Vorno nella storia: prima volta in Eccellenza

6 maggio 2018 | 15:59
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Vorno nella storia: prima volta in Eccellenza
Vorno nella storia: prima volta in Eccellenza
Vorno nella storia: prima volta in Eccellenza
Vorno nella storia: prima volta in Eccellenza
Vorno nella storia: prima volta in Eccellenza
Vorno nella storia: prima volta in Eccellenza

Lammari – Vorno 1-2
LAMMARI:
Viviani., Di Mauro, Della Maggiora, Guidi, Del Carlo G., Cipriani, E. Viviani., Brondi (22’st Jatta), Ricci (45’st Lionetti), Durodula (33’st Marchi), Tuccori (36’ st Decanini). A disp.: Biondi, Biggi, Barry. All.: Fracassi.
VORNO: Gonnella, Benassi, Antoni (31’st Lencioni), Bonfigli (33’st Martinucci), Del Dotto, Riccomini, Battaglia (12’st Esteban), Barbaro, Petracci, Gatto (11’st Haoudi), Di Salvatore (27’st Del Ry). A disp.: Angeli, Bertini. All.: Cardella
ARBITRO: Balducci di Empoli (Federico e Puccini di Pontedera)
RETI: 45’pt Petracci, 5’st Tuccori, 14’st Esteban, 40’st Riccomini
NOTE: Ammoniti 41’ Barbaro, 9’ st Battaglia, 15’ st. Antoni. Recupero 1° tempo 2’, 2° tempo 5’.

Quando Simone Riccomini alle ore 17,41 realizza il gol del 3-1, capisci che il Leicester della Lucchesia ha spiccato il volo in Eccellenza. Chi lo avrebbe pronosticato ai nastri di partenza? Una squadra che lo scorso anno da debuttante in Promozione ha lasciato alle spalle squadre corazzate per la categoria come Pietrasanta, Quarrata, Real Cerretese e Camaiore.
L’impresa è riuscita ai ragazzi di Alfredo Cardella, tecnico che dopo 4 anni è tornato a sedersi in panchina. La vittoria di oggi non è stata semplice come potrebbe dire il punteggio. Per tutto il primo tempo, la pressione è stata la protagonista. I gialloblu di Fracassi, con la mente sgombr, hanno fatto la partita, hanno messo in soggezione il Vorno dando l’impressione di poter sbloccare il match. In chiusura di tempo, il bomber di razza Giacomo Petracci, cresciuto con il passare dei minuti, ha portato in vantaggio i bianco-celesti.
Nella seconda parte dopo il pari dei padroni di casa gli ingressi di Esteban e Haoudi hanno regalato al Vorno quella marcia in più che ha permesso al Vorno di vincere il confronto e il campionato. Cornice di pubblico da gara che vale la promozione, i sostenitori del Vorno sono in tanti, si fanno sentire e accolgono la capolista con palloncini bianchi e celesti. La pressione psicologica attanaglia Del Dotto e compagni e lo si capisce dopo 9’: Barbaro perde una palla pericolosa al limite dell’area, Brondi mette Ricci appena dentro i sedici metri nella posizione di battere a rete, ma quest’ultimo spara su Gonnella che in uscita cerca di evitare il peggio. Passano quattro minuti e una corta respinta di Gonnella è raccolta da Brondi il cui tentativo svirgolato finisce per diventare un assist per Durodula la cui incornata termina sopra la traversa. C’è solo il Lammari in campo che insidia la porta del Vorno con Viviani che sfila fuori alla destra. Al 19’ Gonnella non si fida della presa su un tiro-cross di Ricci, rifugiandosi in angolo. A metà ripresa Durodula sfonda sul versante sinistro e entra in area, il suo slancio è fermato dalla chiusura di Benassi. Solo dopo la mezz’ora ila capolista mette la testa fuori dal guscio, ma Di Salvatore calcia sopra la traversa un suggerimento di Battaglia. Un minuto dopo inizia la gara di Petracci, il cui spunto esce di poco dall’angolino alla destra di Matteo Viviani. Così come esce di poco sul versante opposto a 10’ dalla pausa, il tentativo di Emilio Viviani. Petracci a 2’ dalla pausa fa le prove del gol con un tiro dal limite che esce di poco alla sinistra di Matteo Viviani, Al 45’ la gara si sblocca, sugli sviluppi di un piazzato di Di Salvatore, la palla perviene in area a Petracci, il quale riceve spalle alla porta, si gira immediatamente e tra una selva di gambe colloca la palla all’angolino, festeggiando con compagni e pubblico il gol numero 23 in campionato. Cardella in avvio di ripresa rimodella il reparto difensivo. Riccomini che agiva nella difesa a tre a destra viene spostato centrale, passando ad una difesa a 4. Dopo pochi minuti di gioco il risultato torna in parità. Ricci manda Emilio Viviani al tiro sul cui tentativo secco costringe Gonnella alla respinta all’angolo sinistro a mezz’altezza, sul proseguimento di Durodula, propone un centro arretrato che Tuccori spedisce alle spalle di Gonnella. Battaglia e Gatto lasciano la platea a Esteban e Haoudi e in due cambi diventano fondamentali. Il biglietto da visita di Haoudi è una volata da sinistra chiusa in angolo all’ultimo istante e sul corner che se scaturisce Esteban punisce l’uscita a vuoto di Viviani riportando il Vorno in vantaggio. Esplode il tifo del Vorno e per Esteban si tratta del quarto sigillo in campionato. Galvanizzato dal gol lo stesso giocatore bianco-celeste prpone un pallone morbido in area sul quale l’incorna di Petracci non trova la porta. Ormai la sfida con l’accumulo di tensione strasformato in slancio è in mano al Vorno, bella la combinazione al 26 tra Antoni, Haoudi con conclusione finale di Di Salvatore sulla quale Matteo Viviani si oppone. I festeggiamenti possono iniziare a due minuti dalla fine quando Riccomini scaraventa in gol un angolo di Martinucci. Il suo secondo sigillo stagionale scatena la festa del Vorno: champagne, maglie celebrative e coriandoli sparati sul cielo di Lammari. Il Lammari si congeda dal suo pubblico andandolo a salutare ma si reca anche sotto il settore occupato dai sostenitori del Vorno per rendere omaggio della vittoria. Gesti di signorilità che in Italia vediamo raramente.
Non vogliono abbandonare il campo, si lasciano andare a foto, ad abbracci collettivi, poi dopo il libero sfogo ci si può avvicinare a Cardella, il tecnico della promozione, oggi squalificato sostituito in panchina dal duo Bertini-Martinucci. “Abbiamo vinto meritatamente, dalla prima giornata siamo stati al comando. E’ una vittoria inaspettata per gli altri, ma noi c’abbiamo creduto fin dal primo giorno. Non abbiamo mai sbandierato ai quattro venti, in nostro valore, ma sapevamo di avere una squadra che poteva giocarsi il campionato fino alla fine. Abbiamo avuto rispetto di tutti e paura per nessuno. C’erano squadre più blasonate di noi, sembrava strano che in testa ci potesse essere il Vorno. La rabbia che abbiamo accumulato nella finale perso in Coppa con la Chiantigiana, nei 120’ avremo meritato noi il successo, l’abbiamo gettata in campo nelle gare successive e si ha dato una carica straordinaria. Le finali le perde anche chi le gioca. Abbiamo passato dei momento di crisi vedi la sconfitta per 5-0 di Camaiore, però la squadra ha sempre reagito”.
Quando ha capito che potevate lottarvelo fino in fondo?
“Quando abbiamo giocato la gara d’andata con il Lammari vincendola per 4-3, li ho capito che potevamo lottare fino alla fine”.
Il momento in cui ha pensato di vincere questo campionato?
“La sicurezza l’ho avuta dopo il successo per 2-1 in casa del Maliseti”
L’uomo simbolo del Vorno?
“Sarebbe facile dire Petracci, non solo per l’apporto realizzativo. E’ anche l’unico giocatore della rosa insostituibile. In tutti gli altri ruoli avevamo un sostituto, lui era l’unico giocatore in grado di fare la prima punta”.
Mister ma dove era andato negli ultimi anni?
“Per 4 anni non ho più allenato per problemi di lavoro, sono tornato con il botto”.
Disteso intento a fare i complimenti agli avversari, Stefano Fracassi, 6 anni a Vorno divisi tra campo e panchina.
“Abbiamo fatto la nostra gara e per 40’ abbiamo messo in difficoltà il Vorno, peccato non essere arrivati ai 90’ potendoci giocare i playoff, ma la nostra annata è più che positiva. Fa piacere sapere che la provincia di Lucca avrà il prossimo anno due squadre in Eccellenza, il Castelnuovo e il Vorno”.
Già il Vorno che il prossimo anno, potrebbe giocare a Grosseto in uno stadio in cui possono entrare tutti e 800 gli abitanti del paese. Pazzesco ma bellissimo.

Andrea Signorini