Le Mura Spring, si infrange a Figline il sogno della B

11 giugno 2017 | 08:43
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Le Mura Spring, si infrange a Figline il sogno della B

Don Bosco Figline – Le Mura Spring Lucca 53-47 (12-2; 24-19; 45-30)
DON BOSCO FIGLINE: Morandini n.e., Lorenzetti 6, Peri, Palazzini E. 14, Tellan n.e., Puglisi 13, Chiosi 2, Palazzini A. 4, Tanini n.e., Graziani 11, Iovane n.e., Cellai 3. All.: Rutigliani
LE MURA SPRING LUCCA: Nottolini 3, Luchi 2, Favilla G. 15, Mandroni 6, Favilla C., Panelli 12, Sichi, Pacini, Cecchi 1, Bonciolini, Michelotti 8, Lenzi. All.: Rastelli

Si chiude con il secondo posto il campionato di serie C per le ragazze de Le Mura Spring. Al Paladonbosco di Figline anche gara-2 della finale playoff tra Le Mura Spring Lucca e Basket Don Bosco Figline si è chiusa con la vittoria delle Valdarnesi. Partita fotocopia di gara-1, inizia con le lucchesi che restano con la testa negli spogliatoi, mentre le padrone di casa tengono un ritmo alto e trovano con più facilità il canestro. Il primo quarto si chiude infatti con il parziale di 12-2 che condizionerà tutta la partita. Nel secondo quarto le lucchesi iniziano ad ingranare, ad alzare i ritmi e a segnare con più continuità: in particolare Gloria Favilla (8 pt) e capitan Panelli (4 pt), ma anche Luchi, Chiara Favilla e Cecchi. Nonostante qualche errore di troppo dalla lunetta, si va all’intervallo lungo sul 24-19.
Al rientro dagli spogliatoi nuovo black out delle lucchesi, sprecise al tiro e poco sull’avversario in difesa (triple di Palazzini e Puglisi), mentre l’ultimo quarto, come gara-1, vede le lucchesi che si fanno pericolosamente sotto, imponendo il loro gioco e lasciando alle avversarie solo 8 punti mentre si scatenano Michelotti (6 pt), Panelli (4 pt) e Mandroni (6 pt). Le Valdarnesi soffrono, Rutigliani ha tenuto quasi sempre in campo il quintetto base, esce Palazzini A. per cinque falli, ma è troppo tardi per chiudere la rimonta. Vittoria meritata per Figline, anche per le medie disastrose delle lucchesi al tiro, in particolare dalla media distanza (5/22) e da tre (0/14).
“Onore alle avversarie – commenta coach Rastelli – che hanno sempre creduto in questa finale, hanno difeso forte, con molta continuità nel ritmo ed in attacco. Le mie ragazze sono arrivate a questo punto della stagione molto più stanche, sia fisicamente che mentalmente, e poco lucide al tiro e questo ha fatto la differenza. Ci sono comunque ottimi spunti per il prossimo anno, sia al livello di crescita delle più piccole che di organizzazione dello staff. Considerando che la squadra era stata allestita per la salvezza – chiude – l’annata è da considerarsi in ogni caso molto positiva. L’importante non è la meta, ma è il viaggio che si ricorda”.