Sara, la maratoneta dell’Orecchiella sfida il deserto

7 aprile 2017 | 08:02
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Sara, la maratoneta dell’Orecchiella sfida il deserto

Sara Paganucci, atleta specialista delle lunghe distanze, tesserata con il Gs Orecchiella Garfagnana ed allenata dal tecnico Fidal Massimo Santucci, nell’ambiente sportivo anche conosciuta come Sara Ultrarunner o scherzosamente “talebana”, per la sua caparbietà e determinazione, parteciperà alla Marathon des Sables 2017, l’edizione 32 (dall’8 al 17 aprile): l’atleta lucchese è infatti una delle sole tre donne italiane ai nastri di partenza della mitica e proibitiva Maratona delle Sabbie, corsa che si svolge interamente nel deserto del Sahara marocchino.

La competizione, tuttavia, con la maratona classica (già da sé molto impegnativa) ha poco o niente a che vedere: si tratta di una corsa sulla distanza di 250 chilometri che dura una settimana, con sei frazioni e un giorno di riposo, tutta nel deserto, da compiere in completa autosufficienza alimentare e con un pesante zaino sulle spalle con diverso materiale. Un’impresa da super uomini e donne, oppure da pazzi. “Certamente – racconta Sara, contattata il giorno prima della partenza – è la corsa più estrema che esista, io mi sono avvicinata alla corsa dopo aver visto in televisione la Marathon des Sables quattro anni e mezzo fa”.
Di strada ne hai fatta molta da allora, come ci sei arrivata?
“Ho iniziato a correre con questo sogno. Dopo sei mesi che avevo iniziato ho fatto la mia prima maratona, oggi sono arrivata a 12 maratone e 18 ultra-trail, comprese due gare da 100 chilometri, tra cui il Passatore. Insomma non mi fanno paura i chilometri”.
Cosa sai della Marathon des Sables, come te la aspetti?
“Siamo già stati informati di come funziona. In pratica abbiamo una serie di materiale, un road – book, una cartina, una bussola, un geo – localizzatore con cui possiamo essere seguiti durante la traversata, uno zaino da circa 10 chili. E’ obbligatorio portarsi dietro almeno 14000 k-calorie e altri oggetti, come una pompa antiveleno contro serpenti e scorpioni, un fischio, uno specchietto, sacco a pelo, piumino d’oca per il freddo della notte. Non avremo contatti diretti col resto del mondo, non possiamo utilizzare il cellulare ma solo scrivere messaggi ad un indirizzo mail la sera, in modo che da casa ci possano leggere”.
Come ti sei preparata nello specifico a questa competizione?
“Intanto ci arrivo con qualche problema fisico, ma non mi spaventa. La preparazione specifica è partita a ottobre dopo aver terminato la 100 chilometri delle Alpi. Mi sono allenata con lunghi sulla sabbia, corse in montagna, anche portando sulle spalle uno zaino di alcuni kg. Spesso partivo la mattina alle 4 da Torre del Lago e arrivavo fino a Forte dei Marmi”.
Per la statistica la Paganucci sarà l’unica atleta toscana assieme ad Angelo Bartoletti e una dei soli 30 italiani in gara, tra i quali spicca il mitico Marco Olmo, veterano e specialista di questo tipo di competizioni.