
Mentre attende di conoscere il proprio destino – la scadenza è fissata per le 24 di questa sera – la Lucchese deve continuare a pensare anche al campo. Oggi (27 gennaio) al Porta Elisa, alla vigilia della cruciale gara interna contro il Tuttocuoio (in programma per domani dalle 14,30), sono stati presentati i tre nuovi acquisti – Cristina Tavanti, Simone Raffini e Gianluca D’Auria – che rimpinzano parzialmente una rossa ridotta all’osso dal mercato. A tutti e tre viene domandato che cosa li abbia portati a scegliere Lucca, anche in un momento così complesso: “Questa è una piazza importante – esordisce Tavanti – che può consentirci di mettere in mostra le nostre qualità. Personalmente dovevo rinnovare con la Sambenedettese, ma poi sono stato convinto che cambiare fosse la cosa migliore per me. Non sono venuto per una questione di soldi: sarei andato altrove, in quel caso. Le mie caratteristiche? Sono un terzino che sa giocare sia alto che basso, mi piace spingere e, per questo, credo che mi troverò bene con il modulo del mister. Qua conoscevo già Maini e Ballardini”.
Raffini invece è la punta chiamata ad accollarsi un’eredità pesantissima: “E’ vero – commenta – ho scelto la maglia numero 9, quella che fino a poco tempo fa era di Forte. Spero di poterlo emulare e, perché no, di fare anche meglio. A Pordenone non ho avuto molto spazio e adesso voglio dimostrare quanto valgo. So che con Galderisi gli attaccanti si divertono: io sono forte fisicamente e mi piace giocare anche per la squadra. Il mio modello? In assoluto Del Piero, ma come centravanti ne ho diversi”. D’Auria invece viene dal Monopoli e di professione fa l’esterno offensivo: “Adoro puntare l’uomo – afferma – e creare superiorità numerica. A Francavilla feci 11 gol, poi al Monopoli le cose non sono andate come speravo. Arrivo in prestito con diritto di riscatto. Qui mi hanno accolto molto bene”.