Chiocchetti (Acf Lucchese): “Per il campo di S.Anna spesi oltre 40mila euro, serve gestione trentennale”

L’Acf Lucchese Femminile di calcio, ampiamente salva nel campionato di B femminile, non ha gradito la presa di posizione di un esponente politico (Francesco Colucci, ndr) sul campo sportivo di Sant’Anna. A parlare per la società è il presidente Marco Chiocchetti: “Innanzitutto – dice – non credo sia bello da vedere un personaggio che ha ricoperto cariche istituzionali di un certo rilievo intrufolarsi in una proprietà recintata seppure pubblica, senza chiedere il permesso a chi la sta gestendo, andando a cercare lo scoop elettorale. Gente che non si è mai vista quando ci mettiamo soldi e tempo e tanti sacrifici per mantenere una categoria nazionale che dà lustro allo sport cittadino e permette a tante ragazze di giocare ad alti livelli. Da lui meritiamo rispetto e se proprio vuole essere utile, lo faccia quando le elezioni sono lontane, perché in molti hanno ravvisato nel suo comportamento uno squallido passaggio elettoralistico che sminuisce tutto il valore della sua presunta denuncia. Ci avesse chiamato, avremmo spiegato tutto a lui , come a chiunque voglia capirne di più”.
“Venendo al problema – prosegue Chiocchetti – gestiamo da sette anni il campo di via Einaudi a S.Anna. La sua collocazione lo ha reso sempre una struttura molto particolare. Noi abbiamo speso oltre 40mila euro per cercare di migliorarlo. Abbiamo presentato tre denunce alle forze dell’ordine per furti e effrazioni, che si verificano ripetutamente. Saremmo disposti a intervenire per farne una struttura importante, investendo quelle centinaia di migliaia di euro che sono necessarie per l’operazione di trasformazione. Avremmo anche chi è disposto a investire, ma ci vuole una disponibilità diversa da parte del comune di Lucca che dovrebbe affidarci la gestione almeno per 30 anni, come è accaduto da altre parti, per poter rientrare dell’investimento stesso. In assenza di queste opportunità il campo di S.Anna è destinato a fare la fine di quello di Capannori, ovvero la fatiscenza e poi tanti soldi per farlo tornare agibile. Mi pare di avere letto che ci sono candidati a queste elezioni che vorrebbero alimentare la sinergia fra pubblico e privato per fare vivere questi impianti e migliorarli. La strada mi pare quella giusta, speriamo che tutto si avveri”.
Alle accuse di Chiocchetti risponde lo stesso Colucci: “Il Chiocchetti – dice – mi accusa anche di essere entrato nell’impianto di sottorfugio… ma il disastrato campo di pallacanestro è aperto a tutti, anche l’ingresso agli spogliatori era spalancato con le porte sganasciate, lordate, con l’erba che invadeva il tutto e con un accatastamento di materiale diversi che il campo Rom è un fiore. Il Chiocchetti mi accusa anche di fare una speculazione elettorale, forse non sa che fra quell’impianto sportivo e me esiste un feeling da sempre. Dal 1971 ho abitato per 18 anni a 50 metri, ho svolto in gioventù molta attività di quartiere, ho costituito il Gs Santanna con cui abbiamo ideato e realizzato con tanti amici per 20 anni Lucca di Notte, marcia non competitiva di grandissimo successo e con i cui introiti pagavamo le spese dell’attività calcistica del nostro Gs Sant’Anna. Il complesso sportivo è stato realizzato proprio in quegli anni lontani, per l’attività sportiva del quartiere e anche, se vuole, per il mio interessamento, forse la prima opera pubblica che ha visto il mio impegno diretto. Sono passato l’altra settimana perché alcune persone che conoscevano questa mia storia mi hanno segnalato il problema, ho visto questo disastro ed ho scritto quello che ho visto tutto qui. Certo che questa incomprensibile ripetuta arroganza del gestore Chiocchetti mi fa pensare male e il Comune a questo punto credo abbia l’obbligo di accertare i fatti e le eventuali responsabilità”.