C Gold, domenica con il derby Bama-Geonova

17 febbraio 2018 | 10:02
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C Gold, domenica con il derby Bama-Geonova

Bama Altopascio sul parquet domani (18 febbraio). I rosablu affrontano uno dei top team del campionato al Palabridge di Ponte Buggianese. I ragazzi di Romani se la vedranno con la Geonova Lucca, un confronto impari a cose normali, sulla carta proibitivo nelle condizioni attuali. Dire che il Bama é incerottato é un puro eufemismo visto che, oltre alla ben nota assenza di Vannini, nell’allenamento di giovedì Orsini è ricaduto male sul ginocchio, subendo una distorsione che verrà valutata in queste ore. A condire il tutto nell’allenamento di rifinitura di venerdì distorsione alla caviglia per Ghiarè, appena rientrato da una violenta influenza, sollevato e portato a braccia negli spogliatoi. “Visto che in molte società – afferma il presidente altopascese Sergio Guidi – c’è l’usanza di dare, copiando l’oltreoceano, nomignoli inglesi di animali alla propria squadra, penso che da qui in avanti noi saremo gli Altopascio Owls. Per vedere se riusciamo a scacciare una sfortuna mai vista in venti anni di presidenza. Se nelle precedenti gare era imperativo dissotterrare l’ascia e rotearla per 40′ da questo match in avanti sarà obbligatorio indossare anche amuleti vari sotto gli indumenti”.

Tornando al match il Bama cercherà di sopperire alla inferiorità palese con gambe, sudore e cuore , come é successo a Siena, dove con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto scapparci anche l’impresa. Lucca é un team che gioca a memoria, esprimendo con Firenze la miglior qualità offensiva di tutto il campionato. Una franchigia ottimamente allenata da coach Piazza, ex rosablu dal 2009 al 2012. In campo gli altri ex Loni e Danesi, il giocatore totale De Falco, il tiratore esiziale Romano, il miglior under del campionato Del Debbio e gli ottimi giovani del vivaio lucchese.
I rosablu stanno gradatamente cambiando impostazione di gioco che era stato “settato” per mesi con un centro di ruolo. Processo che non può essere immediato e che ha bisogno di assimilazione. Se poi ad ogni allenamento mancano due o tre elementi il tutto diventa un Tourmalet da scalare. Montagna la cui cima Fiorindi e compagni sperano prima o poi di intravedere oltre la nebbia. Per poter scollinare ed iniziare la discesa verso le gare “hot” del campionato. Palla a due alle 18.