Bergamini, nuova impresa: scalato il monte Manaslu

3 ottobre 2017 | 16:48
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Bergamini, nuova impresa: scalato il monte Manaslu
Bergamini, nuova impresa: scalato il monte Manaslu
Bergamini, nuova impresa: scalato il monte Manaslu
Bergamini, nuova impresa: scalato il monte Manaslu
Bergamini, nuova impresa: scalato il monte Manaslu

L’alpinista Riccardo Bergamini è di nuovo a Lucca dopo aver scalato in Himalaya, l’ottava montagna più alta della terra, il monte Manaslu, alto 8163 metri. È salito in vetta senza l’aiuto delle bombole d’ossigeno ed è arrivato a conquistare la montagna dopo soli 19 giorni dal suo arrivo al campo base, situato a 4760 metri. Considerando che la quasi totalità degli alpinisti presenti ha usato le bombole d’ossigeno, rende ancora di maggior prestigio la sua impresa. E non è nuovo a queste imprese, dato che già nel 2014 aveva scalato un’altra montagna di 8201 metri, il monte Cho Oyu in Tibet. Ha subito dei piccoli congelamenti a due dita della mano destra, ha avvertito nella zona della morte, (s’intende zona della morte dai 7200/7500 metri in su d’altitudine) piccole allucinazioni (come sentirsi abbaiare da un cane o essere a passeggio in un bosco) ma la forza mentale e fisica, la grande volontà di raggiungere l’obiettivo, hanno fatto sì che compisse questa sua nuova impresa.

Raggiunta la sommità della montagna e dopo le foto di rito per immortalare la giornata, ha affrontato l’infinita ed estenuante discesa, per ritornare finalmente il giorno, intorno all’ora di pranzo, al campo base.
Festeggiato con un applauso dai presenti, la sera stessa si è gustato la meritata torta, preparata appositamente per il successo. Queste salite a queste altissime montagne, lasciano non di rado strascichi fisici. Infatti molti alpinisti, pur usando le bombole d’ossigeno, hanno dovuto ricorrere a cure mediche negli ospedali di Katmandu, per congelamenti più o meno gravi e principi di edemi polmonari.
Anche Riccardo, ovviamente, nei giorni seguenti alla scalata, ha subito vari acciacchi fisici, che però ritiene abbastanza nella norma. Ritorna a casa pesando 10 chili in meno ma sogna già nuovi obiettivi, nuovi sogni…”Arrivare in vetta è stata una soddisfazione ed emozione enorme. “Ho versato lacrime di gioia – racconta -, ho ringraziato subito Dio e mi sono rilassato 30 minuti vicinissimo al cielo. Una giornata anche dal punto di vista meteo, fantastica, poco vento e niente nuvole”.
Quindi la discesa: “Quando è arrivato il momento di scendere – continua a raccontare Bergamini -, ho ripreso la massima concentrazione necessaria e sono ripartito. A queste altitudine si fatica moltissimo anche scendendo e le statistiche parlano chiaro. In Himalaya accadono più incidenti mortali in discesa che in salita e per di più il Manaslu è la seconda o terza montagna di oltre 8000 metri che detiene il triste primato di alpinisti purtroppo morti. Quindi non è permesso distrarsi. Adesso mi godo il meritato successo. Ho già in mente nuovi sogni, nuovi obiettivi, ma non è il momento di pensarci. Mi godo la mia famiglia e riprenderò a piccole dosi, ma da subito il mio allenamento quotidiano. Ringrazio chi mi ha seguito e soprattutto creduto in me”.