Albinoleffe ai playoff, Alvini torna in Toscana: “Con la Lucchese siamo le outsider della post-season”

E’ Massimiliano Alvini da Fucecchio il tecnico alla guida dell’Albinoleffe. Che alla vigilia del match dei playoff di Lega Pro contro la Lucchese si confessa a Lucca in Diretta.
Ad agosto 2016 si sarebbe immaginato di arrivare a questi punti?
“Mai e poi mai. Non sapevamo se avremmo partecipato alla Lega Pro. L’11 agosto io e il direttore sportivo Simone Giacchetta siamo stati presentati. Il 14 agosto è arrivata l’ufficialità, il 16 agosto abbiamo iniziato a costruire la squadra. Partendo da Loviso, Mastroianni, Coser, Gavazzi, strada facendo abbiamo allestito la rosa. E’ stato un cammino estremamente positivo e per questo sono grato al presidente Gianfranco Andreoletti e al direttore sportivo Simone Giacchetta”.
Per lei è la prima esperienza fuori dal Granducato
“E’ stata una mia scelta. Dopo 16 anni passati tra Signa, Quarrata, Tuttocuoio e Pistoiese volevo confrontarmi con altre realtà”.
E domani torna in Toscana
“Sono contento di venire a giocare a Lucca. A me la Toscana mi garba da morì, come diciamo noi. E’ una bella soddisfazione per noi e per loro. Abbiamo sovvertito i pronostici, ricordatevi che tutti si aspettavano la sfida Arezzo-Padova. In questi ottavi di finale noi, la Lucchese, la Casertana, la Giana Erminio e la Virtus Francavilla siamo le mosche bianche, quelle più deboli, quelle meno ricche come organico mentre vi posso assicurate che alle spalle della Virtus Francavilla c’è una società importante”.
Voi arrivate a questo doppio appuntamento dopo due dentro o fuori consecutivi in casa con il Santarcangelo e a Padova, che sfida si aspetta.
“Equilibratissima. Sono due squadre che si assomigliano come composizione, come rosa e come valori tecnici. Rispetto a noi loro sono una squadra più consolidata e più esperta. Mi riferisco alla presenza di Di Masi, Mingazzini, Nolè. Rispetto a noi possono essere trascinati dal calore del pubblico. Ma saranno i dettagli e le idee a fare la differenza, insieme al fattore fisico”.
E il suo Albinoleffe come arriva?
“Con qualche problema. Minelli, Magli operato alla spalla, Ammirati e Virdis non saranno neppure convocati. Fino all’ultimo dovremo valutare le condizioni di Loviso e Agnello. Dispongo di un gruppo di giocatori fantastici e mi ritengo fortunato nel poterli allenare”.
L’Atalanta dopo 21 anni torna in Europa, l’Albinoleffe va ai playoff di Lega Pro ma cosa c’è di magico da codeste parti?
“A Bergamo sono diversi, sono più calmi, più riflessivi. La Dea ha fatto qualcosa di incredibile, abbiamo avuto la possibilità di vederli spesso e ti divertivi a vederli giocare. L’Albinoleffe è la seconda squadra e dopo due anni abbiamo fatto un bel percorso”.
Il 15 marzo lei si è legato per altri due anni a questo club, evento mai accaduto in precedenza.
“E’ stata la società a propormelo. Credo sia stata la gratificazione del lavoro, in questo club sono stato bene così come mi sono trovato allo stesso modo in tutte le altre società dove ho avuto il piacere di lavorare”.
L’impressione è che non veda l’ora di scendere in campo.
“Fa piacere giocare a Lucca, in una piazza che ha fame di calcio. Dico agli sportivi di venire allo stadio perché assisteranno ad una bella partita. La nostra è una società seria e corretta, faremo di tutto per offrire un bello spettacolo”