
Prosegue senza soste il lavoro della Lucchese nel ritiro di Fiumalbo. Un’opera che, inevitabilmente, spazia dal rettangolo verde al mercato, perché quello rossonero assomiglia ancora ad un cantiere dalle fondamenta spesse sì (vedasi le conferme dei senatori Fanucchi, Espeche, Mingazzini, Nolé e Capuano), ma la nuova struttura ha bisogno di interventi per stabilizzarsi e, magari, puntare verso l’alto, mattone dopo mattone.
Così, al quinto giorno di ritiro al riparo dalla calura cittadina, con i carichi di lavoro che si fanno sempre più ingombranti e l’acido lattico che imperversa, mister Lopez osserva una squadra che – lo confessò alla partenza – ha ancora qualche contraddizione interiore da sbrogliare e praticamente ogni reparto da rimpastare. Le contraddizioni, si diceva: a dire il vero sono soltanto quelle che hanno preso affitto nella testa di Mirko Bruccini, il top player del centrocampo che ha deciso di puntare i piedi, dribblando l’appuntamento con il raduno, per giocarsi le sue chance con un’altra maglia, probabilmente quella degli odiati cugini del Pisa, oggi in pole position. Bene, a tratti benissimo – traduciamo il pensiero del ds Obbedio – a condizione che chi lo richiede metta sul piatto 150mila euro, altrimenti come non detto. Anche Lopez è stato chiaro, sul punto: o si presenta entro il 31 luglio o è fuori dal progetto.
Poi ci sono i nuovi arrivi: la seconda punta De Vena, il terzino destro Palombo, la giovane punta centrale Bortolussi e, notizia di ieri, il centrocampista ex Viterbese Cardore. A questi deve sommarsi l’ingresso di Marco Albertoni, tra i pali. La linea, in questo senso, è ampiamente tracciata: non ci sono interstizi in cui possano annidarsi incomprensioni, tra Lopez ed Obbedio. Entrambi sanno – e lo hanno pure dichiarato – che serve ancora, almeno, un acquisto per reparto. Un altro difensore centrale se non due, un altro centravanti e, probabilmente anche un centrocampista duttile, anche se quello slot potrebbe essere stato colmato proprio da Cardore.
Intanto, domani, c’è l’amichevole con la rappresentativa di Fiumalbo, fissata per le 17,30. Sarà l’occasione, certamente, per vedere all’opera i nuovi e, per il mister, di annusare la possibilità di affidarsi a diverse soluzioni di gioco. Nessuno si aspetti di sgranare gli occhi per del calcio champagne, per carità: i carichi, appunto, influiranno sulla tenuta del gruppo, anche se sono previsti diversi cambi nel corso della gara, al punto che Lopez potrebbe far ruotare praticamente l’intera rosa.
Un’istantanea del momento vissuto dalla pantera la scatta Marco Gonzadi: “Clima ideale, strutture perfette ed i ragazzi che stanno facendo gruppo”, spiega uno dei tasselli fondamentale dell’universo rossonero, in ritiro a Fiumalbo con la squadra. La vicinanza al campo gestito da mister Lopez, così come alla scrivania del ds Obbedio, consentono a Gonzadi di avere un punto di vista privilegiato sul lavoro portato avanti dalla Lucchese, in questi primi giorni di ritiro. “C’è davvero un bel clima – la sua analisi – siamo tutti molto sereni. Ora i ragazzi stanno facendo molto lavoro atletico, ma Lopez chiede grande impegno anche con la palla, perché la parte tecnica va di pari passo. I nuovi si sono subito integrati bene con i senatori”. A proposito di nuovi, Gonzadi si sofferma anche sul mercato: “Dobbiamo fare ancora qualcosa in entrata – commenta – ma, in questo senso, siamo favoriti dal bel rapporto che c’è tra il mister ed Obbedio. Lavorano fianco a fianco, parlando di obiettivi comuni: hanno le idee molto chiare, da mesi. Questo ci ha facilitato ed è stato, posso dire, il piccolo vantaggio di quest’anno: sapevamo già da tempo chi prendere, in quale ruolo, di quale età. Altre operazioni in chiusura? Non ci sbilanciamo, Obbedio è meticoloso, vuole essere sicuro al cento per cento prima di parlare, e fa bene. Di sicuro ci avvantaggia anche il fatto di aver mantenuto intatta la struttura dell’anno scorso”. Poi c’è la prova del campo, con il primo test amichevole previsto domani a Fiumalbo (contro una rappresentativa locale) e quello, molto più gravoso, contro la Sambenedettese, in coppa Italia, tra una settimana. “Domani giocheranno tutti – spiega ancora Gonzadi – Lopez comincia a capire da queste gare come proporre la squadra. Poi c’è la coppa: mi dicono che la Samb è una squadra attrezzata per arrivare tra le prime tre, nella prossima stagione, ma noi vogliamo vincere ed andare avanti nella competizione”.
Il tutto mentre si attendono squilli ulteriori sul versante societario, nella speranza che l’impegno di Marcello Pera sortisca gli effetti anelati. L’amministratore unico Carlo Bini, del resto, lo va ripetendo come un mantra: “Qua non ci sono fenomeni – confessò in occasione della partenza per Fiumalbo – ma solo persone che lavorano sodo. I fenomeni, semmai, li stiamo ancora pagando, come eredità della gestione precedente. Ora, però, non si può lasciare tutto alla generosità di pochi”. Un messaggio chiaro, insomma: le falle sono state tappate e la barca galleggia. Per farla navigare con disinvoltura però servono nuovi innesti, su ogni fronte.
Paolo Lazzari