Lucchese, ok aumento capitale ma incombe Covisoc

30 giugno 2018 | 18:34
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Lucchese, ok aumento capitale ma incombe Covisoc

Lucchese, è il 4 il numero del destino. Per ora. Quattro come i punti di penalizzazione che la società rossonera, passata di mano a Lorenzo Grassini, rischia in vista della prossima stagione. 4 come il 4 luglio, che non è solo la data della indipendenza americana ma quella in cui, secondo le affermazioni e le intenzioni del nuovo patron, dovrà essere ripianato il debito pregresso per poter iniziare a programmare.

La giornata di oggi è stata convulsa per la società di serie C, che sperava di poter iniziare la nuova stagione in carrozza e con l’entusiasmo dei tifosi, e che invece ora sta sollevando dei dubbi anche in coloro che più si sono spesi per sostenere la nuova cordata. Oggi, infatti, c’era l’appuntamento dal notaio Daniela Biserni per ripianare i debiti e ricapitalizzare. Ma prima Grassini, il dg Fabrizio Lucchesi e l’ad Gianni Ferruzzi hanno avuto un confronto diretto al Porta Elisa con un centinaio di tifosi che volevano spiegazioni sugli ultimi passaggi. In quella sede, così come a margine dell’incontro con il notaio, ha promesso di regolarizzare la situazione dei contributi e degli stipendi arretrati il prossimo 4 di luglio. Un termine che lo stesso Grassini ritiene perentorio anche perché due giorni dopo in sede si presenteranno gli ispettori della Covisoc che spulceranno conti e capienza finanziaria della nuova compagine societaria. Nessun problema, a detta di Grassini, invece, per la fidejussione presentata per l’iscrizione al campionato e targata Finworld. La maggioranza delle squadre del girone della Lucchese di serie C, infatti, hanno le stesse garanzie della Lucchese, così come alcune formazioni di A e B. I timori, quindi, sul non riconoscimento della società da parte della Lega di C (come era accaduto l’anno scorso per l’ex presidente Bacci, che però aveva provveduto a sostituire le garanzie, ricevendo comunque una penalizzazione), sarebbero del tutto infondati.
Tutto fermo, invece, sul fronte del mercato. A Lucchesi è toccato ammettere che le trattative in corso, viste le incertezze del momento, si sono fermate. E che alcuni dei giocatori più rappresentativi, sempre per questo motivo, sono destinati a fare le valigie, fra questo Arrigoni. E anche Fanucchi, che pure ha già firmato il rinnovo, potrebbe alla fine salutare. Se a questo si aggiunge l’addio al calcio di Mingazzini e Capuano e la scadenza dei prestiti di alcuni giocatori che l’anno scorso hanno fatto la differenza, c’è una rosa completamente da costruire, a due settimane dall’avvio del campionato.
La giornata si è conclusa con l’appuntamento dal notaio Biserni.per l’assemblea dei soci davanti al notaio. Hanno partecipato alla stessa i rappresentanti della Aigornetto Limited (80%), Lucca United (1%) e Moreno Micheloni (1%), mentre hanno disertato gli altri soci. Durante l’assemblea è stato deliberato di coprire le perdite societarie e ricostituire il capitale.
Nello specifico, al di là della nota laconica della società, si è deciso di ripianare debiti per 461mila euro pro quota, ma il socio di maggioranza, Grassini per intendersi, si è impegnato a coprire entro il 4 luglio, eventualmente anche le quote dei soci assenti all’assemblea. In quel caso la mafgioranza della Lucchese vedrebbe praticamente scomparire le partecipazioni di Moriconi e di Città Digitali. La Lucchese sarebbe di Grassini al 98 per cento e di Lucca United e Moreno Micheloni per il restante 2 per cento.
Quel che è certo è che per la società rossonera inizia una nuova settimana di passione, fra scadenza, pagamenti e promesse da mantenere. Di certezza ce n’è una: la Lucchese partirà ad handicap.

Enrico Pace