
Grande Andrea Lanfri in maglia azzurra ai campionati europei paralimpici di Grosseto. Una serie di prestazioni tecniche eccezionali per questo atleta virtussino che, nelle gare Fispes corre per il Gs Sempione 82. Da sottolineare che questa era la prima vera esperienza internazionale e che Lanfri, sconfitta la meningite, vestiva per la prima volta la maglia della nazionale azzurra ad appena sei mesi dal suo approccio all’atletica dopo la grave malattia che lo ha colpito a gennaio 2015.
Ha gareggiato insieme a campioni che hanno già partecipato a diverse olimpiadi e campionati del Mondo ed è quindi immaginabile la pressione cui è stato sottoposto anche se ad Andrea non manca certo il coraggio nell’affrontare le difficoltà, qualsiasi esse siano. Se poi aggiungiamo che ha gareggiato in ben quattro gare nel giro di tre giorni è comprensibile come al termine, anche a livello fisico, ne abbia un po’ risentito.
Ma andiamo per ordine. Esordio sui 200 metri con una prestazione subito eccezionale. Conquista il settimo posto in Europa, record personale e record italiano con 25”05 migliorando notevolmente i precedenti primati.
Partecipa e si qualifica per la finale dei 100 metri con il tempo di 12”54 dove conquista l’ottavo posto con 12”65 ma soprattutto è molto vicino ai grandi campioni che salgono sul podio.
Infine ieri (16 giugno) la staffetta 4×100, l’appuntamento su cui tutta la nazionale italiana puntava con due obiettivi: conquistare un tempo tale da rientrare nel ranking delle primo otto staffette al mondo che avrebbe permesso la partecipazione diretta alle Olimpiadi di Rio ma avrebbe anche permesso, per un regolamento abbastanza complesso da spiegare, ad altri sei atleti/e della nazionale azzurra di acquisire il pass per Rio.
Il risultato è stato eccezionale: la staffetta azzurra composta da Roberto La Barbera, SadfiI Ismail, Emanuele Di Marino con Andrea Lanfri in ultima frazione, ha conquistato la medaglia di bronzo con una prestazione tecnica mostruosa di 46”23 che straccia il precedente record italiano di 50”30 e colloca la squadra azzurra sul podio. Addirittura per un momento la squadra risultava medaglia d’argento per la squalifica della Russia, poi riammessa a seguito del reclamo presentato.
Purtroppo, e questo è l’unica nota stonata, il tempo ottenuto colloca la squadra azzurra al nono posto nell’attuale ranking mondiale e quindi prima delle escluse per Rio. Forse i responsabili della nazionale azzurra cercheranno un ulteriore tentativo per cercare di raggiungere anche questo importante obiettivo.
Ma per Andrea Lanfri questo è già un risultato eccezionale. Rio sarebbe un traguardo prestigioso ma come ripetono i dirigenti virtussini, nello sport si deve rimanere con “i piedi o in questo caso con le protesi” per terra. “Andrea è giovane e lo aspettano tanti altri traguardi – spiega la Virtus – e siamo certi che con una programmazione quadriennale, già ventilata dalla direzione tecnica della nazionale, il prossimo appuntamento olimpico è sicuramente alla sua portata e non solo a livello di partecipazione”.
Dopo i grandi risultati di Bressanone, in questo fine settimana secondo appuntamento tricolore, questa volta a Jesolo con i campionati italiani allievi e allieve con oltre 2.000 atleti presenti.
In gara per la Virtus Lucca tre delle principali protagoniste della nuova squadra assoluta femminile. Giulia Sabò impegnata nei metri 400 e negli 800; Irene Della Bartola nel salto in alto; Viola Pieroni nel lancio del Disco. In gara anche Andrea Bianchini nel salto in lungo e Amedeo Altini nel lancio del martello.
Per tutti obiettivo principale l’accesso alla finale che vedrà impegnati i migliori 12 atleti e atlete. Qualche ambizione in più per Irene della Bartola nel salto in alto dove con il suo record di 1,69 metri ha buone possibilità di inserirsi nel ristretto novero delle migliori specialiste italiane.
(Foto agenzia fotografica BF di Grosseto)