Nanu, grinta dopo la rabbia: Lucchese, basta rincorrere

La rabbia è passata, ora ci vuole concretezza e determinazione. Lo dice mister Galderisi che ha analizzato oggi (16 settembre) il difficile momento vissuto dai rossoneri, anche e soprattutto in vista della prossima difficile trasferta di domenica, a Livorno. Nanu parte da quello che è successo a fine primo tempo della gara persa contro il Tuttocuoio, quando la rabbia, per l’appunto, ha preso il sopravvento ed è rimasto negli spogliatoi per un pezzo: “E’ vero, mi sono arrabbiato molto – spiega – perché so bene quanto impegno ci mettiamo tutti e abbiamo preso gol troppo facilmente. Ma è stato un atto d’amore verso la squadra, perché credo fortemente in questo gruppo e anche i miei ragazzi vanno nella stessa direzione”.
Con la Lucchese ultima in classifica dopo 4 giornate, con 10 punti su 12 dilapidati, il focus cade ancora una volta sulla mancanza di cinismo: “Devo riuscire a trasmettere ancora più voglia e determinazione al gruppo – continua Galderisi – perché non puoi fare tu la gara per sessanta minuti senza metterla dentro e poi essere costretto a rincorrere, tutte le volte. Evidentemente dovrò cambiare qualcosa, perché in questo momento non stanno arrivando i risultati sperati. E’ anche un problema psicologico: io ora devo restituire certezze alla squadra. Il modulo? Prima di tutto le squadre sono fatte di uomini, il modulo si adatta a seconda delle situazioni. I tre là davanti? Se in questo momento non riescono a darci quello che ci serve, dovremmo cambiare qualcosa per dare maggiore equilibrio. Fanucchi e Terrani giù di forma? Terrani viene sempre raddoppiato e triplicato, ma se dà via palla si creano spazi. Fanucchi è importante per noi, è il momento ad essere difficile, ma è proprio adesso che bisogna crederci. Ricordo che ci sono stati allenatori che ne hanno perse cinque di fila e poi sono finiti in Champions”.
Poi, sul Livorno: “Loro non staranno lì ad aspettarci, come ha fatto il Tuttocuoio. Sono una squadra offensiva e la gara sarà molto complessa: per noi è come una finale. La delusione? Non sono un ragazzino, comprendo la situazione e vedere i tifosi e il presidente delusi mi fa ancora più male, se penso al lavoro che facciamo. Contro l’Alessandria abbiamo giocato molto bene e siamo stati lodati: ora dobbiamo restare equilibrati, perché non eravamo campioni prima e non siamo scarsi adesso”.
Paolo Lazzari