Cessione Lucchese, accordo o ‘crisi’ entro 7 giorni

31 maggio 2018 | 16:51
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Cessione Lucchese, accordo o ‘crisi’ entro 7 giorni

Telenovela Lucchese: entro inizio settimana prossima il “dentro o fuori”. Oggi stesso (31 maggio), intorno alle 17, il commercialista che segue Arnaldo Moriconi ha inviato l’ultimo conteggio al collega che assiste Lorenzo Grassini: il tempo di una controanalisi e poi, domani mattina, si fisserà l’appuntamento definitivo, quello nel corso del quale dovrà essere assunta una decisione tombale. 

Per ben quattro volte, infatti, il direttore generale in pectore Fabrizio Lucchesi – che ha dichiarato di voler rientrare al Porta Elisa solo quando avrà ricevuto l’incarico ufficiale – ha ricontrollato i conti rossoneri insieme ai professionisti. Il risultato – conseguenza diretta dell’incredibile ritardo nell’acquisizione della società – è che, ad ogni occasione, sarebbero emerse nuove poste passive, capaci di gonfiare non di poco la cifra fissata nel contratto siglato non più tardi di un mese fa, a Siena. In quell’occasione, infatti, il reale valore del club era stato messo nero su bianco: 380mila euro di capitale netto e 944mila come differenza tra crediti e debiti, in mano a Moriconi. Gli ulteriori accertamenti, però, hanno prodotto lo stallo: mano a mano che i debiti sono aumentati, ecco che Grassini ha chiesto di riformulare al ribasso il prezzo d’acquisto iniziale, scontrandosi tuttavia con la ferrea volontà del patron di Città Digitali. Almeno fino a ieri, giorno in cui Moriconi avrebbe deciso di cedere, venendo incontro alle nuove esigenze dettate dalla situazione societaria. Così, ecco che i primi giorni della settimana prossima diventano cruciali: in quell’occasione si sancirà il prezzo finale, evidentemente mutato anche alla luce dell’ultimo riscontro effettuato (quando l’entità debitoria era arrivata a toccare i 944mila euro): secondo le ultime indiscrezioni la massa passiva sarebbe ancora più alta, con debiti che risalirebbero addirittura al 2012.
Che si debba fare in fretta, ormai, è anche palesato dalle scadenze temporali incombenti: entro il 26 giugno dovranno essere pagati stipendi e contributi, mentre il 30 giugno è la data ultima fissata per l’iscrizione al campionato, con relativo versamento della fideiussione da 350mila euro. Già, la fideiussione: oggi i soci lucchesi, pur coltivando un atteggiamento fiducioso, hanno espresso qualche timore al riguardo.
“Voglio augurarmi – ha dichiarato Gianluca Campani – che Grassini e Lucchesi abbiano già pronta una loro fideiussione da sostituire alla nostra, perché sarebbe impensabile che la minoranza del club continuasse a fare da garante. La trattativa? Tra poco sapremo”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’amministratore unico ancora in carica (per l’ordinaria amministrazione, ndr) Carlo Bini: “Questa pantomima – afferma – è durata anche troppo. Il famoso bonifico non è ancora arrivato e spero vivamente che la nuova proprietà non pensi di utilizzare la fideiussione dei soci lucchesi per coprire eventuali sue lacune. Detto questo, auguro il meglio alla Lucchese, per la quale ho speso più di un anno di vita”.
I tempi tecnici, in realtà, si accorciano visibilmente: secondo la normativa, infatti, la sostituzione della fideiussione si avvera soltanto 30 giorni dopo il perfezionamento dell’acquisto del club. Uno scenario che, a questo punto, imporrebbe a Moriconi di iscrivere la squadra al campionato, a meno che la trattativa non acceleri di colpo, con Grassini che, a quel punto, provvederebbe personalmente agli adempimenti di rito. Nel frattempo tutto il vantaggio di programmazione dettato da una possibilità di acquisto anticipato si è dilapidato: una circostanza che ha fatto infuriare non poco Lucchesi, che contava di poter programmare per tempo l’attività amministrativa e quella sportiva. Unica nota positiva, in tutto questo, è il dilazionamento di un anno per quanto concerne l’adeguamento dell’impianto di illuminazione (che dovrà passare da 600 a 1200 lux), mentre è già iniziato l’iter dei controlli strutturali sul Porta Elisa da parte degli uffici tecnici del Comune di Lucca.

Paolo Lazzari