Lucchese, fumata bianca: Moriconi dice sì a Grassini

4 giugno 2018 | 15:04
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Lucchese, fumata bianca: Moriconi dice sì a Grassini

E finalmente venne il giorno del sì. Il ‘matrimonio’ rossonero sembra che alla fine vada celebrato. Lorenzo Grassini – com’era ormai noto – ha fatto recapitare ad Arnaldo Moriconi l’ultima offerta irrevocabile per l’acquisto dell’80% della Lucchese. Dopo l’ultimo scambio di documenti intercorso venerdì scorso (1 giugno), protagonisti per la quarta volta di fila i conti rossoneri, ecco dunque scendere i titoli di coda su una vicenda che sembrava potersi risolvere in un lampo e che, al contrario, ha arrancato come una soap opera alla centesima replica. Se non altro, però, nemmeno sul finale sono mancati i colpi di scena ma alla fine, nella serata di oggi (4 giugno), arriva la fumata bianca. Con una nota stringata alle 22,50 Città Digitali, società che fa capo a Moriconi, ha annunciato di aver accolto la proposta di Grassini. Chiudendo, si spera definitivamente, la telenovela.
Una volta appurata quella che – secondo la parte acquirente – sarebbe la reale entità della massa debitoria rossonera, l’offerta di Grassini è radicalmente mutata rispetto a quanto sancito nel contratto firmato a Siena, nello studio del notaio Mandarini.

Grassini è stato chiaro: è pronto ad accollarsi tutti i debiti che, secondo i suoi controlli, sarebbero passati da 945mila euro ad oltre 1 milione e 200mila; a mettere sul tavolo anche il pagamento degli stipendi di marzo (che sarebbero spettati a Città Digitali, ndr) ed a garantire la sostituzione della fideiussione già in essere da parte dei soci lucchesi per l’iscrizione al campionato. Il che, tradotto, significa un mero accollarsi di spese e debiti, senza quella sostanziosa (600mila euro, ndr) parte cash inizialmente destinata a finire nelle tasche di Moriconi che adesso, invece, verrebbe destinata a coprire le poste passive del club.
La palla è passata al patron di Città Digitali, messo alle strette dalle tempistiche e dall’incalzare delle scadenze fissate per il pagamento dei contributi e per l’iscrizione al campionato. Moriconi alla fine ha sciolto i nodi e detto sì a Grassini, al termine di una giornata al cardiopalma. Perché la posta in gioco a questo punto era davvero alta. Senza considerare che in caso di fumata non era da escludere una possibile diatriba legale vertente sulla validità della risoluzione del contratto originariamente siglato. Un epilogo avventuroso al quale, certo, né i tifosi né la città si sarebbero augurati di dover assistere.

Paolo Lazzari