Lucchese a Como, per Galderisi abbondanza di scelte

15 ottobre 2016 | 08:29
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Lucchese a Como, per Galderisi abbondanza di scelte

E’ una Lucchese bella carica e che arriva da due vittorie consecutive quella che si presenta domani (fischio d’inizio alle 18,30) al Sinigaglia di Como per la gara di campionato di Lega Pro. Tanti i dubbi di formazione per mister Giuseppe Galderisi, che ha una rosa di 29 giocatori, praticamente tutti disponibili, nella quale scegliere l’undici iniziale.

Ma il mister ha sensazioni positive in vista della gara: “Ho visto grandi allenamenti in settimana – dice – Al di là dei risultati la squadra è sempre stata sul pezzo ed ha sempre creduto fortemente nell possibilità di migliorare. Abbiamo fatto un’altra settimana intensa con l’idea di curare e dare continuità alle nostre cose e coltivando l’entusiasmo che deve servire per crescere ancora”.
“Per come io ho visto la settimana di conseguenza – spiega – di dubbi ne ho tantissimi. Vedo la crescita di molti giocatori. Questo è un gruppo che è pronto, anche coloro che hanno avuto meno spazio e meno minuti nelle gambe. Ecco perché ho fatto la partita di allenamento con il Montecatini: i meccanismi vanno oliati anche sul campo. Le difficoltà mie sono tantissime. Adesso le scelte, specialmente davanti, sono molte anche per effettuare cambiamenti a partita in corso. Abbiamo qualche influenzato ma abbiamo nella testa di poter fare bene, rispettando gli avversari”.
Il Como, per “Nanu” è una squadra da prendere con le molle: “Ho visto il Como attentamente – spiega – è una buona squadra, che gioca bene, ha giocatori che fanno la differenza come per esempio Le Noci. Verrà fuori una gran bella partita da tanti punti di vista. Noi dobbiamo andare a giocarcela con la giusta solidità e la giusta tensione per vincere. Loro hanno buoni giocatori e un ottimo centrocampo. Al Prato, invece (la prossima gara interna, ndr) ancora non ho pensato, siamo a capofitto sul Como perché ci sono tante cose da valutare e da non sbagliare. Loro vengono da tre vittorie consecutive e affronteranno il match con entusiasmo. Noi dobbiamo cercare sempre di essere concreti nella nostra continuità di crescita.”
“C’è grande voglia di tutti di far bene – ribadisce il mister rossonero – anche modificandolo in base alle caratteristiche di tutti. Domenica abbiamo fatto una grande vittoria ed ho visto la rabbia sana da parte di tutti i giocatori che vogliono contribuire per i nostri successi. Tutti quelli che riescono ad arrivare a un certo tipo di livello devono poi dimostrare continuità. Io sto cambiando abbastanza, anche se non troppo con un’idea ben precisa ovvero sfruttare tutta la nostra qualità. E’ vero che qualcuno sta fuori ma è anche vero che chi entra dà sempre un grande contributo. Il campionato è lungo e tutti avranno le loro opportunità”.
Un cenno particolare va a Francesco Forte, capocannoniere del campionato: “Il merito maggiore – commenta Galderisi – è esclusivamente suo, per la determinazione che ha dimostrato. Già dal ritiro aveva in mente una grande stagione e per i compagni e per me è importante metterlo in condizione di fare il meglio possibile. Quando uno ha la testa giusta va solo accompagnato e aiutato a raggiungere gli obiettivi. Credo fortemente nell’uomo e nelle qualità del giocatore. Deve essere il suo anno e l’anno di tutti quei giocatori che hanno qualità davanti come Fanucchi, Longobardi, Zecchinato, che devono avere pazienza e continuare a lavorare così. Ci saranno dei momenti in cui qualcosa cambieremo ma non cambierà l’identità, la qualità e la voglia di fare la differenza da parte dei giocatori. Ringrazio anche chi sta fuori perché le scelte sono solo questione di numeri”.
Sulle scelte incideranno anche le valutazioni su alcuni giocatori influenzati: “Fanucchi è sulla via della guarigione – dice Galderisi – Gargiulo, Merlonghi sono leggermente influenzati. Mingazzini sta meglio. Di Masi è sulla via della guarigione anche se Nobile ha lavorato molto bene. Mi piace come ha approcciato a livello di concentrazione e concretezza queste giornate. Io sono sempre del parere che il giovane se è bravo deve andare dentro. Così è per lui così sarà per Bragadin e per Fratini e Cecconello. Cerco di metterli in condizione e di mandarli a giocare in Berretti perché siano sempre pronti a entrare. Più siamo più sono guai per me, ma sono contento di avere la possibilità di scegliere”.