
Anche i tifosi sul piede di guerra per la “smobilitazione” in casa Basket Le Mura dopo la vittoria dello scudetto. Sono I Baluardi delle Mura, i tifosi storici della società biancorossa, a inviare una nota sull’argomento: “In questi giorni abbiamo assistito a qualcosa di paradossale, inspiegabile ed inspiegato – dicono – Siamo passati dall’enorme gioia per lo storico scudetto conquistato sul campo con assoluti ed evidenti meriti da parte delle giocatrici, dello staff tecnico e della società, ad una situazione di pericolosa incertezza, rassegnazione, amarezza, sconforto e veleno. Solo poche ore fa abbiamo appreso del mancato accordo tra coach Mirco Diamanti e la società Le Mura: questo ha portato all’irreparabile separazione del percorso professionale ed umano tra lo staff tecnico che ha condotto la squadra dalla serie B fino al massimo titolo di A1 e la società. Ma questo divorzio ha comportato ancora di più: vengono cancellati, in uno scarno comunicato e con una breve intervista, ben 11 anni di storia del basket femminile della nostra città, anni questi, in cui abbiamo apprezzato e condiviso il quotidiano lavoro di Mirco. Ed è proprio questo lavoro, questo metodo, unito agli sforzi economici di sponsor e persone che hanno investito, che indubbiamente ha spianato la strada ai successi ed alle soddisfazioni sportive fino ad ora conseguite”.
“Questo scioccante cambio di percorso – dicono i tifosi – ha innescato, almeno stando a quanto riportato dai giornali, l’allontanamento progressivo ma inesorabile delle giocatrici che hanno costituito l’asse portante dei successi degli ultimi anni e sono state fino a pochi giorni fa il nostro vero patrimonio sportivo. Sebbene queste giocatrici siano di fatto professioniste e dunque per forza legate a logiche remunerative e/o di progetto, a loro (o a chi ad oggi è rimasta) va il nostro primo appello: Non abbandonate Lucca. Non cancellate la storia che vi ha reso campionesse d’Italia. A molte di voi che sono a Lucca ormai da tempo, abbiamo sentito dire che Lucca e la maglia della nostra città sono importanti ed è gratificante giocare per i nostri colori: bene, questo è il momento di passare dalle parole ai fatti. La nostra squadra e dunque voi, avete vinto grazie al cuore che avete saputo mettere in campo, al calore di un palasport sempre più frequentato, alla passione di centinaia di famiglie che si sono avvicinate, tutto questo va preservato per rimanere e tornare ad essere “il miracolo” che tutta l’Italia cestistica ha guardato con ammirazione, passione e rispetto. Non siate complici dello sciacallaggio sportivo e mediatico che è in atto. Difendete con onore lo scudetto conquistato”.
“Già, il rispetto – prosegue la nota – ci chiediamo cosa pensin le altre squadre, la nostra città e le forze economiche che hanno o avevano deciso di avvicinarsi, di una realtà che, all’indomani dello scudetto, si troverà, senza un minimo di spiegazione e senza darne la minima avvisaglia, a percorrere una strada così incerta e che sa di un rompete le righe. Possono pensare mille cose, ma senz’altro è un duro colpo a quel rispetto e quella credibilità costruita faticosamente in così tanti anni. Questo percorso, ne siamo sicuri, avrebbe portato già dall’anno prossimo, un notevole aumento degli appassionati che con questo caos difficilmente oggi saranno invogliati ad avvicinarsi e a tifare per i nostri colori bianco – rossi. Crediamo che questa confusione abbia disperso molta della passione accesa nelle fasi finali dello scorso campionato e rappresenti un danno che paradossalmente ha colpito per prima la società che, ha scelto di cambiare improvvisamente percorso. Non sappiamo come siano andate veramente le cose perché chiarezza ancora non è stata fatta, quello che è certo è che a scudetto conquistato c’era e c’è un solo obbligo, quanto meno morale, che tutti dovevano rispettare: fare di tutto per difendere il titolo. Fare di tutto per non seguire la strada di altre squadre (Taranto, Priolo, Geas, Pool Comense) che, povere di risorse, dopo anni di affermazioni si sono pian piano spente, rimanendo meteore. Per questo, in una situazione di assoluta incertezza, chiediamo alla società che al più presto faccia pubblica chiarezza delle sue intenzioni facendo capire a noi tifosi ed alla città come si riparte, dove si vuole andare e come ci si arriva! Perché una spiegazione c’è e ci deve essere, come ci deve essere un progetto chiaro”.
“In questo contesto difficile – concludono I Baluardi delle Mura – non ci rimane che aggrapparsi ad una persona e grande conoscitrice di basket come Lidia Gorlin, un altro grande patrimonio che questa società ha e che speriamo riesca concretamente a valorizzare ponendola al centro del nuovo corso. Speriamo davvero che sia lei ad indicare la strada, perché è stata la sua volontà e la sua determinazione che ha aperto e quindi permesso questo ciclo di vittorie costruite in tanti anni. Non sappiamo dove sia la ragione e quale sia lo scopo di tutto questo, è innegabile però che questa vicenda sia stata mal gestita e mal comunicata. La prima cosa dunque è fare chiarezza, perché Lucca, la nostra maglia e la nostra passione non devono essere prese in giro, ma meritano rispetto. Infine vogliamo ringraziare con vera gratitudine Mirco Diamanti per tutti questi anni di vittorie, di gesti significativi, di parole dopo gli allenamenti e dopo le partite, per la disponibilità sempre dimostrata nei confronti di noi tifosi; tante giocatrici, tanti dirigenti sono arrivati e andati, gli obiettivi negli anni sono cambiati in base alle disponibilità economiche, ma la nostra certezza era proprio di ritrovarlo in panchina anno dopo anno a dirigere il gruppo. Per molti di noi è stata la prima persona che abbiamo visto entrando al palasport, il biglietto da visita evidente che il lavoro e il sacrificio che quotidianamente era richiesto ad ogni ragazza che è venuta a Lucca, prima o poi viene ripagato. Non si capisce dunque perché cambiare quando hai il miglior allenatore italiano? Lucca è grata a Mirco per tutto quello che ha fatto e speriamo davvero che questo possa essere solo un “arrivederci”. E’ inutile ribadire lo sconforto con cui in queste ore assistiamo al progressivo disfacimento di un sogno, non possiamo credere che la vittoria di uno scudetto abbia provocato o comportato tutto questo. Il popolo bianco-rosso chiede chiarezza, rimaniamo sentinelle della nostra passione, perché Le Mura è un bene di tutta la nostra Lucca. I Baluardi vogliono chiarezza”.