
Prime parole in rossonero, dal ritiro di Reggello, per Capuano e Zecchinato, due dei volti nuovi della prossima stagione.
Ciro Capuano è un giocatore che nel calcio professionistico non ha bisogno di presentazioni. I numeri della sua carriera dai primi anni 2000 fino a oggi raccontano più di quanto faccia lui stesso arrivato a Lucca con l’umiltà e la serietà di un professionista che, nonostante nove campionati di serie A e due di B, sente di dover ancora dimostrare sul campo il proprio valore.
“La conoscenza con il direttore Obbedio – le prime parole di Capuano in rossonero – mi ha dato la spinta per accettare senza esitazioni l’offerta della Lucchese. Conoscevo anche Peppe Di Masi e il preparatore dei portieri Biato con il quale ho avuto modo di lavorare a Catania. Inoltre il fatto che questa sia una società sana e solida mi ha dato garanzie e sicurezza per affrontare questa nuova avventura. La piazza poi ha una storia importante che merita rispetto”. Capuano, subito dopo la firma del contratto, ha raggiunto la squadra nel ritiro di Reggello dove si è regolarmente allenato con il gruppo.
“Le prime impressioni sono buone – prosegue il difensore – e sono sicuro che il ritiro ci aiuterà a formare il gruppo e creare la giusta amalgama. Questo periodo è importante per conoscersi e prepararci a un anno insieme. Personalmente penso di dover mettere qualcosa di più della semplice esperienza al servizio della squadra. Sento la responsabilità di dover dare qualcosa di più. Non sono venuto a Lucca per fare una passeggiata ma per dimostrare di poter ancora far bene. Ho avuto un’ottima impressione anche da mister Galderisi che non conoscevo personalmente ma del quale avevo ricevuto solo indicazioni positive sia come allenatore che come uomo. Per non parlare poi dei suoi trascorsi di calciatore”. Di origini napoletane, è molto legato alla famiglia che vive a Viareggio. Ha due sorelle minori e a ne approfitta per fare gli auguri alla minore delle due che proprio domani, 20 luglio, compie 25 anni. Fuori dal campo Capuano è un marito attento e il papà premuroso di Matilde, 8 anni, ed Ester di 2: “La famiglia – dice – è per me un punto di forza. E voglio ringraziare mia moglie Lisa per essere sempre stata al mio fianco e avermi supportato in ogni mia scelta. La sua presenza è per me fondamentale”.
Appassionato di cinema e di sport, segue con interesse la MotoGp e il tennis e nel tempo libero, lontano da impegni calcistici, ama dilettarsi con la racchetta. Il suo idolo sportivo è sempre stato Paolo Maldini, un esempio e un modello da prendere come riferimento.
L’approdo tra i professionisti è per lui un’occasione preziosa per mettersi in gioco e dimostrare di essere all’altezza della categoria. E Alessio Zecchinato, attaccante classe ’90, in fatto di altezza ne sa qualcosa visti i suoi 1,95. E’ all’esordio in un campionato Di Lega Pro dopo anni trascorsi tra i dilettanti. Reduce da una stagione in cui a suon di reti ha contribuito alla salvezza – avvenuta dopo i play out – del Montebelluna in serie D, era impaziente di iniziare l’avventura in rossonero.
“Sapevo che la Lucchese era venuta a vedermi nel corso dei play out ma poi non avevo più saputo niente e stavo quasi per perdere le speranze. Invece aspettare è servito e la pazienza è stata ampiamente premiata così ho preso al volo questa opportunità. Questo è un grande salto che aspettavo da tempo e adesso sta a me dimostrare di potermi confrontare con la categoria. Sono contento e anche le primissime impressioni sono positive. In più Lucca è una piazza importante con un bel seguito e questo costituisce sempre uno stimolo maggiore a fare bene. Qualcuno dei tifosi mi ha già contattato su Facebook per farmi sentire il calore dell’ambiente”.
Padovano di nascita, è rientrato da pochi giorni da una vacanza a Cuba in compagnia di amici. Ama la buona tavola e ascolta musica italiana. Segue lo sport in genere, ma si interessa prevalentemente al tennis e alla moda. I suoi familiari sono i suoi primi tifosi – è il minore di due fratelli – e il suo papà non perde occasione per assistere alle sue partite.
“Sono sicuro che appena ci sarà l’occasione anche mio padre farà il suo esordio al Porta Elisa per sostenermi”.