
Lucchese – Cuneo 0-0
LUCCHESE: Albertoni, Bertoncini, Espeche, Capuano, Russu, Arrigoni, Mingazzini (1’st Shekiladze, 45’st Parker), Buratto (18’st Nolè), Cecchini, Fanucchi, Bortolussi (18’st Del Sante). A disp.: Di Masi, Dell’Amico, Palumbo, Baroni, Razzanelli, Russo, Damiani. All.: Lopez
CUNEO: Stancampiano, Di Filippo, Boni, Zigrossi, Zappella, Rosso, Gerbaudo, Sarzi Puttini, Bruschi (12’st Schiavi), Dell’Agnello, Zamparo (33’st Galuppini). A disp.: Moschin, Baschirotto, Cristini, Genovese, Secondo, Pellini, D’Agostino, Testoni, Maresca, Testa. All.: Viali
ARBITRO: Provesi di Treviglio (Bologna di Mantova e Martinelli di Seregno)
NOTE: Ammoniti Arrigoni (8’st), Bruschi (9’st), Del Sante (25’st), Di Filippo (29’st), Zigrossi (43’st)
Si aspettava la partita della vita, quella con il coltello fra i denti, da parte della Lucchese contro il Cuneo, diretta rivale per la salvezza. Una partita per mettere margine sui piemontesi in classifica e soprattutto per allontanarsi dalle sabbie mobili della zona playout. E invece, come spesso accade nelle partite in cui i punti in palio valgono doppio, quello che si è visto è uno dei match più brutti dell’intera stagione di campionato. Che finisce senza reti e in parità, a tutto vantaggio dei piemontesi ospiti.
Il copione tattico era largamente atteso: Lucchese chiamata a fare la partita, Cuneo a chiudersi e ad attendere che eventualmente si liberassero spazi per il contropiede. La Lucchese, però, dimostra di non avere una manovra fluida e veloce in grado di bucare una difesa schierata e di avere grossa difficoltà anche a trovare la via del gol. Nel primo tempo dopo la naturale fase di studio è intorno al 20’ che la mole di possesso palla rossonero ‘rischia’ di essere capitalizzata. Il primo tiro vero verso la porta di Stancampiano è di Arrigoni, ma il portiere risponde deviando il corner. Sugli sviluppi dell’angolo la palla arriva a Buratto ma la sua conclusione finisce fuori. Un minuto e la Lucchese ha la migliore occasione dell’intera partita: Russu arriva più in alto di tutti su un traversone in area ma il suo colpo di testa trova la leggera deviazione di Stancapiano sulla traversa. La verve rossonera sembra esaurirsi qui, anche se prima della fine del tempo c’è spazio anche per una conclusione di Cecchini senza fortuna. Il Cuneo, certo, sta a guardare, ma non disdegna qualche sortita offensiva. Su una di queste, a un minuto dal termine del primo tempo, Zamparo chiama Albertoni per due volte allo straordinario, ma il numero uno si guadagna così ampiamente la pagnotta.
Nella ripresa Lopez tenta subito la carta Shekiladze al posto di Mingazzini, portando Fanucchi alle spalle della coppia di punte formata anche da Bortolussi. Il copione non cambia, il ritmo è lento e le conclusioni dalle parti di Stancampiano latitano. E’ il Cuneo, semmai, che ha più spazi in contropiede e potrebbe approfittarne al 6’ con una conclusione di Rosso che però finisce alta. Il tecnico rossonero inserisce anche Nolè e Del Sante per trovare altre soluzioni, ma senza grande fortuna. La gara si infiamma un po’ nel finale, ma si gioca più di cuore e confusione che di altro, aspettando un colpo che cambi le sorti della partita. Alla mezz’ora i piemontesi reclamano anche un calcio di rigore per presunto fallo di Bertoncini su Zamparo in area ma l’arbitro sorvola. Un minuto dopo la palla buona potrebbe essere sui piedi di Shekiladze che sottomisura trova un sinistro debole che non impegna Stancampiano più di tanto. Sul contropiede immediato è invece Zamparo in diagonale a trovare una conclusione pericolosa. Cecchini è l’ultimo ad arrendersi e mette un cross invitante al 36’ ma né Fanucchi né Shekiladze ci arrivano. Al 40’ è invece il neoentrato Galuppini che su azione di contropiede ha un’occasione d’oro ma Bertoncini si immola per salvare il risultato. Non succede più nulla e la squadra abbandona il campo fra i fischi e con una classifica che la relega ufficialmente in zona playout.
Dopo il 90′
A fine gara i tifosi contestano palesemente la squadra. Sotto la Curva Ovest si presentano prima Espeche e Capuano, poi tutta la squadra, per rispondere alle rimostranze, alla richiesta di metterci più attributi nelle gare. Una protesta civile ma vibrante, per scuotere un ambiente che sembra veramente aver perso la bussola.
A parlare della gara in sala stampa c’è mister Lopez: “Abbiamo giocato una partita sottotono, è evidente che noi ora possiamo fare questo aspettando qualcuno che è un po’ indietro. I ragazzi hanno dato comunque tutto contro una squadra fisica come è il Cuneo. Quella in cui siamo è una situazione psicologica molto particolare: con pochi punti in classifica e una squadra impaurita. Noi, poi, abbiamo delle difficoltà oggettive in fase offensiva, cercheremo di migliorare, ma stavolta almeno siamo stati bravi a non prendere gol. Bisogna avere pazienza di aspettare, considerando la situazione in cui siamo. Pensate che Fanucchi è un mese che si allena un giorno sì e quattro no…”.
“C’è paura della classifica – spiega – di perdere, di tutto. Per questo a inizio gara ho messo una squadra molto esperta, per gestire meglio la partita. Loro ci hanno preso tutte le palle lunghe, ma questo è il loro gioco. Ma non è detto che non si faccia già un risultato importante alla prossima”.
Lopez tira dritto e sente la fiducia della società intorno a lui: “Non mi sento in discussione, non ho mai sentito questo, al di là di quello che possono decidere i dirigenti, visto che i risultati non stanno arrivando. Del Sante sta dando poco? Sarebbe ingeneroso dirlo, anche lui ha dato tutto quello che ha. Siamo una squadra che nelle ultime quattro partite doveva vincere con Livorno, pareggiare a Monza e non me la sento di dire che ci manchi qualcosa caratterialmente. Poi è giusto che i tifosi contestino perché da noi hanno sempre visto un buon calcio e non sono abituati a questo tipo di prestazioni”.
Anche il portiere Albertoni guarda al futuro: “Abbiamo dato tutto – spiega – e siamo stati sfortunati in alcuni episodi. Se il primo tempo finiva 2-0 non si poteva dire niente. Positivo c’è che siamo stati attenti tutta la partita e finire senza prendere gol è importante. Dobbiamo dare di più e lo stiamo già facendo ogni giorno, pronti per questa settimana a una partita che conta per tutto l’ambiente.E’ un periodo negativo, dobbiamo stare tutti uniti e coesi, ci potranno essere degli episodi a favore e dobbiamo essere pronti a coglierli”.
Per la società parla il ds Obbedio che per prima cosa sgombra ogni dubbio: “Lopez ha il 150 per cento della nostra fiducia, si va avanti con lui perché è l’ultimo dei responsabili. I giocatori sono i responsabili perché vanno in campo, ma se avessimo giocato con l’impegno messo contro il Cuneo non avremmo perso né a Piacenza né a Monza. C’è solo da avere pazienza, potevamo perdere e potevamo vincere la gara di oggi e alla fine il pareggio è anche giusto”.
“In questo momento siamo in una parabola bassa – prosegue Obbedio – A questa squadra si può dire forse che è scarsa ma non che non si impegni. Anche il mister cerca di cambiare modulo cercando di vedere l’atteggiamento migliore. Sarebbe anche troppo facile cambiare allenatore ma quello che abbiamo è un problema psicologico che ci fa andare più piano. Per superarlo dobbiamo avere un colpo di fortuna e vincere una partita per invertire la tendenza. E allora quale partita migliore per esaltarsi e fare una partita importante che il derby con il Pisa?.
Enrico Pace