Virtus, a Bressanone titolo italiano per Marcell Jacobs Lamont

Un momento storico e forse unico in questi primi quaranta anni di attività, quello vissuto dalla Virtus Cassa di Risparmio di Lucca a Bressanone nei campionati italiani juniores e promesse. Marcell Jacobs Lamont conquista il titolo italiano ma soprattutto ottiene l’eccezionale misura di 8,48 metri, seppure “ventoso”; titolo italiano anche per Roberto Orlando nel giavellotto promesse con l’ottima misura di metri 68.79; medaglia di bronzo per Matteo Taviani nei 400 metri hs promesse e tanti altri risultati di eccezionale valore tecnico.
Il risultato ottenuto da Marcell nel salto in lungo con una serie di ben tre salti oltre gli 8 metri (8.09 seguito da un 8.15 per finire con 8.48) non entrerà nelle classifiche ufficiali in quanto ottenuto con il vento superiore di 0,8 e questo è l’unico neo in una giornata che resterà nella storia non solo della Virtus ma di tutta l’Atletica Italiana. Paolo Camossi, il tecnico ex saltatore di grande livello, che segue Marcell a Gorizia per conto della Federazione ed artefice della sua “ricostruzione” fisica, subito dopo la gara ha espresso la sua certezza che queste misure sono già nelle gambe di questo talento nato atleticamente a Brescia, cresciuto nella Virtus Cassa di Risparmio di Lucca ed ora in forza alle Fiamme Oro Padova e l’ufficialità di un risultato eccezionale è solo rimandata di qualche giorno. La misura ottenuta da Marcell costituirebbe la miglior prestazione mondiale stagionale ad un solo centimetro dal record italiano di Andrew Howe.
Prossimo appuntamento i campionati italiani assoluti di Rieti e quindi i campionati europei di Amsterdarm ma l’obiettivo principale resta l’appuntamento di agosto a Rio dove misure simili possono garantire risultati oltre ogni più rosea aspettative.
Non solo Marcell a Bressanone. La Virtus Cr Lucca ha presentato altri assi.
Secondo titolo italiano di Roberto Orlando che ha vinto il giavellotto, con metri 68.79, arrivando molto vicino al suo personale. Reduce dai Giochi del Mediterraneo con la nazionale azzurra, Roberto ha dimostrato tutto il suo talento confermandosi ancora una volta tra i migliori giavellottisti a livello assoluto.
Medaglia di bronzo nei 400 metri hs per Matteo Taviani. Dopo aver vinto agevolmente la propria batteria di qualificazione seppure sotto una pioggia torrenziale con il tempo di 54”49, in finale ha espresso il meglio di se conquistando la medaglia di bronzo con il personale stagione a 54”18.
Grande gara e prestazione tecnica eccezionale per Fabio Pierotti nei metri 200 juniores dove in batteria ha abbattuto il muro del 22” conquistando il primato personale con 21”94 che gli è valsa la qualificazione per la finale dove ha confermato l’ottimo stato di forma conquistando il 4° posto assoluto a soli 14 centesimi dalla medaglia di bronzo.
Ottima ma sfortunata prova di Levji Mandi Roche. Una grande batteria dei metri 200 dove ha migliorato il proprio record stagionale portandolo a 21”61 ma accusando nel finale un risentimento muscolare che ha consigliato i tecnici virtussini a non rischiare e quindi non ha partecipato alla finale dove poteva lottare per un posto sul podio.
Anche la staffetta 4×100 promesse, che avrebbe avuto concrete possibilità di lottare per il podio, ha dovuto quindi fare a meno di Levi sostituito all’ultimo istante da Mirko Romano. Nonostante questo e con cambi improvvisati, Simone Serafini, Marco Giovannini, Mirko Romano e Lorenzo Dumini hanno concluso la gara al settimo posto con il tempo di 43”12.
Dopo tanti anni finalmente anche una rappresentante femminile della Virtus alla massima rassegna nazionale di categoria. Nel salto in lungo in gara Elisa Naldi che ha centrato subito l’obiettivo della finale tra le prime dodici, con la misura di metri 5.46. Ed in finale si è migliorata ancora conquistando il decimo posto.
Buona prova di Mirko Romano rimasto intrappolato in una gara tattica dei metri 800 che ha chiuso comunque con un buon 1’54”60 e di Marco Scantamburlo che nella finale diretta dei metri 1500 promesse ha chiuso al 9° posto con 3’57”60.
Prova opaca per Pietro Damiani che non è riuscito ad andare oltre i 4 metri e 10 nell’asta e Michele Speri fermatosi ai 2 metri nell’alto, lui che vanta un personale di 2.06.