Mingazzini, addio al calcio: allenerà giovanili Lucchese

11 maggio 2018 | 14:04
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Mingazzini, addio al calcio: allenerà giovanili Lucchese

Nicola Mingazzini dice addio al calcio giocato: l’ormai ex centrocampista ripartirà dalla carriera di allenatore, nelle giovanili della Lucchese. E’ il messaggio più atteso – pronunciato dal prossimo dg Fabrizio Lucchesi – che giunge nel giorno (oggi, 11 maggio) della commozione, quello che vede scendere il sipario legato al rettangolo verde, dopo 20 anni esatti di carriera e quasi 500 presenze messe via tra i professionisti. “Se lo vorrai, le porte della Lucchese saranno sempre aperte per te – ha dichiarato Lucchesi – e visto che so che già in molti ti vogliono, metto le mani avanti: ti vorremmo prima di tutto noi, come allenatore di una squadra giovanile”. Mingazzini – la voce rotta ed il volto solcato da più di una lacrima – è letteralmente accerchiato dal coinvolgente affetto di compagni (accorsi in massa), familiari, amici nuovi e vecchi (c’è anche il professor Tambellini, al Porta Elisa), stampa e società. Ogni discorso è scandito da applausi scroscianti e “Minga” esordisce ringraziando tutti: “Grazie alla società – esordisce – perché mi ha permesso di continuare a giocare, in un momento non facile per me. Grazie anche alla mia famiglia, che mi ha sempre supportato in questo percorso; grazie ai miei compagni”. Nessun rimpianto per lui che, nel corso della sua lunga carriera, ha a lungo solcato i campi della serie A: “Ho fatto il mio come calciatore – spiega – e adesso apro un nuovo capitolo. Voglio provare a fare l’allenatore: penso che la mia esperienza mi possa tornare utile, anche se so che non sarà facile e che dovrò cambiare radicalmente il modo di interfacciarmi con lo spogliatoio. Ho già preso il patentino per fare il tecnico di tutto il settore giovanile e l’allenatore in seconda. Ora mi metterò a studiare anche per la guidare una prima squadra”.

Il suo futuro, lo dice esplicitamente prima ancora che prenda la parola Lucchesi, se lo immagina ancora qui: “Spero di restare in questo ambiente, che mi ha dato tanto e al quale credo di aver restituito. Quando ho maturato la scelta di smettere? Ci pensavo già l’anno scorso, poi in questa stagione ho giocato poco ed ho subito un altro grosso infortunio, che mi ha tolto qualcosa. Cosa mi mancherà di più? Lo spogliatoio, senza dubbio, ma anche la quotidianità degli allenamenti. I miei compagni di squadra, che sono qui oggi, sono stati straordinari: ci siamo esaltati nelle difficoltà”. Quindi, dopo l’appello del dg a restare a Lucca ed i ringraziamenti al dottor Tambellini, al quale Mingazzini resta legatissimo, ecco un video a sorpresa per celebrarlo. Nella clip compaiono il portiere della Samp Emiliano Viviano, l’ex presidente dell’Atalanta Alessandro Ruggeri, l’allenatore del Genoa Davide Ballardini, il primo mister Andrea Mandorlini (definito come un secondo padre da Mingazzini, ndr) e gli altri ex compagni Christian Amoroso e Rocco Sabato. Un tributo che suscita nuovamente la commozione di Mingazzini, che tra una lacrima ed un sorriso può iniziare a pensare al suo futuro prossimo, a Lucca.

Paolo Lazzari