
Cuore, determinazione e capacità di gestione della gara: il vangelo secondo mister Galderisi eccolo qua, condensato in una serie di concetti che i suoi dovranno tradurre alla lettera sul campo, se vorranno sfangarla su un terreno tradizionalmente ostico come quello di Pontedera.
Perché, a dire il vero, dopo le belle prestazioni affastellate dilapidando tuttavia un tesoretto di punti, i rossoneri hanno un maledetto bisogno di iniettare vittorie nel proprio campionato: “Soltanto i tre punti – spiega il mister – possono dare lo scossone che serve per arrivare al nostro massimo. Anche durante questa settimana abbiamo lavorato bene: vedo i ragazzi molto presenti, arrabbiati e concentrati. Quanto ci può condizionare un inizio con il freno a mano inserito? Certo, abbiamo perso qualcosa per strada, ma bastano due risultati uguali per essere su o per sprofondare: a parte l’Alessandria, che sembra già scappata, tutte le altre hanno risultati altalenanti”.
Ma come si batte il Pontedera? Come si sfata il tabù su un campo, sintetico, che anche nella gara contro il Tuttocuoio la Lucchese ha dimostrato di masticare a fatica? “La gara di domani sarà difficile – prosegue Nanu – diversa da tutte le altre che abbiamo giocato sino ad oggi. Loro sono tradizionalmente ostici per noi, ma vogliamo invertire la tendenza. Sappiamo che il pallone rimbalza diversamente e che sono bravi ad aggredirti, a non farti giocare e ad andare sulle seconde palle. Davanti non ti danno punti di riferimento: sarà una battaglia”.
Fondamentale, secondo il mister, è non sbagliare l’approccio: il gioco c’è, è innegabile, ma bisogna ricordarsi che le gare durano 90 minuti più il recupero: “Con l’Arezzo abbiamo fatto 70’ alla grande, poi ci siamo abbassati troppo. Dobbiamo essere più lucidi nelle letture, nella gestione globale del match”.
Galderisi sembra intenzionato a riproporre in blocco la squadra dell’ultimo pareggio al Porta Elisa, con due soli dubbi: “Riguardano quelli che giocheranno dietro alla punta. De Feo? Sta bene ed è uno di quelli che sa entrare in corsa risultando determinante: domani potrebbe anche partire subito”.
Infine una battuta sull’ex Calcagni: “Dice che ha un grande rapporto con me? Non può che farmi felice. Queste sono le soddisfazioni del nostro lavoro. Lui era perfettamente integrato qui ed amava quello che facevamo, ma poi nel calcio, a volte, le strade si dividono”.
Paolo Lazzari