Cg Serramenti Altopascio, vittoria con Piombino

5 dicembre 2016 | 10:35
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Cg Serramenti Altopascio, vittoria con Piombino

Cg Serramenti Altopascio – Pallacanestro Piombino 50-42 (9-14; 20-25; 38-33; 50-42)
CG SERRAMENTI: Menicucci 6, Sutera 13, Calanchi 3, Salvioni 6, Benedetti Stefanini 10, Guidi 4, De Santi 7, Panattoni, Braccini, Grassi 1. All. Giuntoli
ARBITRO: Mattiello di Pistoia

Termina il match con le atlete rosablu sfinite per la fatica ma felici per la vittoria. Una gara dispendiosa visti i ritmi rapsodici, di quelli che di spezzano il fiato in due. L’inizio vede la squadra di coach Giuntoli allungare la difesa ma sono molte le penetrazioni al ferro delle avversarie che sorpassano al primo fischio facendo anche la voce grossa in difesa. Primo quarto in totale controllo delle piombinesi (9-14) e il Cg Serramenti passa a zona. Difesa subito punita da una tripla ospite (9-17) ma che pian piano comincia a funzionare. Alcune disattenzioni difensive di troppo ed alcune palle perse in modo banale concedono però 5 punti di vantaggio a Piombino all’intervallo (20-25). Nella ripresa la zona altopascese da passiva si trasforma in aggressiva con raddoppi in serie e con Calanchi e Sutera che come fastidiose zanzare cercano, e a volte portano a termine, l’intercetto ad ogni passaggio. C’è l’aggancio del CG Serramenti e poi il sorpasso con un tripla di Salvioni, con un paio di zinagarate di Benedetti Stefanini e un appoggio di Menicucci e Guidi. +5 per la Giuntoli Band sulla terza sirena (38-33). Ultima frazione e Piombino mostra cuore ed orgoglio impattando sul 40-40 a 4’12” dalla fine. Tutto da rifare. Ma qui c’è il capolavoro rosablu che piazza un parziale di 10 a 0 non concedendo un millimetro in difesa. Sono una tripla a testa di Bendetti Stefanini e Sutera ad indirizzare il match verso lo sciogliete le righe. Si va poi sul + 10 con i liberi di Guidi e Panattoni . 50-40 e canestro allo scadere per le ospiti. E’ il meritato tripudio altopascese, con le giocatrici a fare l’urlo vicino alla tribuna, insieme a coach Giuntoli ormai afono. Ma, è risaputo, …l’emozione non ha voce.