Cmb, Gian Marco Drocker campione d’Italia under18

22 giugno 2018 | 07:24
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Cmb, Gian Marco Drocker campione d’Italia under18

Gian Marco Droker, giovanissimo atleta del Cmb, sale sul gradino più alto d’Italia con la U18 Eccellenza targata Stella Azzurra a Montecatini. Gian Marco è il frutto di tanta passione, tantissimo lavoro sul parquet e fuori, ha iniziato giovanissimo con il minibasket del Cmb poi le giovanili e la prima squadra, sempre nella sua società natia. Ha bruciato una tappa dietro l’altra è passato attraverso il trofeo delle regioni, lo scorso anno le finali nazionali con la squadra del Cmb, la convocazione in nazionale per Gyor e la serie C Gold con la Geonova, poi il salto nella capitale, per indossare la maglia degli stellini, facendosi valere, come sa far lui a suon di canestri, sia nel campionato nazionale di serie B che in contemporanea con la U18 Eccellenza, sempre della Stella Azzura. Fino a concludere pochi giorni fa l’anno cestistico a Montecatini, disputando insieme ai suoi compagni le finali nazionali per la conquista dell’ambito scudetto tricolore.

Com’è solito fare, anche in queste finali ha messo in campo tutto quanto aveva in corpo, 44 i punti realizzati, contribuendo nella prima e seconda partita in modo determinante alla vittoria, 20 punti nella prima e 14 nella seconda.
Gian Marco è figlio d’arte: suo padre è Gian Paolo Drocker. Lui lo si potrebbe definire con uno slogan “un nome una garanzia”: nella sua carriera ha portato tantissime volte la sua squadra alla promozione in categorie superiore e come si dice “tale padre tale figlio”. Gian Marco indossa anche lo stesso numero 4 che fu del padre e sta esattamente ricalcandone la carriera, anzi, potremmo dire, vista la sua giovane età che sta facendo addirittura meglio.
A pochi giorni dall’aver raggiunto un traguardo così importante Gian Marco è ancora un po’ frastornato: “Ti svegli – spiega – e pensi a cosa è successo, ma ancora non riesci a crederci, pensi sia un sogno, ti senti diverso. Ti senti alle stelle e ti vengono in mente i brutti momenti, poi quelli belli, i sacrifici fatti, le decisioni difficili, le responsabilità, pensi ad ogni singolo allenamento, a quante volte avevi le gambe a pezzi, pensi ai ragazzi con cui hai condiviso tutto questo perché senza di loro, senza quel meraviglioso gruppo che siamo, non saremmo mai diventati campioni d’Italia”.
Con lo scudetto stretto tra i denti, la coppa in una mano e la bandiera tricolore sulle spalle, Gian Marco sente di dover fare una dedica speciale e lo fa riversando in poche parole tutto l’amore che ha per suo nonno Italo, recentemente scomparso: “Questa vittoria ha una dedica speciale – racconta -, voglio dedicarla a mio nonno Italo che mi ha sempre incitato e tifato, mi manca tantissimo, avrei voluto abbracciarlo a fine partita, ma sono sicuro che dal cielo avrà tifato come non mai e so che ora sarà ancora più fiero di me”.