




Lo storico torneo di pallacanestro che celebra la memoria di Carlo Lovari può essere fiero del pubblico del Palatagliate di Lucca. Grande spettacolo di sport e solidarietà: tutto il ricavato sarà devoluto alle società sportive cittadine che si dedicano alle attività giovanili di minibasket e baskin. Sport di altissimo livello, per le squadre di serie A che sono protagoniste dell’edizione 2017: Milano e Pesaro per la finale terzo e quarto posto, Reggio Emilia e Pistoia per la finalissima.
A ricordare il valore del torneo è anche Andrea Capobianco, già vice di Simone Pianigiani sulla panchina della Nazionale maschile, ct della Nazionale femminile: da oggi sarà socio onorario degli Amici della Pallacanestro-Luca Del Bono Onlus, associazione organizzatrice del torneo. EA7 Emporio Armani del coach Simone Pianigiani ieri (16 settimana) si è allenata nel Centro Ego Wellness Resort e scende in campo con la Victoria Libertas Pesaro allenata da Leka Spiro per prendere con più convinzione le misure atletico e tattiche di questo pre campionato. Il ghiaccio è subito rotto da Tarczewski del Milano che segna i primi due punti, ai quali risponde con una triple Marco Ceron del Pesaro. Entrambe le squadre non ci stanno a cedere il passo, e fin dal primo quarto si tengono reciprocamente sotto pressione. Sul 9 pari Tarczewski sbaglia il libero supplementare, Ceron no, che nei primi tre minuti di gioco ha già sette punti personali. Il gioco prosegue con la giusta progressione e arriva la schiacciata di Dallas Moore del Pesaro e una triple di Omogbo: il Pesaro avanza, 25 su 21. Il primo quarto si conclude così. Si ricomincia con Milano un po’ tesa. Fallo di Kalnietis , scarse realizzazioni al canestro, ma pur di poco il Pesaro sembra avere più lucidità. A questo punto sia attua una lenta ma progressiva ripresa del Milano, che dopo un’intera partita sotto le aspettative vince e si aggiudica così il terzo posto del torneo, con 75 punti a 67.
Il sindaco Tambellini ha salutato tutti i presenti e ha ricordato l’alto valore del trofeo Lovari per la memoria e il senso di coesione di tutta la comunità. Tra la prima e la seconda finale il match giocato dalle rappresentative provinciali del baskin, incanta, per la forza di uno sport che nelle stesse fila vede giocare insieme normodotati e diversamente dotati, alla pari. “Il Settembre è il mese in cui la città di Lucca ripercorre le sue grandi tradizioni, piene di storia e quindi di concrete esperienze di vita che hanno segnato in profondità lo stesso nostro modo di essere – ha detto -. Attorno alla ricorrenza della Santa Croce, che ha il suo momento fondamentale nell’omaggio al Volto Santo, protettore della città, si svolgono manifestazioni di alto significato, per quanto esse sanno testimoniare attingendo dalla memoria collettiva. Tra queste il Trofeo intitolato a Carlo Lovari, organizzato dagli Amici della Pallacanestro di Lucca Luca Del Bono onlus, che richiama nella nostra città formazioni della massima categoria. Lovari, nato nel 1934, è stato uno dei pionieri del basket nel nostro territorio, quando ancora il basket da noi era visto come una emanazione proveniente dagli Stati Uniti, introdotta in Toscana attraverso gli sport praticati al Camp Darby, la base militare americana istallata dopo la seconda guerra mondiale sul litorale tra Pisa e Livorno. Lovari, colpito gravemente dalla malattia nel pieno dell’attività agonistica, seppe reagire con la determinazione che oggi, fortunatamente, vediamo in molti, lasciando il ruolo di giocatore – aveva perso una gamba – per assumere quello di allenatore, con risultati di notevole livello fino al momento in cui la malattia riuscì a sopraffarlo. La vicenda umana e sportiva di Lovari può ben essere vista in parallelo con quella di Luca Del Bono, al cui ricordo il Trofeo è dedicato ormai da alcuni anni. Luca Del Bono è stato un grande sportivo, che ha conservato una passione straordinaria per lo sport, e segnatamente per il basket, anche quando le sue scelte professionali si indirizzarono oltre l’ambito proprio delle discipline sportive. Innamorato del basket, Del Bono ha lavorato e operato incessantemente al fine di diffondere sempre di più tra i ragazzi e i giovani quella pratica, fatta non solo di forza e di vigore, ma anche di eleganza, di precisione, di regole, di incessante agonismo. Anche Del Bono, come Lovari, ci è stato tolto all’improvviso, prematuramente. Giusto e bello dunque che il ricordo dell’uno si intrecci alla memoria dell’altro, al fine di significare come i grandi ideali dello sport, vissuti con onestà, siano ancora lo spazio dal quale la nostra quotidiana ricerca di senso e di significati, può ancora attingere a piene mani”.
Ma ora il trofeo giocato. Cory Jefferson per il Milano e Omogbo per il Pesaro si distinguono, con un dieci punti personali raggiunti a meno di due minuti dalla fine del terzo quarto che finisce con Pesaro 54-Milano 51. Nell’ultimo quarto, come ieri, Milano parte con intenzioni migliori, e grazie alla triple di Fontecchio supera il Pesaro di 3 punti: 61 a 58, distanza accorciata subito da due tiri liberi di Moore. Ma è Jordan Theodore il leone di questo quarto, che cerca di spingere il più possibile avanti la squadra, la quale risponde, con la triple di Kalnietis. Milano sopra Pesaro: 67 a 62. Time out chiesto dal Pesaro. Appena riprende fiato ecco che il pesariano Omogbo segna i suoi 15 punti personali e rilancia la voglia di non mollare proprio adesso. Il gioco procede a singhiozzi. Mancano 41 secondi e Milano però resta sopra dopo un’intera partita sotto tono. Con la vittoria di EA7 Emporio Armani Milano allenata da Simone Pianigiani sulla Victoria Libertas Pesaro allenata da Leka Spiro, 75 a 67, finisce la finale per il terzo e quarto posto. Ogni momento di pausa è stato brillantemente animato dalle acrobazie delle B Cheer di Santa Croce Sull’Arno, squadra toscana campione di cheerleading. In attesa della finalissima tra Reggio Emilia e Pistoia, in campo il baskin dà dimostrazione di alto senso sportivo, nell’integrazione agonistica tra normodotati ed diversamente dotati.
La finalissima parte e procede con grande intensità, le due squadre se la giocano davvero: The Flexx Pistoia allenata da Vincenzo Esposito, vincitrice del Lovari 2016, e Grissin Bon Reggio Emilia del coach Massimiliano Menetti. Dopo un’ampia porzione di partita con la squadra reggiana al comando, Pistoia, con un penetrante Tyrus McGee, si impone canestro dopo canestro, fino a passare in testa a cinque minuti dalla fine. Inizia un duello serratissimo, dove Candi e Reynolds per il Reggio Emilia e Mian e McGee per il Pistoia offrono spettacolari assist e triple. Venti secondi alla fine e ci solo tre punti di distacco tra le due squadre. Doppio time out. Un secondo alla fine, triple del reggiano Nevels. E finisce 68 a 68. Brividi. Quindi si va all’overtime.
Tyrus McGee, numero 5 del Pistoia, un “toro” di nome e di fatto, infila una tripla dietro l’altra e porta avanti la sua squadra, 81 a 76. Fallo, due tiri liberi, e Reggio Emilia recupera due punti. Due secondi alla fine e altri due tiri liberi per il Pistoia, Fabio Mian realizza alla grande e per il secondo anno consecutivo The Flexx Pistoia vince così il Trofeo Carlo Lovari, 83 a 78, con una grandissima Grissin Bon Reggio Emilia.
Premiato come miglior giocatore in campo (Ego Wellness Mvp) e miglior realizzatore ovviamente Tyrus McGee. A premiare la presidente dell’associazione Amici della Pallacanestro Patrizia Pecchia e l’assessore alla cultura e allo sport Stefano Ragghianti.