoggio da soli. Il risultato è la logica conseguenza del fatto che abbiamo concesso troppo a rimbalzo, non abbiamo difeso e non abbiamo corso. Dispiace soprattutto per il pubblico, chiamato alla vigilia della partita a sostenerci, con il quale mi scuso di questa prestazione e me ne assumo le responsabilità. E’ una sconfitta che comunque non cambia il proseguo della stagione, visto che il traguardo dei playoff è stato raggiunto e ci troveremo ad affrontare squadre di livello superiore. Nella prossima partita però voglio vedere una squadra che ha voglia di chiudere bene il girone”.
Olimpia Legnaia – Bama Altopascio 54-58 (16-12, 32-18, 45-34)
OLIMPIA LEGNAIA: Zani 14, Calamai 1, Temoka 5, Guidi 7, Fontani 21, Cambi 5, Marchini, Conti, Tarchi, Del Secco ne. All.: Zanardo
BAMA ALTOPASCIO: Fiorindi 7, Paci 10, Cei 3, Benini 17, Siena 2, Giannecchini 3, Caciolli 13, Calderaro, Rivi ne, Bongi 3. All.: Matteoni
Nel girone di qualificzione il Bama Altopascio ritrova la via della vittoria e lo fa con una grande prova contro l’Olimpia Legnaia. Partono forte i fiorentini, che allungano a metà gara sul +14. Nel terzo quarto l’Olimpia Legnaia mantiene un margine che parrebbe rassicurante ma nel finale è il Bama a sciorinare la miglior pallacanestro che vale il sorpasso e il successo finale.
C’è chi lo ho chiamato “suicidio Legnaia”, noi preferiamo chiamarlo “omicidio perfetto Bama”. In un match in trasferta, che contava moltissimo per gli avversari (la corsa alla gold diretta per loro si complica) e pochissimo per gli altopascesi, e dopo aver, speriamo, raschiato il barile del rendimento cestistico nei primi due quarti, i rosablu provano a tener botta, riuscendoci, nel terzo periodo. Negli ultimi 10′ del match, visto che nei gigliati è il duo Zani-Fontani a prendersi il 90% dei tiri, coach Matteoni decide di abbassare il quintetto, raddoppiare forte sui pick and roll che coinvolgono i due esterni già citati , lasciando spazio agli altri del quintetto. La mossa è decisiva e da luogo ad un parziale in favore del Bama di 18 a 0 (da 45-33 a 45-51) che prima annebbia le idee, poi tramortisce letteralmente Legnaia. Il team di coach Zanardo, senza il contributo dei pilastri del proprio attacco, inizia ad attaccare malissimo, prendendosi tiri sbilenchi e senza ritmo, quasi tutti allo scadere dei 24″. Il Bama invece inizia a correre in campo aperto dopo due quarti ad andamento lento, facendo malissimo in penetrazione e in transizione. Tutti difendono forte ma i veri fattori del match sono la grande prova di Caciolli, l’unico a trovare punti in periodo di anoressia offensiva, e colui che toglie dal campo Zani. Oltre a Benini che, dopo un inizio negativo, finisce in crescendo (doppia/doppia con 17 punti e 11 rimbalzi), segnando più punti lui da solo che il duo “underglass” di coach Zanardo Temoka/Cambi. Da segnalare anche il buon rientro di Bongi, che sicuramente sarà utilissimo nelle gare senza domani. Per lui 18′ in campo con la tripla di inizio terzo quarto che ha fatto pensare ai compagni che forse l’incubo stava finendo. All’intervallo infatti le cifre degli altopascesi sono impietose per non usare aggettivi più “tranchant”. Tra loro spiccano lo 0 su 13 dall’arco (!!!) ed il 25-14 ai rimbalzi per i padroni di casa, con 18 punti segnati. Va detto che l’inizio gara é tutt’altro che scintillante per entrambe le squadre. Legnaia é asfittica mentre il Bama é sull’anoressia pura:5 a 0 dopo 5′ di gioco. E’ Caciolli che entra e prova a scuotere i compagni con 6 punti consecutivi che danno addirittura il vantaggio (5-6). Legnaia però inizia a correre, a giocare in campo aperto con grande velocità ed a far scorrere la palla che é un piacere. Bel gioco a vedersi ma alla fin fine l’azione finisce sempre con un tiro dall’arco di Fontani o Zani, o con una penetrazione di quest’ultimo. Gli altri si prendono responsabilità solo se costretti. 16-12 al primo fischio e solito quarto in cui il Bama sparisce dal campo (ormai una sinistra abitudine) difendendo male e attaccando malissimo, intestartendosi con troppi palleggi e con tiri dal perimetro che non entrano nemmeno per sbaglio. Fontani invece colpisce tre volte da 8 metri , mentre Zani lo imita in più modi. Ancora solo 6 punti nel quarto dei ragazzi di Matteoni sembrano essere il preludio all’ennesima delusione di questa seconda fase (32-18 all’intervallo). Ma i rosablu, come detto, al rientro in campo fanno come l’araba fenice, risorgono dalle proprie ceneri iniziando a giocare di squadra, e rispondendo colpo su colpo ai fiorentini.Si arriva -39″ dal termine della frazione con il tabellone che recita 45-33 per i gialloneri. Da lì in poi inizia la già descritta difesa capolavoro degli altopascesi con Caciolli che suggella la sua ottima prova prima strappando la palla di mano a Zani per involarsi nel lay up del pareggio (45-45) poi costringendolo a due tiri carpiati allo scadere dell’azione. C’è una sola squadra in campo che, con Paci in crescendo, riesce a vincere un match segnando 18 punti all’intervallo e chiudendo con il 5% dall’arco (1 su 20). La domanda sorge spontanea: com’è possibile tutto ciò? La risposta è molto semplice: il basket é sì statistica, ma molto spesso il basket è altrove: vicino allo sterno, un pò spostato sulla sinistra. Il Bama con Legnaia si trovava proprio lì, al posto giusto. E deve trovarcisi anche nell’immediato futuro.