La Bocciofila rischia di chiudere, appello a enti e sponsor

28 settembre 2016 | 16:41
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La Bocciofila rischia di chiudere, appello a enti e sponsor
La Bocciofila rischia di chiudere, appello a enti e sponsor
La Bocciofila rischia di chiudere, appello a enti e sponsor
La Bocciofila rischia di chiudere, appello a enti e sponsor

La Bocciofila lucchese rischia di dover chiudere i battenti, e con essa finirà per disperdersi un altro pezzo di storia dello sport locale e un punto di riferimento per generazioni di appassionati. Il motivo è che i costi di gestione della struttura di via delle Ville a San Marco sono troppo alti. Già all’inizio dell’estate i soci avevano cercato di sensibilizzare l’amministrazione comunale, ma ad oggi non hanno avuto alcun segnale.

Eppure la Bocciofila lucchese può vantare una lunga storia: fondata nel 1960, dopo alcuni anni si è affiliata al Coni: nella struttura, grazie all’impegno dei soci – circa un centinaio – che hanno scommesso sull’iniziativa, sono state realizzate quattro corsie in sintetico regolamentare per le gare nazionali. I costi per mantenere la bocciofila però solo lievitati. “Per il mantenimento della struttura – spiegano i soci – servono circa 20.000 euro annui, cifra che comprende affitto, utenze, riparazioni varie, dato che la struttura fatta con ondulati di plastica che con il tempo e le intemperie si danneggiano”.
Ma al gruppo mancano almeno 3mila euro, per continuare a garantire l’apertura. Purtroppo negli anni passati enti e Fondazioni hanno offerto soltanto poche centinaia di euro. Non basteranno a salvare l’attività. Da qui nasce l’appello a qualche privato che voglia sposare la causa e aiutare la Bocciofila a sopravvivere.
“Le bocciofile nascevano sempre intorno ai bar, servivano ai commercianti per attirare clienti come le carte da gioco – ricordano i soci -. In altre realtà provinciali in Italia, le bocciofile sono sostenute da parte del Comune con sovvenzioni o costruendo un luogo dove praticare le bocce. Da noi niente di tutto questo accade. Eppure, l’attività è sempre fervente. Nel bocciodromo si fanno mensilmente gare nazionali, regionali e provinciali e corsi di avviamento alle bocce anche femminile, e corsi di pratica delle bocce con i bimbi delle scuole, con una attenzione anche alla disabilità. Un tempo il bocciodromo era in concessione gratuita da parte della proprietà del ex bar Cecchini, ma dopo aver cessato l’attività hanno richiesto il pagamento dell’affitto. Oggi giorno diventa difficile arrivare a fine anno, proprio a causa dell’affitto 550 euro che incide in maniera cospicua”.