Il Siena passeggia al Porta Elisa: 1-4 alla Lucchese

23 dicembre 2017 | 17:13
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Il Siena passeggia al Porta Elisa: 1-4 alla Lucchese
Il Siena passeggia al Porta Elisa: 1-4 alla Lucchese
Il Siena passeggia al Porta Elisa: 1-4 alla Lucchese
Il Siena passeggia al Porta Elisa: 1-4 alla Lucchese
Il Siena passeggia al Porta Elisa: 1-4 alla Lucchese
Il Siena passeggia al Porta Elisa: 1-4 alla Lucchese

Lucchese – Robur Siena 1-4
LUCCHESE: Albertoni, Espeche, Capuano, Baroni, Tavanti (46′ Bortolussi), Arrigoni, Nolè (71′ De Vena), Merlonghi, Cecchini (84′ Maini), Del Sante, Fanucchi. A disp.: Di Masi, Razzanelli, Russo, Cardore, Magli, Pagnini. All.: Lopez.
ROBUR SIENA: Pane, Rondanini, Sbraga, D’Ambrosio, Iapichino, Gerli, Vassallo (90′ Cruciani), Cristiani (90′ Guerri), Guberti (84′ Campagnacci), Marotta (84′ Bulevardi), Neglia. A disp.: Crisanto, Panariello, Terigi, Guerri, Lescano, Campagnacci, Mahrous, Cruciani, Romagnoli, Damian, Bulevardi, Cefariello. All.: Mignani
ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido (Assante di Frosinone e Notarangelo di Cassino)
RETI: 2′ Del Sante; 10′ Cristiani; 19′ e 26′ Rondanini; 84′ Marotta
NOTE: Espulso Fanucchi al 56′. Ammoniti Nolè, Bulevardi. Spettatori: 1860 

La Lucchese chiude il 2017 come peggio non si può: 1-4 contro la Robur Siena, che passeggia al Porta Elisa. Rossoneri travolti già dopo i primi 5’: nel primo tempo gli ospiti danno l’impressione di poter entrare in porta col pallone ad ogni contropiede e nella ripresa – per aggiungere male al peggio – Fanucchi si fa espellere per un eccesso di nervosismo al 56’.
La partita. Lopez opta per il 3-5-2 e ritrova Del Sante davanti, in coppia con Fanucchi. In mezzo, altra chance da interno per Merlonghi, al fianco dell’onnipresente Arrigoni e di capitan Nolè. Pronti via e la Lucchese passa in vantaggio: tutta ferma la difesa bianconera, al 2’, per un presunto fuorigioco, così Tavanti può mettere in mezzo senza problemi per Del Sante che devia in porta e la sblocca subito. Il Siena però non sta a guardare e monta subito un forcing, rispondendo già al 7’ con una punizione di Iapichino che quasi scheggia il palo alla sinistra di Albertoni. E’ l’anticamera del pareggio che infatti arriva al 10’: imbucata di Guberti che pesca Cristiani alle spalle della retroguardia rossonera, con Albertoni che esce e Baroni che prova a spingere fuori dalla porta la conclusione, senza successo. Ancora Robur al quarto d’ora, con la girata di testa di Marotta deviata in angolo con un gran riflesso da Albertoni. Adesso però l’inerzia è tutta dalle parti della squadra di Mignani, che infatti raddoppia: al 20’ Sbraga lavora un pallone sulla destra e mette in mezzo per Rondanini, che deve soltanto allungare la gamba sinistra per spingerla dentro. Blackout rossonero completo al 27’: Guberti crossa ancora per Rondanini, di nuovo in proiezione offensiva, con Albertoni che la tocca ma non può impedire al colpo di testa di diventare l’1-3 Robur.
La Lucchese si sveglia momentaneamente dal suo torpore con Fanucchi, che prova a reagire entrando in area di forza e scaraventando un sinistro deviato in angolo da Pane. Nel frattempo, dalla Ovest si leva uno striscione riferito alle recenti vicende societarie: “Soci lucchesi = zerbini”, la pesante accusa dei tifosi. In tribuna sia Carlo Bini – che risponde dunque con la sua presenza ai dubbi sul possibile addio alla società – che Moriconi e Nannini. Sul finire del primo tempo la Lucchese reclama un calcio di rigore: cross di Espeche deviato da Guberti col braccio non aderente al corpo. Distanza ravvicinata sì, ma gli estremi per concedere il penalty ci sarebbero. Non per l’arbitro però, che manda tutti al riposo.
Lopez fa un cambio offensivo per tentare di riprenderla: dentro Bortolussi per Tavanti, con Fanucchi che scala sulla trequarti. Ma proprio quando la Lucchese sembra riuscire ad alzare il baricentro, ecco la doccia gelata: rosso diretto per lo stesso Fanucchi al 56’, per aver applaudito e detto qualcosa di troppo al direttore di gara, dopo che i rossoneri avevano reclamato nuovamente un calcio di rigore. Botta pazzesca per Lopez, che già esposto al contropiede Robur – danni come la grandine tra le maglie rossonere – ora si trova pure in inferiorità, privato del suo calciatore più carismatico.
Se prima gli ospiti erano in controllo, ora sentono che la gara è proprio in ghiaccio. Marotta prova a calare il poker, al 64’, involandosi verso Albertoni: provvidenziale la scivolata di Baroni che ferma tutto. Tra i rossoneri, uno degli ultimi a gettare la spugna è Merlonghi, ma l’agonismo stasera non può bastare. Lopez mette dentro anche De Vena al posto di Nolé: altro cambio offensivo e forze fresche, per quello che vale. Spazi enormi, adesso, per i contropiede degli ospiti, che ci provano con Guberti e Neglia, ma vengono sempre contrati negli ultimi 16 metri dalla difesa rossonera. Il poker però arriva, all’84’: Marotta va via ad Espeche e scaraventa un diagonale alle spalle di Albertoni.
Finisce così, con la Lucchese che limita i danni ed il Siena che alza il piede dall’acceleratore, una volta acquisita la consapevolezza di avere la gara in pugno. I rossoneri chiudono l’anno a quota 24 punti, mettendo via la seconda sconfitta consecutiva dopo quella di Piacenza. Le vicende societarie avranno influito sulla testa dei giocatori? Di sicuro non devono esser state un unguento. Adesso, tocca archiviare e ripartire, con il piglio iniziale. Per ripetere, nel 2018, quanto di buono fatto un anno fa o, magari, visto che adesso la classifica costringe a guardare più giù che su, per salvarsi quanto prima, lasciando i sogni di gloria in frigorifero, pronti ad essere scongelati sotto altri chiari di luna.

Dopo il 90′
Giovanni Lopez ha analizzato in sala stampa la debacle interna contro il Siena: “Abbiamo giocato male, senza ardore e senza sentimento. Loro sono una squadra forte – commenta il mister – ma agevolata dai nostri errori. Siamo riusciti a prendere tre gol, dopo essere passati in vantaggio, su tre cross e senza le marcature, sembra che non riesca a farmi capire da questi ragazzi, ultimamente. Sono stupefatto dalla mancanza della prestazione. Ci sta anche di perdere, ma che il gol se lo soffrano. Nel secondo tempo abbiamo messo un attaccante in più, mi è sembrato che si stesse giocando un pochino meglio poi il gesto di Fanucchi, da condannare, ci ha privato della possibilità di poter recuperare. E’ un periodo, non è un dramma, l’importante è partire già sabato prossimo contro il Pontedera. Ora facciamo pausa e concentriamoci sul match fondamentale contro il Pontedera, sabato prossimo: il nostro obiettivo resta una salvezza tranquilla. Il Siena forte? Sì, ma non possiamo agevolarlo in questo modo. Per fortuna questa squadra ci ha sempre meravigliato, vediamo di sistemare i cocci e ripartire con una vittoria sabato a Pontedera. Nell’arco di un anno può capitare un calo psicologico, dobbiamo essere bravi a superalo in fretta altrimenti andiamo in grossa difficoltà. La difesa? Oggi sono andati malissimo, come tutta la squadra. E’ mancato il pressing? Sono stati bravi loro, non c’è stata partita, il Siena ha dominato”.
In sala stampa arriva anche Ciro Capuano per commentare la disfatta contro il Siena: “In questo momento paghiamo gli episodi – dice il difensore – E’ colpa nostra, di tutta la squadra. Ci prendiamo tutte le responsabilità di questo momento. Non siamo sembrati la Lucchese che conosciamo nelle ultime due partite. Dobbiamo ripartire da sabato, a Pontedera: è una partita che ci potrà dire cosa possiamo fare. I gol? E’ mancanza di concentrazione, dobbiamo assolutamente migliorare in fretta sotto questo aspetto. Eravamo sempre in ritardo, poi la partita è finita con l’espulsione. Ne facciamo tesoro e ci scusiamo con tutti i tifosi: chiedo scusa anche a quelli della gradinata, perché c’è stata qualche frase di troppo. Potevamo perdere perché il Siena è molto più forte di noi, ma non così. Noi ad un passo dalla zona pericolosa? E’ vero, ma so che noi non siamo quelli di oggi e ci riprenderemo”.

Paolo Lazzari