Academy Porcari, nuovo metodo lavoro con Quironi e Taccola

4 dicembre 2017 | 12:30
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Academy Porcari, nuovo metodo lavoro con Quironi e Taccola
Academy Porcari, nuovo metodo lavoro con Quironi e Taccola
Academy Porcari, nuovo metodo lavoro con Quironi e Taccola
Academy Porcari, nuovo metodo lavoro con Quironi e Taccola

Si sviluppa con grande rapidità ed efficacia l’attività della Academy Porcari, società che nel suo assetto attuale vive il suo secondo anno di vita, inserendo due affermati tecnici nel suo organico: Davide Quironi e Mirco Taccola. Due personalità dal curriculum invidiabile: dalla Lucchese fino all’esperienza con sei presenze in serie A con l’Inter per Taccola, che ha debuttato nel derby del 22 novembre 1992 pareggiato 1-1 contro il Milan. Taccola e Quironi introdurranno innovativi modelli di preparazione che coniugano al meglio la crescita tecnica e il benessere del giovane atleta, assecondandone lo sviluppo fisico e mentale.

La società, che già si occupa di 190 ragazzi dal 2005 in poi, intende crescere ancora sotto l’aspetto qualitativo per confermarsi punto di riferimento del calcio giovanile nella piana di Lucca.
Nel dettaglio Davide Quironi farà principalmente da coordinatore dell’intero progetto, mentre Mirco Taccola opererà più sul campo con sedute di tecnica individuale che andranno a integrare il lavoro dei tecnici delle varie squadre. Tutto inserito in un progetto elaborato da Fabrizio Mancini e dal Centro Formazione Calcio di Firenze, denominato FooWel, che riguarderà tutti gli aspetti dell’attività dell’Academy Porcari.

“Volevo prima di tutto ringraziare il presidente e la società per il progetto – le parole di Davide Quironi – Ringrazio anche Fabrizio Mancini, artefice del progetto che oggi non è potuto essere presente. Si tratta di un progetto ricco di novità dovuto al cambiamento che sta attraversando il mondo del calcio: oggi si va a mille all’ora. Verrà fatto un lavoro per un giocatore pensante, in grado di sviluppare meglio il possesso palla. Il modello è il tiki-taka del Barcellona. Un progetto condiviso con il Meyer, con esercizi di postura che abbatteranno i malesseri dei giocatori di circa il 60 per cento. Faremo un servizio sia fuori che dentro dal campo, mettendo davanti a tutto il ragazzo facendolo crescere sia a livello tecnico che comportamentale. Sono felice, portiamo qualcosa di diverso a Lucca”.
“È l’avvio di un percorso importante – commenta Mirco Taccola – Sarò un po’ il manovale, come spesso mi è capitato fare nel corso della carriera: mi piace stare e lavorare sul campo. Cercherò di trasmettere i concetti di questo nuovo programma agli istruttori e ai ragazzi. L’obiettivo è quello di migliorare i ragazzi a livello fisico, mentale e comportamentale. È un programma che inizia in corso d’opera: sarà difficile andare fino al “limbo” delle cose. Ma pensiamo al futuro: è un progetto che ha bisogno di tempo e passione per essere recepito. Ho già fatto un primo approccio con i ragazzi del 2005: ho visto buone cose, altre meno. Ma questa mi entusiasma, ho una gran voglia di tramettere ai ragazzi quello che ho dentro. Il nostro obiettivo è quello di far migliorare tutti”.
“In un anno e mezzo abbiamo fatto molto – spiega il presidente Stefano Silla, fra l’altro padre di due gemelli che giocano proprio a Porcari – ma non ci vogliamo fermare. Abbiamo a disposizione un impianto importante, la società è composta di persone serie e capaci, ma abbiamo ritenuto strategico inserire personaggi come Davide Quironi e Mirco Taccola che per competenze e personalità ci possano consentire di fare l’auspicato salto di qualità. Saranno un valore aggiunto, persone necessarie per reperire a Porcari giocatori di prospettiva. Li presentiamo oggi, insieme al vicepresidente Raffaello Bertuccelli e agli altri importanti dirigenti, e con loro arriva anche un nuovo metodo di lavoro che accompagnerà quello che attualmente i nostri bravi tecnici stanno svolgendo”.
“Sono stato molto colpito – continua Silla, imprenditore che si cimenta per la prima volta nel calcio – dalla dimensione sportiva, culturale e sanitaria del metodo FooWel, che guarda alla crescita del giocatore nel pieno rispetto delle sue necessità di sviluppo sereno e tranquillo. FooWel sta per football e wellness, ovvero calcio e benessere, che si sposa perfettamente con la nostra filosofia di fondo. Molto importante, a mio avviso, anche l’adozione, all’interno di questo progetto, del Protocollo Meyer che ci permetterà di utilizzare a vantaggio della salute dei bambini e dei ragazzi tutte le conoscenze acquisite dall’ospedale fiorentino. Per i genitori, di cui faccio parte, un ulteriore elemento di garanzia della serietà del nostro operato. Sono andato a vedere alcune partite ed ho notato la potenzialità dei nostri ragazzi, sono squadre competitive. Ma vogliamo fare il salto di qualità, vogliamo andare a cercare ragazzi forti tecnicamente. Dobbiamo dar l’impressione di una società seria, per questo sarà importante la visibilità e l’eleganza, fare la differenza sull’abbigliamento e sui trasporti. Il mio sogno è quello di un pulmino per accompagnare i ragazzi. Vorrei inoltre vedere allo stadio bandiera con i nostri colori all’entrata, per trasmettere felicità ed entusiasmo. Per quanto riguarda il progetto della pista e del campo sintetico dobbiamo aspettare la risposta del Comune, vedremo”.
“I risultati sportivi hanno il loro valore – conclude il presidente – trionfare un campionato permette di attirare i giocatori verso un ambiente vincente. Ma il messaggio che deve passare è che prima viene il ragazzo poi il giocatore. La nostra è un’opera sociale: facciamo giocare e crescere i bambini allontanandoli dalla strada”.

Claudio Tanteri