Nasce a Forte dei Marmi l’Accademia toscana dello sport

19 dicembre 2017 | 16:12
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Nasce a Forte dei Marmi l’Accademia toscana dello sport
Nasce a Forte dei Marmi l’Accademia toscana dello sport
Nasce a Forte dei Marmi l’Accademia toscana dello sport
Nasce a Forte dei Marmi l’Accademia toscana dello sport

Un’Accademia toscana dello sport, dove i giovani atleti possano dedicarsi alle proprie discipline senza per questo trascurare lo studio e il rendimento scolastico. È il progetto formativo lanciato oggi (19 dicembre) a Firenze da Federazione italiana sport invernali, Comitato Appennino Toscano, Fondazione Campus di Lucca, Liceo sportivo Fermi di Lucca, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale di Lucca, il Comune di Forte dei Marmi, Federalberghi Toscana e la rivista Sciare. Presenti all’iniziativa, anche Claudio Oliva, referente del coordinamento di educazione fisica di Lucca, Donatella Buonriposi, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Lucca, Massimo Fontanelli, dirigente scolastico del polo Fermi-Giorgi, Paolo Corchia, presidente di Federalberghi Toscana e Alberto Mattugini del Comune di Forte dei Marmi.

“L’idea, a cui i soggetti coinvolti hanno lavorato due anni – ha commentato il presidente del Cat Fisi Francesco Contorni – prende spunto dall’esperienza degli ski college presenti in altre regioni italiane e amplia il format anche ad altre discipline sportive, offrendo una risposta a una sempre maggiore domanda di formazione, che coniuga sport e cultura. Sinora un ragazzo che svolgeva un’attività sportiva a livello agonistico correva il rischio concreto di abbandonare gli studi perché tra allenamenti, gare e trasferte iniziava a restare indietro sul programma, a non tenere il passo con il resto della classe e piano piano semplicemente perdeva la voglia di studiare”.
L’Accademia dello sport, che avrà sede a Forte dei Marmi, consentirà agli studenti di dedicarsi allo sport senza rinunciare alla propria preparazione scolastica e universitaria, grazie a uno specifico progetto educativo, al supporto delle nuove tecnologie e all’appoggio di tutor preparati, che affiancheranno i ragazzi nelle varie fasi del percorso. Il programma per la scuola secondaria prevede la possibilità per gli studenti di accedere a una piattaforma online attraverso cui gli insegnanti potranno monitorare lezioni e questionari durante la permanenza degli atleti presso i club per allenamenti e gare. I ragazzi verranno inoltre seguiti da alcuni tutor in loco, che avranno il compito di vigilare sui tempi di studio e garantire il regolare svolgimento del programma. All’interno del progetto Accademia toscana dello sport, Fondazione Campus si impegna a mettere a disposizione degli studenti atleti una serie di strumenti, come il supporto di un tutoraggio rinforzato e la videoregistrazione delle lezioni, per consentire loro il conseguimento del titolo universitario nonostante gli impegni agonistici.
“Grazie a Fondazione Campus – ha commentato la presidente dei corsi di laurea in Scienze del turismo Enrica Lemmi – i giovani sportivi potranno proseguire il proprio percorso formativo anche dopo il diploma. Come Accademia del turismo, la Fondazione offre corsi di laurea di primo e secondo livello e un master in Turismo e Ict. Un progetto ambizioso, che punta a promuovere e coniugare l’attività sportiva e quella professionale, anche in forza del fatto che sempre più frequentemente i corsi di Laurea in Scienze del Turismo si legano a carriere lavorative nell’ambito dell’organizzazione e del management di eventi sportivi”.
“Il progetto Accademia dello sport – commenta Salvatore Sanzo, presidente del Coni Toscana – è un’innovazione importante nel panorama sportivo italiano. Dare gli strumenti giusti di educazione ai nostri atleti, permettendo loro di eccellere non solo dal punto di vista agonistico, è una priorità di ogni istituzione a qualsiasi livello. Inoltre, se ad un percorso formativo strutturato con tutor e lezioni dedicate, si aggiunge anche la digitalizzazione delle ore accademiche, ormai un must di ogni progetto moderno, allora ci si rende conto che la strada intrapresa è quella corretta. Progetti come questo sono e devono diventare modelli replicabili. Se un ragazzo potrà fare sport, seguire le lezioni e proseguire con l’università, in maniera equilibrata, il merito è di chi crede nell’innovazione e nella cultura della pratica sportiva”.