
Lucchese – Carrarese 4-5
LUCCHESE: Ferrara, Benvenga, Nolè, Espeche, Lorenzini (83′ Bragadin), Mingazzini, Monacizzo (66′ Bianconi), Botta (72′ Ashong), Pozzebon, Fanucchi, Terrani. A disposizione: Mengoni, Melli, Polomeque, Fratini, Maini, Marchesi, Calcagni, Nottoli, Di Masi. All.: Galderisi.
CARRARESE: Lagormarsini, Tavanti, Barlocco, Berardocco, Sales, Massoni, Herpen (85′ Bagni), Cavion, Cais (78′ Vitiello), Dettore, Tognoni (67′ Gerbaudo). A disposizione: Gavelotti, Giacomelli. Alhassan, Amico, Gherardi, Nocchi. All.: Remondina
ARBITRO: Paterna di Teramo
RETI: 25′, 45′ (rigore), 52′ Herpen, 27′ Fanucchi, 28′ Pozzebon, 32′ Fanucchi, 38′ Cavion, 81′ Vitiello
Note: Ammoniti 29′ Terrani, 36′ Sales, 45′ Lorenzini, 78′ Benvenga, 92′ Bragadin. Spettatori circa 1400
Fine stagione amaro per i rossoneri al Porta Elisa contro la Carrarese. La Lucchese ne esce sconfitta ma riesce a ridurre il distacco dalla Carrarese all’ultimo minuto prima del fischio finale di una partita scoppiettante e ricca ri capovolgimenti di fronte. Al secondo minuto del recupero è Bragadin a segnare il quarto gol, al termine di un secondo tempo che ha visto prevalere la Carrarese. Il primo tempo si è aperto con una goleada: il 45′ è stato fischiato sul 3-3. La ripresa è stata tutta in mano agli apuani che hanno segnato altri due gol. E al termine della gara non sono mancate le contestazioni da parte dei tifosi della pantera, con fischi e striscioni polemici: “Noi altre ambizioni – è apparso in curva – voi altre destinazioni”.
Bacci: “Ora cambia tutto”. Il presidente Andrea Bacci minimizza l’impatto del risultato di oggi e guarda già al futuro: “Da domani si cambia tutto”. A cominciare dal direttore generale Giovanni Galli – “con lui è tutto finito” -, ma con una certezza mister Nanu Galderisi che rimane al timone anche per la prossima stagione. Cambieranno invece tutti gli altri dirigenti, con una rivoluzione nel settore giovanile.
“Il risultato di oggi – dice Bacci in sala stampa – non fa testo e non ci preoccupiamo: i ragazzi hanno pensato che ormai ci eravamo salvati. La società sta già meditando sull’anno prossimo, siamo già proiettati sul futuro. Da domani comincia il lavoro per la prossima stagione, prima per quanto riguarda gli assetti interni della società e poi con la selezione di una squadra diversa da questa, creata con un allenatore che sa cosa deve fare. Questa volta, lo dico senza girarci intorno, vogliamo davvero uscire da questa categoria che è pericolosa e costosa e che non soddisfa nessuno. Credo che noi ci meritiamo, per dimensioni, città e storia, un campionato diverso. La vicenda Galli è chiusa – conferma Bacci -, è finita con oggi. Le novità ci saranno già dai prossimi giorni, e saranno in tutti i sensi. Credo che Bettucci si occuperà molto di più di tanti aspetti della Lucchese, ma è ancora tutto da definire. Ci sarà anzitutto da scegliere la guida della direzione sportiva: per prima cosa ci sarà da individuare il profilo, ovvero capire che strada dovremo seguire. Se scegliere una squadra poco costosa o molto costosa con qualche traguardo sicuro, o comunque certezza”.
Il mister: “Ci manca ancora qualcosa, lavoreremo per questo”. Il tecnico Nanu Galderisi non nasconde il rammarico per il risultato di oggi: “Io ero convinto di vincere nel secondo tempo – dice -: non posso dire che i miei giocatori non hanno messo impegno. Avevamo voglia di concludere in bellezza, non ci siamo spaventati ma nell’aria c’era qualcosa che non andava. Questo non deve succedere: queste sono le cose che non devono succedere, perché queste sono le partite più pericolose, quando c’è troppa spavalderia da entrambe le parti. Chi rimarrà e chi andrà via dovrà imparare cosa significa giocare a calcio, perché è vita per me. Alla Carrarese si possono solo fare applausi: per loro le difficoltà sono enormi, di conseguenza noi dovevamo essere all’altezza. E lo eravamo: sono state piccole cose a tradirci e lo farò presente ai giocatori nello spogliatoio. Avrei già voglia di ricominciare domani, ma è meglio che un po’ io stacchi la spina per iniziare di nuovo con grinta. D’ora in poi dobbiamo essere una cosa sola, pensare all’unisono. Voglio fare le cose alle mie massime possibilità. Ci manca solo qualcosina per fare la differenza ed è questo che dobbiamo costruire”.