Lucchese, settimana decisiva in attesa del bonifico

12 maggio 2018 | 15:11
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Lucchese, settimana decisiva in attesa del bonifico

Aria tesa, in casa Lucchese, dopo i proclami. Anche ieri (11 maggio) in occasione di un momento di festa – si celebrava l’addio al calcio giocato di Nicola Mingazzini – nel ventre del Porta Elisa non sono mancati rumors ed elementi di discussione, circa l’immediato futuro del club. Sì perché, anche se l’accoppiata Grassini-Lucchesi, il giorno dopo la firma degli atti dal notaio Mandarini di Siena, ebbe a dichiarare che la partita era interamente chiusa, il bonifico utile a rilevare l’80 per cento delle quote del club, ancora non è arrivato. E sempre ieri, a questo proposito, i più informati raccontavano di un Arnaldo Moriconi piuttosto spazientito: il patron di Sice, infatti, è uomo di conti e concretezza ed il ritardo negli affari – da molti giustificato per il fatto che i soldi devono passare da un conto svizzero – non è un particolare contemplato, nel suo personale vocabolario. Un quadro che, secondo i più catastrofisti, potrebbe condurre anche alla risoluzione del contratto in essere, nella malaugurata ipotesi in cui i denari utili non dovessero arrivare entro i termini stabiliti. Con la conseguenza – da qui la preoccupazione di Moriconi – che l’80% delle quote rossonere tornerebbero al proprietario di Città Digitali.

Un quadro, tuttavia, che ad oggi si alimenta solo e soltanto mediante voci di corridoio sfornite dell’appiglio dei fatti. Quelli stessi fatti che, invece, testimoniano di un Fabrizio Lucchesi – direttore generale in pectore – anche ieri saldamente al posto di comando, intento a ricevere persone, ad ascoltare, dialogare e ad imbastire i connotati della prossima stagione. C’è di più: lo stesso Lucchesi, che attende di essere nominato Dg ufficialmente, la prossima setimana – si è spinto fino al punto di chiedere a Nicola Mingazzini di restare a Lucca, per allenare una squadra delle giovanili rossonere. Un particolare che, unito all’esposizione mediatica delle scorse settimane, lascia ampiamente ben sperare. Di fatti, dunque, non si tratterebbe che d’attendere metà della prossima settimana: l’assemblea dei soci, del resto, è già stata fissata al 17 maggio. In quella sede, verrà con ogni probabilità nominato anche l’amministratore delegato, nella persona di Gianni Ferretti, perché i tempi stringono. Va da sé che per quella data – ma probabilmente già prima, ad inizio settimana – il bonifico necessario a sbloccare ogni situazione dovrà essere pervenuto.

Nel frattempo, Lucchesi continua a confrontarsi con i membri dello staff, con i giocatori e, nondimeno, con Giovanni Lopez. Il tecnico romano ha comunque lasciato una buona impressione e le difficoltà di questa stagione – con una rosa martoriata dagli infortuni e la sterilità in fase offensiva – sono note a chiunque. Non è detto, dunque, che la Lucchese scelga un altro profilo per la panchina, anche se il toto-mister è già partito: in lizza, oltre a Vivarini (licenziato dall’Empoli a stagione in corso) anche Petrone (impegnato nei play off con il Pisa).