Idea Pieroni convocata in nazionale under 20

16 febbraio 2018 | 09:14
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Idea Pieroni convocata in nazionale under 20

E’ nata una stella? Forse è ancora presto per dirlo ma Idea Pieroni è il simbolo del movimento sportivo giovanile da sempre inseguito dalla Virtus Cassa di Risparmio di Lucca, e delle sinergie sul territorio che da anni il team bianco celeste porta avanti in particolare con il Gruppo Sportivo Marciatori di Barga, che da subito aderì alla proposta di collaborazione della Virtus Cr Lucca.
Dopo la fantastica medaglia d’oro e seconda maglia tricolore consecutiva giunta lo scorso week end ad Ancona, ecco la incredibile notizia della convocazione in maglia azzurra per l’incontro internazionale di Nantes che vedrà protagonista Italia, Francia e Germania, dove Idea si troverà ad affrontare, al primo anno di categoria, anche avversarie più grandi di tre anni.

Ripercorriamo con Idea i tratti salienti di questi mesi davvero emozionanti
Ad Ancona hai saltato 1,76 metri di altezza, laureandoti campionessa d’Italia nella tua categoria. Un risultato veramente straordinario, te lo aspettavi?
Sinceramente no. Vedevo che Benedetta Trillini (la seconda classificata) era molto in forma, ed avendo un anno più di me partiva sicuramente avvantaggiata. Ho avuto poi alcuni problemi con la pedana sulla quale non riuscivo ad avere l’aderenza necessaria per prendere una rincorsa adeguata. Oltretutto sono abituata a fare massimo 6-7 salti partendo da una altezza di 1,60 e salendo rapidamente, mentre in quell’occasione ne ho fatti addirittura una ventina, arrivando quindi al fine gara in una situazione di forte affaticamento. Quando sono arrivata al salto decisivo quindi ero tutt’altro che sicura, ma alla fine è andata.

Qual è la vita di una campionessa 15enne? L’impegno sportivo ti pesa?
Sicuramente è un impegno a tempo pieno. Ogni settimana faccio tre allenamenti a Barga ed uno il venerdì al campo scuola Moreno Martini a Lucca, che ha degli impianti migliori. Oltre ovviamente a tutti gli allenamenti al liceo sportivo. Chiaramente lo faccio perché mi diverto, altrimenti avrei fatto altro. Alla fine non è un gran peso anche perché sia gli allenamenti che le trasferte le faccio in compagnia di altri ragazzi e ragazze con cui ho stretto legami di amicizia, e comunque faccio in modo di ritagliarmi dei momenti liberi per fare ciò che mi interessa.

Come è nato in te l’amore per lo sport e per la tua disciplina?
Ho iniziato l’attività sportiva a sei anni, allenandomi normalmente con altri bambini a Barga nei corsi comunali e facendo nel contempo anche danza acrobatica. Crescendo sono diventata troppo alta per continuare con la danza e mi sono quindi dedicata ad attività diverse, tra cui il nuoto. In prima media il mio professore di educazione fisica, Luigi Cosimini, mi ha fatto provare altre discipline di atletica ed ha visto che saltavo piuttosto in alto. Così mi ha mandato alla mia prima gara dove ho fatto 1,20 metri, e da quel momento ho iniziato ad allenarmi seriamente nei salti. Inizialmente ero tesserata col gruppo Marciatori di Barga, poi in virtù della collaborazione stipulata da questi con la Virtus allo scatto di categoria sono passata alla maglia biancoceleste. Il resto è venuto da sé.

Pochi giorni dopo il trionfo ad Ancona è arrivata un’altra grande notizia: la convocazione nella nazionale under 20. Come hai reagito alla notizia?
E’ divertente, perché lo siamo venuti a sapere dai giornali. Io ero a fare una settimana bianca e mia madre mi ha mandato un link di un giornale di settore dove era riportata la notizia. Quando ho letto non ci volevo credere, ed invece poi abbiamo avuto conferma.

Una grande soddisfazione, ma anche una grande sfida: è più uno stimolo o uno paura?
In questo momento sicuramente prevale l’ansia. Fin’ora ho sempre gareggiato in ambienti regionali, dove conosco molte persone e mi sono sempre sentita a casa. Nel futuro invece mi troverò a competere ai massimi livelli con atleti da tutta Italia e addirittura stranieri. La pressione sarà tantissima, ma la voglia di eccellere rimane immutata.

Obbiettivi per il futuro?
Per i motivi che ho detto prima a Nantes non mi aspetto grandi risultati: mi troverò a competere con atleti di svariati anni più grandi e dalla mia prima uscita internazionale non posso pretendere più di tanto. Andrò là e farò la mia gara, tutto quello che ne verrà sarà buono per me. Entro l’anno invece mi sono riproposta di superare la mia altezza (1,81 metri), e questo è il mio obiettivo tecnico a breve termine. Poi il mio sogno sarebbe partecipare alle olimpiadi giovanili a buenos aires ad ottobre, e farò di tutto affinché questo si realizzi.