
Lucchese – Como 1-1
LUCCHESE: Nobile, Maini, Espeche, Capuano, Tavanti, Mingazzini (35’st Cannoni), Bruccini, Merlonghi, De Feo, D’Auria (29’st Nolè), Raffini (40’st Gargiulo). A disp.: Di Masi, Brusacà, Ronchi, Bragadin, Cecchini, Nottoli, Perazzoni, De Martino. All.: Galderisi
COMO: Zanotti, Sperotto, Nossa, Fissore, Marconi, Pessina, Fietta (29’st Le Noci), Di Quinzio, Cavalli (6’st Damian), Chinellato, Cristiani (15’st Bertani). A disp.: Crispino, Briganti, Scaglione, Cortesi, Piacentini, Peverelli. Al.: De Fraia
ARBITRO: Giua di Olbia (Scarpa e Baldelli di Reggio Emilia)
RETI: 24’st Bruccini, 49’st Fissore
NOTE: Angoli: 5-7 per il Como. Ammoniti: 11’pt Fissore, 29’pt D’Auria, 36’pt Maini, 19’st Fietta, 25’st Bertani, 41’st Gargiulo. Espulso al 10’st Vannucchi (massaggiatore Lucchese per proteste). Recupero 1° tempo 0’, 2° tempo 4’. Spettatori 1723.
Con una incornata di Fissore, il Como beffa la Lucchese sul filo respingendo così l’assalto della Pantera mantenendo invariato il distacco in classifica. Così come avvenne il 18 dicembre 2016 nella gara interna con la Giana Erminio e nell’ultima gara al Porta Elisa contro il Pontedera, i rossoneri hanno subito il gol nei minuti di recupero, questo addirittura scaturito dall’ultimo angolo del match. Una gara nella quale dopo aver patito le scorribande iniziali dei lariani trascinati da un grande Di Quinzio, Mingazzini e soci hanno preso le misure agli avversari sfiorando a più riprese lo svantaggio fino a raggiungerlo con una punizione secca di Bruccini. Il finale in attacco dei lariani è stato premiato quando ormai la vittoria della Pantera sembrava conseguita. Nei lariani il tecnico Gallo, squalificato non rischia Briganti mandando in campo il rientrante da squalifica Fietta, in una squadra dove rientra da squalifica anche Pessina. Un attacco influenzale costringe Galderisi a rinunciare a Fanucchi con il tandem D’Auria-De Feo in campo dal primo minuto. Maini prende il posto dello squalificato Dermaku. Sale in cattedra Di Quinzio nelle primissime battute, suo l’assist per il taglio di Chinellato che manda a lato per poi porgere palla a Sperotto che deve fare i conti con la presa bassa di Nobile. Al 9’ si affaccia anche la Lucchese con Raffini che innesca De Feo, Fietta allunga in corner. L’azione successiva l’ispiratissimo Di Quinzio manda Cristiani al tiro Capuano emula Fietta in spaccata. La gara è divertente, una lunga battuta di Mingazzini destinata a Raffini trova l’opposizione di testa di Fissore e dall’angolo che ne scaturisce Merlonghi sfiora soltanto l’impatto aereo. E’ il segnale che le redini sono in mano alla Lucchese, colossale palla gol intorno a metà tempo. Nossa sbaglia l’intervento dando il via libera a De Feo appoggia per Raffini a centro area tutto solo, Zanotti con i piedi evita il vantaggio della Pantera. 6’ dopo Maini si inserisce su un tocco tenero di Cristiani e lascia partire una botta dalla tre quarti che esce di poco dall’angolo alto alla sinistra di Zanotti. Alla mezz’ora anche Bruccini entra nella classifica delle palle gol clamorose fallite, quando da due passi alza la mira susseguente da una mischia. Al 34’ si riaffacciano i lariani con la botta da fuori di Di Quinzio sulla quale Nobile mette i pugni e sul capovolgimento è ancora Zanotti a chiudere lo specchio a De Feo. Uno spunto caparbio di D’Auria apre le ostilità nel secondo tempo. Mentre sul versante opposto Chinellato è bravo a controllare un lancio dalle retrovie ma non lo è altrettanto nella conclusione. Damian appena entrato nella squadra ospite si presenta con un tiro dalla media distanza. Proteste lucchesi per un rigore non rilevato per un fallo di mano al 54’ e sul capovolgimento Cristiani manda a lato non prendendo in considerazione la presenza in area di Chinellato. Zanotti ribatte su un tentativo dalla media distanza di Bruccini, poi è la volta di De Feo a calciare sopra la traversa una punizione. Ha un esito vincente il piazzato di Mirko Bruccini al 69’ punizione secca radente che si insacca alla destra. Il centrocampista può così liberare la sua gioia per il suo 4 centro stagionale. Per evitare la sconfitta in casa lariana entra Bertani che avrebbe immediatamente la chance del pareggio ma se la vede sporcare in angolo dopo che Damian aveva rubato palla a Capuano. Dentro anche Le Noci con l’abbassamento di Sperotto nei tre di difesa. Galderisi risponde affidandosi all’esperienza di Nolè richiamando Dauria. Dopo una incornata centrale di Chinellato, arriva la rete annullata a Nossa fa sa sobbalzare i lariani. Quando a 5’ dalla fine Le Noci manca la spaccata sul diagonale di Nossa in casa rossonera si pensa si aver centrato la vittoria. Ma il Como sfrutta nella maniera migliore l’ultimo angolo dal quale Fissore trova la correzione aerea vincente. La gioia è tutta lariana, la rabbia è tutta Lucchese.
Dopo il 90′
C’è un dato che non va giù all’allenatore della Lucchese, Giuseppe Galderisi. Quell’allungamento del recupero che ha determinato il pareggio del Como:”Al di là del risultato – dice il tecnico smorzando inizialmente i toni – sono felice di quello che abbiamo fatto. E sono convinto che tra due domeniche Raffini quel gol davanti al portiere non lo sbaglia più, il calcio mi insegna questo”. Ma poi torna sul finale di gara: “Di cose ne ho viste tante in carriera, il calcio è questo – spiega – era il 49esimo e 35 secondi e loro hanno battuto il calcio d’angolo. Quando la palla è uscita eravamo oltre il 49esimo, l’arbitro ha dato un minuto in più senza segnalarlo e credo che quando ha visto il gol si sia sentito in difficoltà. Non possiamo farci nulla, ora pensiamo al Prato e alle prossime partite e magari in qualche caso quello che ci è stato tolto ci ritornerà quando meno ce lo aspettiamo”.
“La prestazione comunque ci conforta – spiega ancora Galderisi – deve essere una forza, non una delusione. Sappiamo che dobbiamo giocarcele tutte con il piglio giusto, ma siamo una squadra in crescita. Senza Fanucchi, colpito da influenza stanotte, mi serviva un punto di riferimento come Raffini, mentre De Feo e D’Auria tra le linee sono stati meravigliosi. Sono sicuro che arriveremo presto all’obiettivo salvezza, perché il lavoro paga. Vedo che il gruppo ci crede fortemente, a partire dai senatori della squadra. De Feo? Gli ho detto che doveva essere lui il leader lì davanti, ha mostrato la personalità giusta. Sa che può e deve fare il salto di qualità ed oggi è stato presente per tutta la gara”. E’ stata una partita aperta, abbiamo rischiato noi, ma anche loro. L’inizio contratto? Avevamo in campo tanti giovani, alcuni all’esordio da titolare come Raffini e D’Auria. Di Quinizio? Ci ha messo in difficoltà, se lo voleva mezza serie B ci sarà un motivo. Loro del resto hanno tenuto i migliori, noi li abbiamo venduti. Raffini e D’Auria? Hanno qualità, mi sono piaciuti. D’Auria ha sbagliato diversi controlli nel primo tempo, ma nel secondo si è messo a puntare gli avversari con quella sfacciataggine che voglio. Raffini diverrà molto buono per come giochiamo noi, deve lavorare sull’attacco della palla, come fecero Raicevic e Forte. L’esordio di Cannoni? Mingazzini mi ha chiesto il cambio e Cannoni è entrato bene. Se giochiamo con i tre centrocampisti è un buon interprete, anche in fase offensiva. Anche Tavanti ha fatto bene, a parte qualche errore di lettura.La gestione degli ultimi minuti? Potevamo tenere meglio la palla, ma rendiamoci conto che la gara era finita. Il processo di crescita però riparte da questi errori”.
A fine gara parla anche il ds Antonio Obbedio: “C’è amarezza per come è finita – spiega – abbiamo peccato nella gestione della palla nei minuti di recupero. Ora ripartiamo, come sempre. L’obiettivo ora è arrivare alla salvezza, per cui serve toccare quota 44-45 punti. Vedendo le altre squadre non penso che noi non possiamo stare nelle dieci che vanno ai play off, anche se è vero che ora rispetto alle altre noi giochiamo con tanti giovani. Non dobbiamo dimenticare la salvezza societaria: adesso stiamo gettando le basi per un futuro solido. Non dimentichiamo quello che abbiamo rischiato fino a poco fa. Abbiamo sofferto nel primo tempo perché il Como è una squadra esperta e preparata, poi siamo venuti fuori. Bisogna rimanere equilibrati nel giudicare la squadra, senza farci prendere dalla depressione. Nella mischia finale purtroppo ci sono mancati i centimetri di certi giocatori che non c’erano e Nobile si era fatto male, accusando un fastidio muscolare. I nuovi? Possono crescere ancora. Tavanti è al 60 % per me, Raffini e D’Auria pure”. Obbedio ha anche annunciato che in settimana dovrebbe essere definita la rescissione del contratto con Ballardini. Per Zecchinato, invece, che dovrà essere operato, stagione finita.
Per Cannoni, nella ripresa, è stato l’esordio in Lega Pro e al Porta Elisa: “Il mio esordio al Porta Elisa? Amaro. Però ho trovato un grande gruppo ed un mister molto bravo, che tiene tutti in considerazione. E’ stato un esordio un po’ amaro per tre punti che sono sfumati all’ultimo. Ho sentito che il tempo era scaduto e quindi il calcio d’angolo da cui è arrivato il pareggio poteva non essere battuto. Possibilità play off? Ci sono, siamo un grande gruppo, siamo attrezzati. La nostra è una posizione che ci rende competitivi. Maledizione dopo il 90esimo? Potevano gestirla meglio, anche se le dinamiche sono cambiate, con loro che hanno alzato molto il baricentro per pareggiare”.
Infine l’autore del gol Bruccini: “Peccato, eravamo quasi riusciti a portare a casa i 3 punti. Prendiamo di buono la grinta che abbiamo messo in campo, tralasciando i dieci minuti iniziali. Il morale deve rimanere alto, vorrà dire che i 3 punti li andremo a prendere a Prato. La mia punizione? C’era poco da pensare lì dal limite, ho tirato forte sul palo del portiere. Peccato non aver segnato con le occasioni che abbiamo creato, in primis quella di Raffini. Dopo il gol dovevamo cercare di rimanere più alti, ma è andata così”.