
Domani sera (28 maggio) potrebbe essere la serata-epilogo per il campionato italiano 2015-2016 di hockey su pista. L’Amatori Wasken Lodi, dopo avere vinto gara 3 ai rigori sul campo neutro di Follonica, è in vantaggio 2-1 nella serie scudetto contro il Forte dei Marmi e, in caso di terza vittoria, succederebbe ai versiliesi nell’albo d’oro della Serie A1. La partita tra Lodi e Forte dei Marmi sarà trasmessa in diretta su Raisport 2 a partire dalle 21,30.
Gara 4 si giocherà proprio a Lodi, in un PalaCastellotti tutto esaurito da giorni e con centinaia di persone che avrebbero voluto assistere al match, ma saranno costrette a restare fuori. La cittadina lombarda attende questa partita come un vero e proprio evento. Pur essendo indiscutibilmente una delle capitali dell’hockey italiano, Lodi ha sempre vinto poco: due Coppe Italia (nel 2011-12 e in questa stagione) e un solo scudetto, ben 35 anni fa, stagione 1980-81, quando i play off scudetto erano ancora di là da venire. Quest’anno, invece, la squadra di Paolo De Rinaldis è la vera sorpresa stagionale, capace di trionfare in Coppa Italia (guarda caso proprio a Forte dei Marmi) e da lì prendere l’abbrivio verso una inattesa finale scudetto che ora vede i giallorossi ad un solo passo dall’impresa storica.
Comprensibile, dunque, che a Lodi ci sia grande fibrillazione, soprattutto dopo gara 3 che ha cancellato la pesante sconfitta di gara 2 e dimostrato che i giallorossi sono in grado di tenere testa al Forte dei Marmi, grande favorito alla vigilia di questa serie di finale. La forza della squadra di De Rinaldis è di non dare punti di riferimento agli avversari: gli eroi del Lodi si chiamano, di volta in volta, Illuzzi, Verona, Platero, Ambrosio, Malagoli o De Rinaldis. L’unica costante è il portiere Adrià Catala le cui parate sono state decisive per portare il Lodi fino a qui.
Quella di domani sera non sarà però una passerella per l’Amatori. Il Forte dei Marmi arriva a gara 4 ferito, ma non domo. In gioco c’è l’onore di una squadra costruita per dominare e che invece rischia di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. Le finali scudetto, però, sono partite a sè stanti e per gli uomini di Bresciani non è certo utopia pensare di passare al PalaCastellotti e rimandare tutti i discorsi a martedì 31 maggio a gara-5 che, per la prima volta in questa serie, si giocherebbe al PalaForte. Certo, per riuscirci i rossoblù devono giocare molto meglio di quanto non abbiano fatto in gara 3, costellata da una miriade di errori, soprattutto in fase di impostazione del gioco. Molto dipenderà da quanto il fuoriclasse Pedro Gil riuscirà ad incidere sul match; il Forte non può fare a meno dell’apporto del suo capitano, capace di risolvere le partite da solo, ma anche di far girare tutta la squadra a ritmi vertiginosi. Nel passato, anche recente, i campioni d’Italia non hanno mai deluso le attese dei loro sostenitori quando si è trattato di rincorrere lo scudetto. E, da quando è in Italia, Pedro Gil non ha mai terminato la stagione senza regalare il titolo alla squadra in cui giocava.