La scalatrice lucchese: “L’alpinismo? E’ una terapia”

Si racconta che molti anni or sono un importante filosofo e sociologo, osservò che vivere la montagna o il mare poteva essere per la persona, una valida terapia. Nel tempo, gli studi condotti da autorevoli medici confermarono sempre più tale osservazione. Infatti oggi il servizio sanitario nazionale riconosce la “montagnaterapia”, e nel medesimo settore, sono in corso vari progetti, che si riconducono alla “mareterapia”, intendendo con queste definizioni, un sistema terapeutico e riabilitativo, ma anche socio-educativo, indirizzato alla prevenzione, alla cura ed alla riabilitazione delle persone affette da differenti problematiche, patologie o disabilità.

Perfettamente in accordo con tale definizione, oggi l’associazione Mangia Trekking, interviene e propone all’attenzione il continuo ed energico esempio di Mara Giusti una sua importante atleta di Santa Maria del Giudice (premiata per le sue attività con la “stella alpina d’argento” dal celebre, indimenticabile alpinista italiano Mario Merelli ), la quale sempre presente con tante attività, dalle Alpi agli Appennini, dalla Garfagnana al Mar Ligure, ha saputo affrontare con coraggio quelle montagne o quegli scogli apparentemente insormontabili, che la vita talvolta ci pone davanti, senza mai distaccatarsi dalle attività di alpinismo lento ed orizzontale. Ed ancor oggi, fra alcuni momenti difficili, sempre con il sorriso, muove verso nuove o vecchie imprese, e si attiva per testimoniare che l’importante è…. esserci. Pertanto l’associazione Mangia Trekking, prendendo spunto dal positivo e forte comportamento di Mara, desidera evidenziare che “sulle vie della montagna e del mare, una bella e concreta terapia possibile, è sempre rappresentata dall’alpinismo lento ed orizzontale. Dove lo sport per tutti incontra amici, cultura e tradizione. Dove il momento ed il luogo religioso e la degustazione di prodotti tipici divengono forza interiore e momento di grande serenità. Quindi l’alpinismo lento ed orizzontale, non è soltanto un modello turistico-sportivo ma anche uno stile di vita, un valido strumento di prevenzione e cura del corpo e della mente”.