
L’Aquila-Lucchese 1-2
L’AQUILA: Scotti, Di Mercurio, Piva, Milicevic (56′ Triarico), Cosentini,Maccarone (24′ Sanni), Ceccarelli (46′ Perna), Mancini, De Sousa, De Francesco, Sandomenico. A disp: Zandrini, Bigoni, Ligorio, Sanni, Bruno, Bensaja, Stivaletta, Mancini, Triarico, Perna. All: Modica
LUCCHESE: Di Masi, Espeche, Nolè, Benvenga, Maini, Mingazzini, Calcagni, Botta, Pozzebon (73′ Bragadin), Fanucchi (80′ Monacizzo), Terrani (68′ Bianconi). A disp: Mengoni, Palomeque, Lorenzini, Ashong, Monacizzo, Bragadin, Melli, Marchesi, Fratini, Bianconi, Ferrara. All: Galderisi
ARBITRO: Mainardi di Bergamo
RETI: 20′ Pozzebon, 74′ Mancini, 91′ Bragadin
NOTE: Espulsi 35′ Sandomenico. Ammoniti:Di Mercurio, Calcagni, De Francesco, Cosentini, Maini
La Lucchese è salva: vittoria sofferta all’Aquila e decimo posto in classifica, con 39 punti. L’esplosione rossonera è tutta condensata nella gioia dopo il destro scaraventato in rete da Bragadin al 91’, via d’uscita insperata dopo una prova da mani nei capelli, perché i ragazzi di Galderisi erano riusciti nell’impresa di farsi riprendere malgrado l’uomo in più dal 35’.
Iniziano meglio i padroni di casa, alla disperata ricerca di un buon piazzamento play out: al quarto d’ora grande doppia occasione, prima con Di Masi a caccia di farfalle che si perde il pallone e Mingazzini che respinge sulla linea la conclusione di Sandomenico; poi con lo stesso attaccante che cicca il colpo a botta sicura ad un metro dalla porta. La Lucchese però sa essere tremendamente cinica: al 20’ Calcagni sgasa sulla fascia e piazza il cross per l’incornata vincente di Demiro Pozzebon. L’Aquila reagisce con il destro a fil di palo di De Francesco, ma subisce una seconda mazzata al 35’, quando Sandomenico ha la geniale idea di mandare a quel paese l’arbitro, guadagnando anticipatamente la via della doccia. Rossoneri in controllo, vicinissimi al raddoppio con un destro a giro di Terrani e con Botta da sotto misura, prima del 45’. Ad inizio ripresa L’Aquila chiede subito un penalty perché Perna cade in area, ma per il direttore di gara non c’è nulla. La Lucchese difetta di personalità e non riesce a chiuderla, a dispetto della superiorità numerica: chance per Calcagni e Terrani, ma la sfera non entra. Così al 74’ L’Aquila pesca un insperato pari con l’eurogol di Mancini e rischia di trovare pure il raddoppio con Di Mercurio. Solo nel finale il sussulto d’orgoglio della pantera, prima con la botta di Monacizzo che apre il piatto da interno area, ma la sua conclusione viene murata sulla linea. Poi, al 91’, Bragadin controlla un pallone in area, fa a sportellate, lascia sul posto il marcatore con una finta secca e scarica all’angolino tutta la gioia rossonera. Da oggi si può cominciare a programmare il futuro, sperando che gli evidenti errori di questa sofferta stagione servano da lezione per ripartire molto più forti di prima.
Paolo Lazzari