
Marcello Pera entra come socio nella Lucchese Libertas e rilancia personalmente le ambizioni del club, affermando che si farà promotore di colloqui con imprenditori lucchesi selezionati e, inoltre, studierà insieme alle altre componenti la via dell’azionariato popolare.
E’ un pomeriggio di grandi annunci, quello vissuto nella pancia del Porta Elisa. Accanto all’ex senatore compaiono l’amministratore unico Carlo Bini e l’assessore Celestino Marchini, in rappresentanza del sindaco, a suggellare un rapporto del tutto ritrovato con l’amministrazione comunale.
“Marcello Pera – apre Bini – oggi lo consideriamo un amico della Lucchese, che ci farà fare un salto di qualità. Ci accusano di essere dilettanti, aspiranti stregoni, ma come vedete facciamo tutto il possibile. Spero che in questo segno (si stringono la mano) si vincerà. A Marchini dico che le quote rosa della Lucchese hanno bisogno del campo di Saltocchio”. Poi Bini consegna una maglia rossonera personalizzata ad entrambi.
“Sono più tifoso che amministratore – ricorda Marchini – e faremo di tutto per venire incontro alla Lucchese nel rispetto delle regole. L’anno scorso ci siamo divertiti fino in fondo, la società cresce piano piano e continuando così si possono raggiungere dei buoni obiettivi”.
Poi l’intervento più atteso, quello di Pera, che scende in campo con l’intenzione di riportare la Lucchese ai fasti dei tempi migliori: “Perché sono qua? La ragione è semplice – spiega – mi considero un tifoso, ma prima ancora un tifoso di Lucca. Mi amareggia un fatto, una contraddizione: abbiamo una città ricca di storia, iniziative e professionalità, però si parla sempre di come rilanciarla. Una squadra di calcio è un passaporto per la città, che però non milita nelle stesse serie di altre città anche più piccole. Perché Lucca non ha una squadra in serie A? Farebbe crescere la città, mandandola in televisione ogni settimana. Perché non possiamo portare 5-6 mila persone ogni settimana allo stadio? Voglio provare anche io a lanciare un appello alla città ed in particolare ad alcuni personaggi importanti per chiedere un impegno concreto, una forma di contribuzione che renda più consistente il bilancio della Lucchese e dunque più forte la città”.
Poi Pera spiega, più nello specifico, quello che di concreto può essere fatto: “Si può partire dal rapporto con l’amministrazione pubblica. Ho parlato con Tambellini e mi ha detto che nella prima riunione di Giunta si è parlato di iniziative per lo stadio. Lucca non può essere solo la città dei concerti estivi, può diventare punto di incontro nazionale anche per lo sport. La pubblica amministrazione può cominciare ad aiutare partendo dal versante delle infrastrutture”.
Poi ci sono i privati: “I tifosi – argomenta – devono essere coinvolti anche finanziariamente con accordi, benefici reciproci, dentro la gestione della società. Bisogna rilanciare le associazioni dei tifosi, dando loro incentivi. Penso anche ad una sorta di azionariato popolare, in questo senso, che preveda da un impegno economico minimo ad un massimo. Molte squadre hanno patron facoltosi, ma non sempre è così. Qua non ci sono queste condizioni, ma abbiamo altre risorse. Penso a patron meno facoltosi che possono mettersi tutti insieme. Lucca non manca di grandi imprenditori e professionisti che possono impegnarsi: quello che manca è uno stimolo, un coinvolgimento tra queste figure e la loro città. Molti lucchesi che hanno un nome importante fuori Lucca poi non hanno orgoglio per la propria città. Io vorrei chiamare a raccolta un gruppo selezionato di persone che potrebbero dare un contributo, creando una forza critica importante per sostenere la squadra. Spero e penso che questa società debba rimanere lucchese, perché non dobbiamo farci tentare da avventure che squalificano la città. Per questo voglio fare un appello ad un numero di persone selezionate alle quali manca solo un convincimento. Non si può lasciare tutto alla generosità di pochi meritevoli. Possibilmente prima della fine dell’estate vorrei portare a termine questa iniziativa. Vorremmo fare una squadra potente anche in tribuna, oltre che in campo”.
Pera si considera, a tutti gli effetti, un nuovo socio della Lucchese: la misura del suo impegno, economico e non, verrà messa nero su bianco nei prossimi giorni.
Non banale il riferimento alla lucchesità dei soci, al punto che Bini smentisce qualsiasi trattativa con eventuali cordate romane: “Sono invenzioni giornalistiche, siamo aperti a parlare con tutti, ma questa trattativa non c’è mai stata”.
Paolo Lazzari